Botrytis cinerea, better known as ¿grey mould¿, is a plant pathogenic fungus for over 200 plant species including tomato, grape, Actinidia, cucumber and strawberries, besides ornamentals and bulb plants. To face such a productive and economical issue, several studies have been investigate biology, growth conditions, and infective modes typical to this pathogen, with the purpose of individuating strategies to limit its action. This dissertation deals with the specific case of B. cinerea on strawberries. Attacks on strawberries can be serious both on the field and after harvesting, causing up to 50% product losses. In perennial production systems, infection starts on the field when flowering organs are attacked by B. cinerea. The pathogen is quiescent during the fruit growth phase because of the high concentration of inhibiting compounds, but it starts developing again soon after ripening. It is indeed during the post-harvest that fruits externally show the consequences of a fungal attack, the typical grey and cotton-like mould which make them inappropriate for selling. Several control tools have been developed so far, initially chemical ones and nowadays biological and nonconventional ones. They provide an effective control of this pathogen on strawberries. The use of chemical products such as fungicides raised environmental and health issues, generating also resistance in the population of B. cinerea. Other strategies take an organic approach by using antagonistic micro-organisms, treatments based on heat, calcium and UV radiations. Such methods proved to be efficient in controlling the presence of B. cinerea on strawberry. For such a reason their use, together with a reduction of chemicals, provides a valuable example of integrated disease management and a higher safety for consumers as well.
La Botrytis cinerea, meglio conosciuta come ¿Muffa grigia¿ è un microrganismo fungino agente patogeno di oltre 200 specie vegetali fra cui ricordiamo il pomodoro, l'uva, i kiwi, i cetrioli e le fragole, oltre che piante ornamentali e bulbose. Per far fronte a questo problema, non solo produttivo ma anche economico, molti studi sono stati indirizzati nell'approfondire la biologia, le condizioni di crescita e le modalità infettive caratteristiche di questo patogeno, al fine di individuare delle strategie adeguate al suo contenimento. In questo elaborato viene trattato un caso specifico, ovvero B. cinerea su fragole. Gli attacchi di questo patogeno su fragola, possono essere molto gravi sia in campo, sia in fase di post-raccolta, causando perdite produttive che si attestano intorno al 50%. Nei sistemi produttivi perenni, le infezioni hanno origine in campo per attacco degli organi fiorali da parte della B. cinerea. Il patogeno rimane quiescente nei frutti in crescita a causa dell'alta concentrazione di composti inibenti, per riprendere lo sviluppo vegetativo a maturazione completa. E' proprio in fase di post-raccolta infatti che i frutti manifestano esteriormente le conseguenze dell'attacco fungino, andando in contro alla caratteristica muffa grigia e cotonosa che li rende non commercializzabili. Nel tempo sono stati sviluppati diversi mezzi di lotta, inizialmente chimici ed oggi anche biologici e alternativi, che permettono di contenere efficacemente questo patogeno su fragola. L'uso di prodotti chimici, come i fungicidi, ha portato a diverse conseguenze ambientali e sanitarie, oltre a causare l'insorgenza di fenomeni di resistenza nella popolazione di B. cinerea. Altre strategie di lotta messe a punto sono quelle biologiche per mezzo di microrganismi antagonisti e l'applicazione di alcuni trattamenti come, per esempio, l'uso del calore, del calcio e delle radiazioni UV. Queste strategie di lotta si sono dimostrate efficaci nel contenere la B. cinerea su fragola e proprio per questo motivo, la loro applicazione, accompagnata da un minor uso di prodotti chimici, rappresenta un valido esempio di lotta integrata ed una maggiore sicurezza per i consumatori.
Lotta ai marciumi causati da Botrytis cinerea su fragola in post-raccolta
TABONE, GIULIA
2015/2016
Abstract
La Botrytis cinerea, meglio conosciuta come ¿Muffa grigia¿ è un microrganismo fungino agente patogeno di oltre 200 specie vegetali fra cui ricordiamo il pomodoro, l'uva, i kiwi, i cetrioli e le fragole, oltre che piante ornamentali e bulbose. Per far fronte a questo problema, non solo produttivo ma anche economico, molti studi sono stati indirizzati nell'approfondire la biologia, le condizioni di crescita e le modalità infettive caratteristiche di questo patogeno, al fine di individuare delle strategie adeguate al suo contenimento. In questo elaborato viene trattato un caso specifico, ovvero B. cinerea su fragole. Gli attacchi di questo patogeno su fragola, possono essere molto gravi sia in campo, sia in fase di post-raccolta, causando perdite produttive che si attestano intorno al 50%. Nei sistemi produttivi perenni, le infezioni hanno origine in campo per attacco degli organi fiorali da parte della B. cinerea. Il patogeno rimane quiescente nei frutti in crescita a causa dell'alta concentrazione di composti inibenti, per riprendere lo sviluppo vegetativo a maturazione completa. E' proprio in fase di post-raccolta infatti che i frutti manifestano esteriormente le conseguenze dell'attacco fungino, andando in contro alla caratteristica muffa grigia e cotonosa che li rende non commercializzabili. Nel tempo sono stati sviluppati diversi mezzi di lotta, inizialmente chimici ed oggi anche biologici e alternativi, che permettono di contenere efficacemente questo patogeno su fragola. L'uso di prodotti chimici, come i fungicidi, ha portato a diverse conseguenze ambientali e sanitarie, oltre a causare l'insorgenza di fenomeni di resistenza nella popolazione di B. cinerea. Altre strategie di lotta messe a punto sono quelle biologiche per mezzo di microrganismi antagonisti e l'applicazione di alcuni trattamenti come, per esempio, l'uso del calore, del calcio e delle radiazioni UV. Queste strategie di lotta si sono dimostrate efficaci nel contenere la B. cinerea su fragola e proprio per questo motivo, la loro applicazione, accompagnata da un minor uso di prodotti chimici, rappresenta un valido esempio di lotta integrata ed una maggiore sicurezza per i consumatori.File | Dimensione | Formato | |
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