Stevia rebaudiana Bertoni is a bush perennial doing part of the family of the Asteraceae. This plant is native of Brazil and Paraguay. Today the stevia is commonly used in various countries as natural sweetener because it possesses a sweetening power of 250-300 times superior to the commune table sugar, without bringing calories. To be a good substitute of the sugar and other artificial sweeteners, also it possesses good qualities from the nutritional point of view since, further to bring carbohydrates, is a good source of:  Amino acids: inside the extracts or of the infusions of stevia they have been found 17 among of it they make part of it all those considered essential.  Mineral: potassium, calcium, magnesium, sodium, zinc and iron are present mainly in the leaves of stevia.  Fat acids: palmitic, palmitoleic, stearic, oleic, linoeic and linolenic. Situated in the leaf oil.  Vitamins: folic acid, vitamin C and vitamin B2.These have been found in the extract of leaves and in the callus of stevia. Stevia has also been object of study for its potential therapeutic applications. From the studies have been conducted in vitro both in alive, its potential has emerged as:  antihyperglycaemic: the stevia in all of its different forms, doesn't bring calories and it can be a valid replacing of the sugar, expecially for the patients with diabetes. Besides, studies have shown its ability to lower the level of glucose in the blood.  Anti-hypertensive: the extract of stevia is able to decrease the pressure arterial average, inducing the vasodilatation and the diuresis. The oral administration on the man has shown that the effect is found with prolonged assumptions, while it is immediately verifiable.  Anti-inflammatory and anti-crab: these effects have been found through the 12-or-tetradecanoylphorbol-13-acetate (TPA) use, which it has been used for locally inducing cutaneous inflammations, and to induce the cells of mice, used in the study, to produce cancer cells. To the observations it has emerged that the stevioliticis glucosidic are able to reduce the inflammations, inhibiting the TPA, while, for the cancer cells is shown that the stevioside inhibits the progression of these cells for the tumors of the skin to the second stadium. Besides, another component, denominated isosteviolo, is able to inhibit some enzymes opposed by the pharmacotherapy.  Anti-diarrhoeal: the infusion of stevia shows a component inhibitory against Esherichia coli, a food pathogen that provokes serious hemorrhages or diarrhoeal demonstrations. The infusion acts on the intestinal smooth muscle, inhibiting the hypermobility in partnership to such pathology. All these therapeutic effects are not manifested on people who don't suffer from the pathologies above described. The stevia has been object of toxicological studies to verify its toxicity and carcinogenicity in vitro; from the results it has emerged that it can be considered sure. Some searches have been conducted on the effect that stevia and its extracts could have on Listeria monocytogenes, a pathogen bacterium present more and more inside the foods. The studies are assembled on the inhibition or the reduction of the growth of the pathogen and its haemolytic activity marker of the pathogen. In both cases, it showed that the use of stevia it reveals useful in the moment in which there is an interruption of the chain of the cold or an inadequate maintenance of the foods, reducing the growth of the pathogen.
Stevia rebaudiana Bertoni è un arbusto perenne facente parte della famiglia delle Asteraceae. Questa pianta, è originaria del Brasile e Paraguay. Oggi, utilizzata in vari paesi come dolcificante naturale in quanto, possiede un potere dolcificante pari a 250-300 volte superiore al comune zucchero da tavola, senza apportare calorie. Oltre ad essere un buon sostituto dello zucchero e di altri dolcificanti artificiali, possiede ottime qualità dal punto di vista nutrizionale, oltre ad apportare carboidrati è una buona fonte di:  Amminoacidi: all'interno degli estratti o degli infusi di stevia ne sono stati trovati 17 tra qui ne fanno parte tutti quelli considerati essenziali.  Minerali: potassio, calcio, magnesio, sodio, zinco e ferro presenti principalmente nelle foglie di stevia.  Acidi grassi: palmitico, palmitoleico, stearico, oleico, linoleico e linolenico. Situati nell'olio fogliare.  Vitamine: acido folico, vitamina C e vitamina B2. Queste sono state trovate nell'estratto di foglie e nel callo di stevia. Stevia è stata oggetto di studio anche per potenziali applicazioni terapeutiche. Dagli studi condotti sia in vitro sia in vivo, è emerso il suo potenziale come:  Anti-iperglicemico: la stevia in tutte le sue diverse forme, non apporta calorie può essere un valido sostituente dello zucchero soprattutto, per i pazienti con diabete. Inoltre, studi hanno dimostrato la sua capacità di abbassare il livello di glucosio nel sangue.  Anti-ipertensivo: l'estratto di stevia è in grado di diminuire la pressione arteriosa media, inducendo la vasodilatazione e la diuresi. La somministrazione orale, ha dimostrato che l'effetto è riscontrato con assunzioni prolungate mentre, per via endovenosa è immediatamente riscontrabile.  Anti-infiammatorio e anti-cancro: questi effetti sono stati riscontrati attraverso l'uso di 12-O-tetradecanoylphorbol-13-acetato(TPA) utilizzato per indurre localmente infiammazioni cutanee, e per indurre le cellule di topi utilizzati nello studio a produrre cellule tumorali. Dalle osservazioni è emerso che i glicosidici steviolitici sono in grado di ridurre le infiammazioni inibendo la TPA mentre, per le cellule tumorali lo stevioside inibisce la progressione di queste cellule per i tumori della pelle al secondo stadio. Inoltre, un altro componente denominato isosteviolo è in grado di inibire degli enzimi contrastati dalla farmacoterapia.  Anti-diarroico: l'infuso di stevia mostra una componente inibitoria contro Esherichia coli, patogeno alimentare che provoca gravi emorragie o manifestazioni diarroiche. L'infuso agisce sul muscolo liscio intestinale inibendo l'ipermotilità associata a tale patologia. Tutti questi effetti terapeutici non si manifestano su persone che non soffrono delle patologie sopra descritte. La stevia è stata oggetto di studi tossicologici per verificare la sua tossicità e cancerogenicità in vitro, dai risultati è emerso che può essere considerata sicura. Sono state condotte delle ricerche sull'effetto che stevia e i suoi estratti potessero avere su Listeria monocytogenes, un batterio patogeno sempre più presente all'interno degli alimenti. Gli studi, si sono concentrati sull'inibizione o la riduzione della crescita del patogeno e della sua attività emolitica marker del patogeno. In entrambi i casi è emerso che, l'utilizzo di stevia si rivela utile nel momento in cui si ha un interruzione della catena del freddo o una inadeguata conservazione degli alimenti, riducendo la crescita del patogeno.
