In this review, some aspects concerning ad libitum or high amuounts of milk ingestion of milk during weaning period of Friesian dairy calves were studied. Three scientific papers were analyzed. All trial periods were divided into pre-weaning, weaning and post-weaning. In the first article, the effects of ad libitum ingestion of whole milk to weaning calves were compared to performances of calves fed the conventional method. Animals were divided into two groups of 14 individuals each; the weights of each animal were measured twice a week until gradual weaning (37-42 d), and then once a week up to 9 weeks of age (end of experiment). The second article shows the effects on ingestion of starter, weight gain and the length of weaning of Holstein calves fed with high amounts (12 l/day) of reconstituted milk. In this trial the animals were divided into groups of 4 calves each; the weaning period ended at day 40, but the transition to solid diet ranged from 1 to 4, 10 and 22 days. The ingested amounts were recorded daily by a computer using a specific radio frequency signal of each collar. In the third article, the authors report the effects - measured in 2 experiments - on the welfare of Friesian calves weaned with a self-feeder and large or small amounts of milk. The results showed that average intake of reconstituted milk fed ad libitum was around 10.5 kg. Such high intake decreases the intake of starter feed compared to a traditional milk amount, which is approximately 4l/day. However, at the end of weaning these differences tend to be canceled. Research has also show that high ingestion of milk improves average daily weight gains, with shorter growing times than traditional techniques. In conclusion, early weaning can be performed by feeding high amounts of milk. This solution improves future milk production of cows, and it is therefore advisable for reducing the breeding and feeding costs. As far as animal welfare is concerned, the intake ad libitum or high volumes of milk results in a reduction of continuous hunger of animals; day-to-day visits to the self feeders are limited and no digestive disturbance or abnormal fermentations were observed. It should be pointed out, however, that these and other studies do not always come to similar conclusions; sometimes contradictory results are observed, due to very different experimental conditions. It is therefore not possible to give unequivocal indications on how to wean the calves, but from a practical point of view it is necessary that the breeder - whatever the technique used - carefully observes his own animals, and in particular the consumption of food, health status, and calf weight gain.

Nella ricerca corrente sono stati approfonditi alcuni aspetti relativi all'ingestione ad libitum o in grandi volumi di latte nel periodo di svezzamento sull'accrescimento dei vitelli e delle vitelle di razza Frisona rispetto al metodo tradizionale. Per esaminare tali aspetti sono stati analizzati 3 articoli scientifici nei quali il periodo di prova era diviso in pre-svezzamento, svezzamento e post-svezzamento. Nel primo articolo sono stati confrontati gli effetti della somministrazione ad libitum del latte intero ai vitelli in svezzamento rispetto alla somministrazione di tipo tradizionale. I capi erano divisi in due gruppi di 14 individui ciascuno e le pesate di ogni animale venivano eseguite 2 volte a settimana fino allo svezzamento graduale (37-42 d), e successivamente una volta a settimana fino a 9 settimane d'età (fine esperimento). Nel secondo articolo sono riportati gli effetti sull'ingestione di starter, sull'incremento ponderale e sulla durata dello svezzamento di vitelli di razza Holstein alimentati con quantità elevate di latte ricostituito in ragione di 12 l/giorno. Gli animali erano divisi in gruppi di 4 capi/ciascuno e per tutti lo svezzamento finiva il 40 giorno ma con tempi di passaggio alla dieta solida variabili da 1 a 4, 10 e 22 giorni. Le quantità ingerite erano registrate giornalmente da un computer tramite un segnale di radio frequenza specifico di ogni collare. Nel terzo articolo gli autori riportano gli effetti misurati in 2 esperimenti sul benessere di vitelli e vitelle di razza Frisona svezzate con autoalimentatore e grandi o piccole quantità di latte. Nel primo esperimento un gruppo di animali era alimentato con latte ricostituito ad libitum e l'altro secondo il metodo standard; nel secondo esperimento, ad un gruppo erano somministrati 12 l di latte intero al giorno e all'altro quantità convenzionali. Tutte le visite agli alimentatori automatici per il latte e per il mangime erano registrate e il peso dei vitelli era misurato e registrato in giorni prestabiliti. I risultati hanno evidenziato che l'assunzione media in svezzamento di elevate quantità di latte o ad libitum di latte intero o ricostituito si aggira intorno a 8.9 kg per il primo e 10.5 kg per il secondo. Tale assunzione elevata diminuisce l'ingestione di mangime starter rispetto a una somministrazione tradizionale di latte, che è pari a circa 4 l/giorno. Tuttavia, a fine svezzamento tali differenze tendono ad annullarsi. Le ricerche hanno anche evidenziato che una elevata ingestione di latte in svezzamento migliora gli incrementi medi giornalieri di peso, con tempi d'accrescimento più brevi rispetto alla tecnica tradizionale. In conclusione, questi risultati dimostrano che è possibile effettuare uno svezzamento precoce mediante la somministrazione di quantità elevate di latte. Tale soluzione migliora anche le future produzioni delle bovine, e pertanto è consigliabile nell'ottica di ridurre i costi di allevamento delle bovine da latte. Per quanto riguarda il benessere animale, l'assunzione di elevati volumi o ad libitum di latte comportano una riduzione dello stato di fame continuo dell'animale; le visite giornaliere agli autoalimentatori sono limitate e non si osservano turbe digestive in quanto l'abomaso è in grado di dilatarsi senza che il latte si riversi nel rumine provocando fermentazioni anomale. E' comunque da sottolineare che i vari studi non sempre giungono a conclusioni simili; talora si osservano risultati contradditori a causa di condizioni sperimentali molto diverse. Non è quindi possibile dare indicazioni univoche su come svezzare i vitelli, ma dal punto di vista pratico è necessario che l'allevatore ¿ qualunque sia la tecnica adottata ¿ osservi sempre attentamente i propri animali, e in particolare i consumi di alimenti, lo stato sanitario, e gli accrescimenti dei vitelli.

