La tesi si interessa della possibilità di superare la patologia fondiaria e l'abbandono delle terre marginali mediante la formazione di istituzioni di gestione collettiva, come le associazioni fondiarie, con particolare riferimento all'esperienza delle antiche proprietà collettive. Dopo una vasta panoramica sulla situazione giuridica dei diritti collettivi, sulla loro storia e riguardo le dinamiche interne alle comunità, si analizza la fattibilità dell'istituzione di un'associazione fondiaria nel comune di Chialamberto, nella Val Grande di Lanzo, dove alcuni residenti hanno manifestato interesse a riprendere la gestione delle residue terre collettive presenti sul territorio.

Le proprietà collettive come strumento di sviluppo delle zone marginali. Il caso di Chialamberto.

BODDA, GABRIELE
2015/2016

Abstract

La tesi si interessa della possibilità di superare la patologia fondiaria e l'abbandono delle terre marginali mediante la formazione di istituzioni di gestione collettiva, come le associazioni fondiarie, con particolare riferimento all'esperienza delle antiche proprietà collettive. Dopo una vasta panoramica sulla situazione giuridica dei diritti collettivi, sulla loro storia e riguardo le dinamiche interne alle comunità, si analizza la fattibilità dell'istituzione di un'associazione fondiaria nel comune di Chialamberto, nella Val Grande di Lanzo, dove alcuni residenti hanno manifestato interesse a riprendere la gestione delle residue terre collettive presenti sul territorio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/91007