Effetto di Stevia rebaudiana Bertoni sulla salute e su Listeria monocytogenes
RABUFFI, ERIKA
2016/2017
Abstract
Stevia rebaudiana Bertoni è un arbusto perenne facente parte della famiglia delle Asteraceae. Questa pianta, è originaria del Brasile e Paraguay. Oggi, utilizzata in vari paesi come dolcificante naturale in quanto, possiede un potere dolcificante pari a 250-300 volte superiore al comune zucchero da tavola, senza apportare calorie. Oltre ad essere un buon sostituto dello zucchero e di altri dolcificanti artificiali, possiede ottime qualità dal punto di vista nutrizionale, oltre ad apportare carboidrati è una buona fonte di: Amminoacidi: all'interno degli estratti o degli infusi di stevia ne sono stati trovati 17 tra qui ne fanno parte tutti quelli considerati essenziali. Minerali: potassio, calcio, magnesio, sodio, zinco e ferro presenti principalmente nelle foglie di stevia. Acidi grassi: palmitico, palmitoleico, stearico, oleico, linoleico e linolenico. Situati nell'olio fogliare. Vitamine: acido folico, vitamina C e vitamina B2. Queste sono state trovate nell'estratto di foglie e nel callo di stevia. Stevia è stata oggetto di studio anche per potenziali applicazioni terapeutiche. Dagli studi condotti sia in vitro sia in vivo, è emerso il suo potenziale come: Anti-iperglicemico: la stevia in tutte le sue diverse forme, non apporta calorie può essere un valido sostituente dello zucchero soprattutto, per i pazienti con diabete. Inoltre, studi hanno dimostrato la sua capacità di abbassare il livello di glucosio nel sangue. Anti-ipertensivo: l'estratto di stevia è in grado di diminuire la pressione arteriosa media, inducendo la vasodilatazione e la diuresi. La somministrazione orale, ha dimostrato che l'effetto è riscontrato con assunzioni prolungate mentre, per via endovenosa è immediatamente riscontrabile. Anti-infiammatorio e anti-cancro: questi effetti sono stati riscontrati attraverso l'uso di 12-O-tetradecanoylphorbol-13-acetato(TPA) utilizzato per indurre localmente infiammazioni cutanee, e per indurre le cellule di topi utilizzati nello studio a produrre cellule tumorali. Dalle osservazioni è emerso che i glicosidici steviolitici sono in grado di ridurre le infiammazioni inibendo la TPA mentre, per le cellule tumorali lo stevioside inibisce la progressione di queste cellule per i tumori della pelle al secondo stadio. Inoltre, un altro componente denominato isosteviolo è in grado di inibire degli enzimi contrastati dalla farmacoterapia. Anti-diarroico: l'infuso di stevia mostra una componente inibitoria contro Esherichia coli, patogeno alimentare che provoca gravi emorragie o manifestazioni diarroiche. L'infuso agisce sul muscolo liscio intestinale inibendo l'ipermotilità associata a tale patologia. Tutti questi effetti terapeutici non si manifestano su persone che non soffrono delle patologie sopra descritte. La stevia è stata oggetto di studi tossicologici per verificare la sua tossicità e cancerogenicità in vitro, dai risultati è emerso che può essere considerata sicura. Sono state condotte delle ricerche sull'effetto che stevia e i suoi estratti potessero avere su Listeria monocytogenes, un batterio patogeno sempre più presente all'interno degli alimenti. Gli studi, si sono concentrati sull'inibizione o la riduzione della crescita del patogeno e della sua attività emolitica marker del patogeno. In entrambi i casi è emerso che, l'utilizzo di stevia si rivela utile nel momento in cui si ha un interruzione della catena del freddo o una inadeguata conservazione degli alimenti, riducendo la crescita del patogeno.File | Dimensione | Formato | |
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