EFFETTI DELL'ELEVATA INGESTIONE DI LATTE NELLO SVEZZAMENTO DEL VITELLO

ROCCA, MARCO
2016/2017

Abstract

Nella ricerca corrente sono stati approfonditi alcuni aspetti relativi all'ingestione ad libitum o in grandi volumi di latte nel periodo di svezzamento sull'accrescimento dei vitelli e delle vitelle di razza Frisona rispetto al metodo tradizionale. Per esaminare tali aspetti sono stati analizzati 3 articoli scientifici nei quali il periodo di prova era diviso in pre-svezzamento, svezzamento e post-svezzamento. Nel primo articolo sono stati confrontati gli effetti della somministrazione ad libitum del latte intero ai vitelli in svezzamento rispetto alla somministrazione di tipo tradizionale. I capi erano divisi in due gruppi di 14 individui ciascuno e le pesate di ogni animale venivano eseguite 2 volte a settimana fino allo svezzamento graduale (37-42 d), e successivamente una volta a settimana fino a 9 settimane d'età (fine esperimento). Nel secondo articolo sono riportati gli effetti sull'ingestione di starter, sull'incremento ponderale e sulla durata dello svezzamento di vitelli di razza Holstein alimentati con quantità elevate di latte ricostituito in ragione di 12 l/giorno. Gli animali erano divisi in gruppi di 4 capi/ciascuno e per tutti lo svezzamento finiva il 40 giorno ma con tempi di passaggio alla dieta solida variabili da 1 a 4, 10 e 22 giorni. Le quantità ingerite erano registrate giornalmente da un computer tramite un segnale di radio frequenza specifico di ogni collare. Nel terzo articolo gli autori riportano gli effetti misurati in 2 esperimenti sul benessere di vitelli e vitelle di razza Frisona svezzate con autoalimentatore e grandi o piccole quantità di latte. Nel primo esperimento un gruppo di animali era alimentato con latte ricostituito ad libitum e l'altro secondo il metodo standard; nel secondo esperimento, ad un gruppo erano somministrati 12 l di latte intero al giorno e all'altro quantità convenzionali. Tutte le visite agli alimentatori automatici per il latte e per il mangime erano registrate e il peso dei vitelli era misurato e registrato in giorni prestabiliti. I risultati hanno evidenziato che l'assunzione media in svezzamento di elevate quantità di latte o ad libitum di latte intero o ricostituito si aggira intorno a 8.9 kg per il primo e 10.5 kg per il secondo. Tale assunzione elevata diminuisce l'ingestione di mangime starter rispetto a una somministrazione tradizionale di latte, che è pari a circa 4 l/giorno. Tuttavia, a fine svezzamento tali differenze tendono ad annullarsi. Le ricerche hanno anche evidenziato che una elevata ingestione di latte in svezzamento migliora gli incrementi medi giornalieri di peso, con tempi d'accrescimento più brevi rispetto alla tecnica tradizionale. In conclusione, questi risultati dimostrano che è possibile effettuare uno svezzamento precoce mediante la somministrazione di quantità elevate di latte. Tale soluzione migliora anche le future produzioni delle bovine, e pertanto è consigliabile nell'ottica di ridurre i costi di allevamento delle bovine da latte. Per quanto riguarda il benessere animale, l'assunzione di elevati volumi o ad libitum di latte comportano una riduzione dello stato di fame continuo dell'animale; le visite giornaliere agli autoalimentatori sono limitate e non si osservano turbe digestive in quanto