La disciplina equestre degli Attacchi nel Canavese

The Horse Driving Carriage is practiced throughout the world under the supervision of the Fédération Equestre International regarding the competitions and sporting contests, and the Association Internationale d'Attelage de Tradition regarding equestrian competitions of elegance and tradition. The agonistic competitions consist of three rounds: Marathon, Cones driving and Dressage. The competitions of Elegance evaluate the proper use and proper preparation of carriage and driving team. The Tradition competitions are the merger of the previous two: horses, carriage and those who travel must be elegant and adequate and the driver faces tests of regularity and obedience and agility of the horses. The carriage was born in Hungary in the XVII century and later became prerogative of some European royalty, then go to the nobility and finally from the mid XIX century fit the middle-lower middle class, both urban and landed. In time it remained a property which characterizes the owner and in its use has a rigid and strict protocol: from clothing (tacking and team clothing) to lead the horses. The protagonists of the sport, as well as drivers, are horses and carriages. Horses can be of any race, provided suitable to the type of attelage and chosen carriage. Carriage are cataloged according to both the English style and the use. According to the English style we will have carriage suitable for the city or the countryside, instead following the use include: service, utility and sports or promenade carriage. In Canavese area events when you can appreciate the passion for carriage driving are mainly two: Horse Fair of San Savino and Storico Carnevale di Ivrea. The first of the two events is a festival that gives proof of the secularity of the culture of redini lunghe in Canavese. Here the horses are exposed and those to be presented at Carnival with Carri da getto are chosen. A special feature is the presentation of pairs brought to the redini lunghe from the ground, to better show the horses' morphology and coordination in movements. It is an important occasion for drivers, called cavallanti, and all people that go to Ivrea to appreciate the beauty of the animals and the skill of cavallanti in driving. In a folk way, the Storico Carnevale is illustrative of passion for horses of Ivrea inhabitants. At Carnival participating 54 Carri da getto, representing Baron's guards intent to repress the rebellion, and on carriages are images representing medieval themes. Tacks are decorated with plumes, with teams' colors, and bells. The horses are shod with horseshoes with crampons to prevent slippage on paved surfaces; manes are normally braided and decorated with the teams' colors. The horses participant are pairs of two or four, called exclusively in Ivrea quadriglie. We can say that Ivrea, since before Roman times, when it was called Eporedia, has always been the city of horses and that love for them and passion for equestrian sports after more than two thousand years are unchanged if not grown. These joint not only different periods but also the inhabitants of the countryside to the city, the workers in the countryside, always in competition to own the best horse, with citizens who come to see them parading.

La Disciplina Equestre degli Attacchi è praticata in tutto il mondo sotto la supervisione della Fédération Equestre International per quanto concerne le gare e le competizioni agonistiche, e dell'Association Internationale d'Attelage de Tradition per quanto riguarda i concorsi equestri di Eleganza e di Tradizione. I concorsi agonistici sono composti da tre prove: Maratona, Ostacoli mobili e Dressage. I concorsi di Eleganza valutano il corretto utilizzo e l'adeguata preparazione del cocchio e dell'equipaggio. I concorsi di Tradizione sono la fusione delle due modalità precedenti: l'attacco e coloro che vi viaggiano devono essere eleganti e adeguati e il driver deve affrontare prove di maneggevolezza e di regolarità. Il cocchio nasce in Ungheria nel XVII secolo per poi diventare appannaggio di alcune famiglie reali europee, quindi passare alla nobiltà ed infine dalla metà del XIX secolo adattarsi alla medio-piccola borghesia, cittadina e terriera. Nel tempo è rimasto un bene che caratterizza il possessore e che nel suo utilizzo ha un rigido e severo protocollo: dal vestire (finimenti dei cavalli e abiti dell'equipaggio) alla guida dei cavalli. I protagonisti di questo sport, oltre i driver, sono i cavalli e le carrozze. I cavalli possono essere di qualsiasi razza, purché adatta all'attacco e al tipo di carrozza scelto. Le carrozze sono catalogate sia secondo lo stile inglese che secondo l'utilizzo. Secondo lo stile inglese avremo legni adatti alla città o alla campagna, invece seguendo l'utilizzo vi sono: carrozze di servizio, di utilità e sportive o da passeggiata. Nel Canavese le occasioni in cui si può apprezzare la passione per lo sport degli Attacchi sono principalmente due: la Fiera Equina di San Savino e lo Storico Carnevale di Ivrea. Il primo dei due eventi è una festa che dà dimostrazione della secolarità della cultura delle redini lunghe nel Canavese. Qui i cavalli vengono esposti e si decidono gli attacchi da presentare a Carnevale con i Carri da Getto. Una particolarità è la presentazione delle pariglie portate alle redini lunghe da terra per mostrare appieno la morfologia e la coordinazione nei movimenti dei cavalli. E' un momento importante per i driver, detti cavallanti, e per coloro che vanno ad Ivrea per apprezzare la bellezza degli animali e la maestria nella guida dei cavallanti. In chiave più folkloristica lo Storico Carnevale di Ivrea è esplicativo della passione degli Eporediesi per i cavalli. Al Carnevale partecipano 54 carri da getto, rappresentanti le guardie del Barone intente a reprimere la rivolta, e sui carri vi sono stampe rappresentanti temi medioevali. I finimenti vengono addobbati con pennacchi, dei colori della squadra, e con sonagliere. I cavalli sono ferrati con ferri con i ramponi da ghiaccio per evitare lo slittamento sul pavé; le criniere sono normalmente intrecciante e addobbate con gli stessi colori della squadra. Gli attacchi partecipanti al tiro sono pariglie e tiri a quattro, chiamati esclusivamente in eporediese quadriglie. Si può affermare che Ivrea, fin da tempi prima dei romani, quando era detta Eporedia, è sempre stata la città dei cavalli e che dopo più di duemila anni l'amore per questi e la passione per gli sport equestri sono immutati se non cresciuti. Questi uniscono con un lungo filo temporale le epoche ma anche gli abitanti del contado con la città, i lavoratori delle campagne, sempre in concorrenza per possedere il cavallo migliore, con i cittadini che accorrono a vederli sfilare.