This thesis' work is about the interdisciplinary study and conservation treatment of Sarah Lucas' papier-mâché sculpture Love Me, owned by the Sandretto Re Rebaudengo Foundation (Torino). The object represents the lower part of a woman's body, sitting on a chair with her legs wide open. The work is a multi-material assembly of chicken wire, kapok, stockings, newspapers and acrylic varnish. The imagery mosaic which completely covers the sculpture is made of cut-out tabloid pieces representing female eyes on the left half and female mouths on the right half of the body. The historic, artistic and scientific research, coupled with diagnostic investigation techniques and a direct dialogue with the artist itself allowed for a conscious restoration treatment as non-interventionist as possible. The artist uses wildly available second-hand materials in order to show contemporary society's problems and perversions about sex, violence, religion and food. The combination between the different pictures shown in the newspaper collage and the legs' position creates a strong symbolic interaction between the surface materials and the appearance of the work and suggests the ideas of sexual submission and exertion. It conveys a psychoanalitical conception of the female body. Sarah Lucas focuses on the interchangeability between mouths and sexual orefices, the gaze and the sexual act, in an celebration of erotic symbolism. Love me was badly damaged by an improper conservation, showing two superficial tearings of the paper material and a visible dent caused by a mechanical impact. Moreover two previous restoration treatments were preventing a correct understanding and complete enjoyment of the work. The scientific research allowed this study to gain a profound comprehension of the physical, structural and mechanical characteristics of the various materials. The following experimentation identified novel products and intervention methods needed to restore the current degradation. The creation of innovative technical tools needed to intervene on a tridimensional artfact proved particularly challenging. This multidisciplinary study and the dialogue with the author allowed for a restoration work which would guarantee the correct preservation of the constitutive materials and the message they convey.

Il presente elaborato di tesi illustra lo studio interdisciplinare e il restauro della scultura in papier-mâché Love Me dell'artista Sarah Lucas di proprietà della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino). Il manufatto rappresenta la parte inferiore di un corpo di donna, seduta, a gambe divaricate, su una sedia. L'opera è un oggetto polimaterico, realizzato con materiali di diversa natura: fil di ferro, kapok, collant, giornale e vernice acrilica. Il mosaico di immagini, ritagliate da tabloids, che riveste integralmente la scultura raffigura occhi e bocche femminili rispettivamente nella metà destra e sinistra. La ricerca, storico-artistica e scientifica, l'ausilio delle tecniche di indagine diagnostiche e un confronto diretto con l'artista, hanno permesso di progettare un intervento di restauro, nell'ottica del minimo intervento, in modo critico, consapevole ed etico. L'artista, con il fine di esporre i problemi e le perversioni della società contemporanea in campo di sesso, violenza, religione e cibo, realizza le sue opere avvalendosi di materiali di seconda mano e di ampia divulgazione. In Love Me, la combinazione fra le immagini rappresentate nel collage e la posizione delle gambe crea una forte interazione fra superficie e forma, la quale suggerisce, allo stesso tempo, sottomissione e fatica sessuale e una concezione psicoanalitica del corpo femminile. Sarah Lucas pone l'accento sull'intercambiabilità di bocche e orifizi sessuali e tra lo sguardo e l'atto sessuale stesso in una celebrazione di simbolismi erotici. L'opera, gravemente danneggiata a causa di una scorretta conservazione, riscontrava principalmente la presenza di due lacerazioni superficiali della carta e di un'ammaccatura da un urto meccanico, che impedivano una corretta leggibilità e fruizione del manufatto. Inoltre erano presenti due restauri precedenti eseguiti con prodotti non idonei. La ricerca scientifica effettuata ha consentito di ottenere una profonda comprensione delle caratteristiche fisico-chimico-meccaniche dei materiali costitutivi della scultura e la sperimentazione che ne è seguita ha permesso di identificare nuovi prodotti e metodi di intervento funzionali a risanare i degradi presenti. Particolare sfida è stata la realizzazione di innovativi strumenti tecnici atti ad intervenire su un manufatto tridimensionale. Lo studio multidisciplinare e il dialogo con l'autore hanno permesso di realizzare un restauro che ha garantito la conservazione dell'opera nel rispetto dei materiali costitutivi e del messaggio artistico da essi veicolato.