l'abomaso è in grado di dilatarsi senza che il latte si riversi nel rumine provocando fermentazioni anomale. E' comunque da sottolineare che i vari studi non sempre giungono a conclusioni simili; talora si osservano risultati contradditori a causa di condizioni sperimentali molto diverse. Non è quindi possibile dare indicazioni univoche su come svezzare i vitelli, ma dal punto di vista pratico è necessario che l'allevatore ¿ qualunque sia la tecnica adottata ¿ osservi sempre attentamente i propri animali, e in particolare i consumi di alimenti, lo stato sanitario, e gli accrescimenti dei vitelli.
ITA
In this review, some aspects concerning ad libitum or high amuounts of milk ingestion of milk during weaning period of Friesian dairy calves were studied. Three scientific papers were analyzed. All trial periods were divided into pre-weaning, weaning and post-weaning. In the first article, the effects of ad libitum ingestion of whole milk to weaning calves were compared to performances of calves fed the conventional method. Animals were divided into two groups of 14 individuals each; the weights of each animal were measured twice a week until gradual weaning (37-42 d), and then once a week up to 9 weeks of age (end of experiment). The second article shows the effects on ingestion of starter, weight gain and the length of weaning of Holstein calves fed with high amounts (12 l/day) of reconstituted milk. In this trial the animals were divided into groups of 4 calves each; the weaning period ended at day 40, but the transition to solid diet ranged from 1 to 4, 10 and 22 days. The ingested amounts were recorded daily by a computer using a specific radio frequency signal of each collar. In the third article, the authors report the effects - measured in 2 experiments - on the welfare of Friesian calves weaned with a self-feeder and large or small amounts of milk. The results showed that average intake of reconstituted milk fed ad libitum was around 10.5 kg. Such high intake decreases the intake of starter feed compared to a traditional milk amount, which is approximately 4l/day. However, at the end of weaning these differences tend to be canceled. Research has also show that high ingestion of milk improves average daily weight gains, with shorter growing times than traditional techniques. In conclusion, early weaning can be performed by feeding high amounts of milk. This solution improves future milk production of cows, and it is therefore advisable for reducing the breeding and feeding costs. As far as animal welfare is concerned, the intake ad libitum or high volumes of milk results in a reduction of continuous hunger of animals; day-to-day visits to the self feeders are limited and no digestive disturbance or abnormal fermentations were observed. It should be pointed out, however, that these and other studies do not always come to similar conclusions; sometimes contradictory results are observed, due to very different experimental conditions. It is therefore not possible to give unequivocal indications on how to wean the calves, but from a practical point of view it is necessary that the breeder - whatever the technique used - carefully observes his own animals, and in particular the consumption of food, health status, and calf weight gain.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/90895