This ethnography explores the experience of women who provide erotic entertainment services in Italian nightclubs, aimed predominantly at an adult male heterosexual audience. The aim is to investigate the multidimensionality of stigma that affects these subjectivities in multiple directions and different levels of intensity, highlighting how it affects identity construction and interpersonal relationships, both inside and outside the work context. Although today the figure of the stripper (ita: stripper) is often depicted in Hollywood movies, television talkshows, and music lyrics as an icon of female emancipation, in real life these people continue to be highly stigmatized. Through participant observation and a reflective analysis of participants' attitudes and experiences, the research examines how these women negotiate the tension between personal autonomy and social expectations, exploring the strategies they employ to cope with stigma and preserve their identity. It will emerge that the work environment does not provide a safe haven for the protagonists in which to protect themselves from stigma, but rather that the internalization of stigma can lead to the creation of “hierarchies of respectability” through processes of othering and shifting stigma to other categories of women within the same occupation in an attempt to mitigate it. This dissertation aims to offer a complex and nuanced understanding of the work of strip-pers, overcoming the simplistic dichotomy between emancipation and exploitation that dominates much of the feminist literature on erotic entertainment and sex work in genera-le. By shedding light on the challenges related to stigma, as well as on participants' strategies of resistance and refinition of personal and professional identity, this research intends to contribute to a better understanding of work in the erotic entertainment industry, in the belief that de-stigmatization is a fundamental imperative for the promotion of the rights, health, and well-being of all people involved in sex work.

Questa etnografia esplora l’esperienza di donne che forniscono servizi di intrattenimento erotico in locali notturni italiani, rivolti prevalentemente a un pubblico maschile adulto eterosessuale. L’obbiettivo è indagare la multidimensionalità dello stigma che colpisce queste soggettività in molteplici direzioni e livelli di intensità differenti, evidenziando come influi-sca sulla costruzione identitaria e sulle relazioni interpersonali, sia all’interno che all’esterno del contesto lavorativo. Sebbene oggi la figura della stripper (ita: spogliarellista) venga spesso rappresentata nei film hollywoodiani, nei talkshow televisivi e nei testi musicali come un’icona di emancipa-zione femminile, nella vita reale queste persone continuano a essere altamente stigmatizzate. Attraverso l’osservazione partecipante e un’analisi riflessiva degli atteggiamenti e delle esperienze delle partecipanti, la ricerca esamina come queste donne negoziano la tensione tra l’autonomia personale e le aspettative sociali, esplorando le strategie che adottano per affrontare lo stigma e preservare la propria identità. Emergerà che l’ambiente lavorativo non costituisce per le protagoniste un rifugio sicuro in cui proteggersi dallo stigma, bensì che l’interiorizzazione di quest’ultimo può portare alla creazione di “gerarchie di rispettabilità”, attraverso processi di othering e slittamento dello stigma verso altre categorie di donne all’interno della stessa occupazione, nel tentativo di mitigarlo. Questa tesi mira a offrire una comprensione complessa e sfumata del lavoro delle strippers, superando la dicotomia semplicistica tra emancipazione e sfruttamento che domina gran parte della letteratura femminista sull’intrattenimento erotico e sul sex work in generale. Facendo luce sulle sfide legate allo stigma, così come sulle strategie di resistenza e ridefi-nizione dell'identità personale e professionale da parte delle partecipanti, questa ricerca in-tende contribuire a una migliore comprensione del lavoro nell’industria dell’intrattenimento erotico, nella convinzione che la de-stigmatizzazione sia un imperativo fondamentale per la promozione dei diritti, della salute e del benessere di tutte le persone coinvolte nell’ambito del sex work.

Ripensare lo Stigma: Identità e Gerarchie di Rispettabilità nel Sex Work: Un' Etnografia della Lap Dance in Italia

MELCHIO, MARIA
2023/2024

Abstract

Questa etnografia esplora l’esperienza di donne che forniscono servizi di intrattenimento erotico in locali notturni italiani, rivolti prevalentemente a un pubblico maschile adulto eterosessuale. L’obbiettivo è indagare la multidimensionalità dello stigma che colpisce queste soggettività in molteplici direzioni e livelli di intensità differenti, evidenziando come influi-sca sulla costruzione identitaria e sulle relazioni interpersonali, sia all’interno che all’esterno del contesto lavorativo. Sebbene oggi la figura della stripper (ita: spogliarellista) venga spesso rappresentata nei film hollywoodiani, nei talkshow televisivi e nei testi musicali come un’icona di emancipa-zione femminile, nella vita reale queste persone continuano a essere altamente stigmatizzate. Attraverso l’osservazione partecipante e un’analisi riflessiva degli atteggiamenti e delle esperienze delle partecipanti, la ricerca esamina come queste donne negoziano la tensione tra l’autonomia personale e le aspettative sociali, esplorando le strategie che adottano per affrontare lo stigma e preservare la propria identità. Emergerà che l’ambiente lavorativo non costituisce per le protagoniste un rifugio sicuro in cui proteggersi dallo stigma, bensì che l’interiorizzazione di quest’ultimo può portare alla creazione di “gerarchie di rispettabilità”, attraverso processi di othering e slittamento dello stigma verso altre categorie di donne all’interno della stessa occupazione, nel tentativo di mitigarlo. Questa tesi mira a offrire una comprensione complessa e sfumata del lavoro delle strippers, superando la dicotomia semplicistica tra emancipazione e sfruttamento che domina gran parte della letteratura femminista sull’intrattenimento erotico e sul sex work in generale. Facendo luce sulle sfide legate allo stigma, così come sulle strategie di resistenza e ridefi-nizione dell'identità personale e professionale da parte delle partecipanti, questa ricerca in-tende contribuire a una migliore comprensione del lavoro nell’industria dell’intrattenimento erotico, nella convinzione che la de-stigmatizzazione sia un imperativo fondamentale per la promozione dei diritti, della salute e del benessere di tutte le persone coinvolte nell’ambito del sex work.
Ripensare lo Stigma: Identità e Gerarchie di Rispettabilità nel Sex Work: Un' Etnografia della Lap Dance in Italia
This ethnography explores the experience of women who provide erotic entertainment services in Italian nightclubs, aimed predominantly at an adult male heterosexual audience. The aim is to investigate the multidimensionality of stigma that affects these subjectivities in multiple directions and different levels of intensity, highlighting how it affects identity construction and interpersonal relationships, both inside and outside the work context. Although today the figure of the stripper (ita: stripper) is often depicted in Hollywood movies, television talkshows, and music lyrics as an icon of female emancipation, in real life these people continue to be highly stigmatized. Through participant observation and a reflective analysis of participants' attitudes and experiences, the research examines how these women negotiate the tension between personal autonomy and social expectations, exploring the strategies they employ to cope with stigma and preserve their identity. It will emerge that the work environment does not provide a safe haven for the protagonists in which to protect themselves from stigma, but rather that the internalization of stigma can lead to the creation of “hierarchies of respectability” through processes of othering and shifting stigma to other categories of women within the same occupation in an attempt to mitigate it. This dissertation aims to offer a complex and nuanced understanding of the work of strip-pers, overcoming the simplistic dichotomy between emancipation and exploitation that dominates much of the feminist literature on erotic entertainment and sex work in genera-le. By shedding light on the challenges related to stigma, as well as on participants' strategies of resistance and refinition of personal and professional identity, this research intends to contribute to a better understanding of work in the erotic entertainment industry, in the belief that de-stigmatization is a fundamental imperative for the promotion of the rights, health, and well-being of all people involved in sex work.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/9120