Con questo elaborato ho cercato di analizzare il processo di integrazione europeo sviluppatesi nel XX secolo. Subito dopo la seconda guerra mondiale è parso subito evidente la volontà di impedire che eventi così tragici si ripetessero. Tanto è stato fatto a partire dai Trattati di Roma del 1957, ma è sul finire del '900 che l'Unione Europea ha avuto una forte accelerazione verso quell'integrazione europea voluta dai padri costituenti. È forse l'adozione della moneta unica che i cittadini europei hanno iniziato a sentirsi tali. Conseguenza dell'euro la necessità di una banca comune alle singole nazioni europee, la Banca Centrale Europea. Abbiamo visto i requisiti per poter far parte di questa integrazione, i parametri contenuti nel Trattato di Maastricht. Di questi uno in particolare si lega a doppio filo con la BCE: il valore dell'inflazione. Compito principale della BCE è mantenerla costante nel tempo con un valore prossimo del 2%. Abbiamo inoltre visto le operazioni utilizzate che permettono di gestire la moneta nella UE tramite immissione o assorbimento di liquidità. Sono stati descritti gli organi che compongono la struttura della banca e quali sono i loro compiti. Un'attenzione particolare è stato dato al fattore indipendenza e come influisce sulle azioni messe in atto. Ricordiamoci che la BCE è assolutamente indipendente da ogni ingerenza esterna e le proprie azioni sono prese in assoluta autonomia. Per comprendere meglio quanto questo fattore sia importante per una banca si è descritto il caso delle banche commerciali italiane e di come organi collegiali non indipendenti a cui è stata affidata la gestione hanno portato enormi squilibri economici danneggiando sia i risparmiatori sia la banca in sé.
La Banca Centrale Europea: storia e modalità operative. Il fattore indipendenza e il caso delle banche italiane.
MARIANO, ANDREA MARIA
2016/2017
Abstract
Con questo elaborato ho cercato di analizzare il processo di integrazione europeo sviluppatesi nel XX secolo. Subito dopo la seconda guerra mondiale è parso subito evidente la volontà di impedire che eventi così tragici si ripetessero. Tanto è stato fatto a partire dai Trattati di Roma del 1957, ma è sul finire del '900 che l'Unione Europea ha avuto una forte accelerazione verso quell'integrazione europea voluta dai padri costituenti. È forse l'adozione della moneta unica che i cittadini europei hanno iniziato a sentirsi tali. Conseguenza dell'euro la necessità di una banca comune alle singole nazioni europee, la Banca Centrale Europea. Abbiamo visto i requisiti per poter far parte di questa integrazione, i parametri contenuti nel Trattato di Maastricht. Di questi uno in particolare si lega a doppio filo con la BCE: il valore dell'inflazione. Compito principale della BCE è mantenerla costante nel tempo con un valore prossimo del 2%. Abbiamo inoltre visto le operazioni utilizzate che permettono di gestire la moneta nella UE tramite immissione o assorbimento di liquidità. Sono stati descritti gli organi che compongono la struttura della banca e quali sono i loro compiti. Un'attenzione particolare è stato dato al fattore indipendenza e come influisce sulle azioni messe in atto. Ricordiamoci che la BCE è assolutamente indipendente da ogni ingerenza esterna e le proprie azioni sono prese in assoluta autonomia. Per comprendere meglio quanto questo fattore sia importante per una banca si è descritto il caso delle banche commerciali italiane e di come organi collegiali non indipendenti a cui è stata affidata la gestione hanno portato enormi squilibri economici danneggiando sia i risparmiatori sia la banca in sé.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/91219