LOVE ME:IL RESTAURO DI UNA SCULTURA CONTEMPORANEA IN PAPIER-MÂCHÉ DI SARAH LUCAS

ROCCO, FABIOLA
2015/2016

Abstract

Il presente elaborato di tesi illustra lo studio interdisciplinare e il restauro della scultura in papier-mâché Love Me dell'artista Sarah Lucas di proprietà della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino). Il manufatto rappresenta la parte inferiore di un corpo di donna, seduta, a gambe divaricate, su una sedia. L'opera è un oggetto polimaterico, realizzato con materiali di diversa natura: fil di ferro, kapok, collant, giornale e vernice acrilica. Il mosaico di immagini, ritagliate da tabloids, che riveste integralmente la scultura raffigura occhi e bocche femminili rispettivamente nella metà destra e sinistra. La ricerca, storico-artistica e scientifica, l'ausilio delle tecniche di indagine diagnostiche e un confronto diretto con l'artista, hanno permesso di progettare un intervento di restauro, nell'ottica del minimo intervento, in modo critico, consapevole ed etico. L'artista, con il fine di esporre i problemi e le perversioni della società contemporanea in campo di sesso, violenza, religione e cibo, realizza le sue opere avvalendosi di materiali di seconda mano e di ampia divulgazione. In Love Me, la combinazione fra le immagini rappresentate nel collage e la posizione delle gambe crea una forte interazione fra superficie e forma, la quale suggerisce, allo stesso tempo, sottomissione e fatica sessuale e una concezione psicoanalitica del corpo femminile. Sarah Lucas pone l'accento sull'intercambiabilità di bocche e orifizi sessuali e tra lo sguardo e l'atto sessuale stesso in una celebrazione di simbolismi erotici. L'opera, gravemente danneggiata a causa di una scorretta conservazione, riscontrava principalmente la presenza di due lacerazioni superficiali della carta e di un'ammaccatura da un urto meccanico, che impedivano una corretta leggibilità e fruizione del manufatto. Inoltre erano presenti due restauri precedenti eseguiti con prodotti non idonei. La ricerca scientifica effettuata ha consentito di ottenere una profonda comprensione delle caratteristiche fisico-chimico-meccaniche dei materiali costitutivi della scultura e la sperimentazione che ne è seguita ha permesso di identificare nuovi prodotti e metodi di intervento funzionali a risanare i degradi presenti. Particolare sfida è stata la realizzazione di innovativi strumenti tecnici atti ad intervenire su un manufatto tridimensionale. Lo studio multidisciplinare e il dialogo con l'autore hanno permesso di realizzare un restauro che ha garantito la conservazione dell'opera nel rispetto dei materiali costitutivi e del messaggio artistico da essi veicolato.
ITA
This thesis' work is about the interdisciplinary study and conservation treatment of Sarah Lucas' papier-mâché sculpture Love Me, owned by the Sandretto Re Rebaudengo Foundation (Torino). The object represents the lower part of a woman's body, sitting on a chair with her legs wide open. The work is a multi-material assembly of chicken wire, kapok, stockings, newspapers and acrylic varnish. The imagery mosaic which completely covers the sculpture is made of cut-out tabloid pieces representing female eyes on the left half and female mouths on the right half of the body. The historic, artistic and scientific research, coupled with diagnostic investigation techniques and a direct dialogue with the artist itself allowed for a conscious restoration treatment as non-interventionist as possible. The artist uses wildly available second-hand materials in order to show contemporary society's problems and perversions about sex, violence, religion and food. The combination between the different pictures shown in the newspaper collage and the legs' position creates a strong symbolic interaction between the surface materials and the appearance of the work and suggests the ideas of sexual submission and exertion. It conveys a psychoanalitical conception of the female body. Sarah Lucas focuses on the interchangeability between mouths and sexual orefices, the gaze and the sexual act, in an celebration of erotic symbolism. Love me was badly damaged by an improper conservation, showing two superficial tearings of the paper material and a visible dent caused by a mechanical impact. Moreover two previous restoration treatments were preventing a correct understanding and complete enjoyment of the work. The scientific research allowed this study to gain a profound comprehension of the physical, structural and mechanical characteristics of the various materials. The following experimentation identified novel products and intervention methods needed to restore the current degradation. The creation of innovative technical tools needed to intervene on a tridimensional artfact proved particularly challenging. This multidisciplinary study and the dialogue with the author allowed for a restoration work which would guarantee the correct preservation of the constitutive materials and the message they convey.
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