Grazie al progetto di mobilità Erasmus ho avuto la possibilità di trascorrere sei mesi nella città tedesca di Dresda e da tale esperienza è scaturita l'idea fondante della mia tesi. Durante tale periodo ho conosciuto una città ricca di storia, dove passato e presente convivono e si esprimono nell'estetica degli edifici cittadini. La storia di Dresda, soprattutto quella relativa alla sua distruzione durante il secondo conflitto mondiale e la sua ricostruzione, mi hanno incuriosita e appassionata. In particolare, prendendo ad esempio la ricerca condotta da Elena Dell'Agnese circa la ricostruzione di Sarajevo come paesaggio simbolico, ho voluto applicare lo stesso metodo di studio all'analisi della città tedesca. Per questo motivo il mio lavoro vuole raccontare la città tedesca da una prospettiva geo-storica, indagando Dresda non solo come insieme di edifici, ma come luogo legato a fattori storici, culturali, politici, economici e religiosi. Nello specifico, partendo dall'ipotesi che ogni città nel corso del tempo muta il suo aspetto originario secondo gli influssi storici e culturali cui questa è sottoposta, cercherò di osservare i mutamenti che Dresda ha conosciuto nel corso dei secoli. Basandomi sul testo Città del Mondo di Dematteis, analizzerò le funzioni che la città ha storicamente assunto, ricercandole poi nelle diverse mansioni ricoperte dagli edifici principali che compongono il tessuto urbano. In questo modo, avrò la possibilità di parlare di Dresda come città del potere, di residenza regale e perfino come città del commercio. Particolare attenzione mostrerò poi al periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra, quando tra il 13 e il 15 febbraio 1945 le milizie inglesi bombardarono e rasero al suolo la capitale della Sassonia. In quel bombardamento si celano fattori culturali, storici e politici importanti, fattori che si ripropongono anche nella fase della ricostruzione, che fu finanziata per la maggior parte dalla stessa Inghilterra: l'artefice della distruzione in cerca di espiazione delle proprie colpe. Questo periodo storico è quindi di fondamentale importanza per comprendere l'aspetto odierno della città, che appare perciò come frutto di una stratificazione storica, in cui ogni epoca ha lasciato i suoi depositi e ha indirizzato il cammino evolutivo della città. Vedremo quindi come la ricostruzione sia stato oggetto di molteplici dibattiti tra architetti e pianificatori appartenenti a correnti di pensiero opposte. Ciò a dimostrazione di come il paesaggio urbano di una città non sia ¿casuale¿, ma attentamente studiato e nella maggior parte dei casi appunto ¿simbolo¿; ovvero un sistema di segni sottoposti ad uno specifico messaggio o idea, che gli oggetti urbani si trovano a rappresentare e veicolare. Partendo da questi presupposti, il proposito di questo mio lavoro sarà quindi di capire se anche la città sassone di Dresda è stata simbolo e veicolo di precisi ideali o progetti politici, e in che modo la loro rappresentazione ha mutato l'aspetto della città fino ai giorni nostri.
Dresda: una ricostruzione simbolica
PRIETO, JESSICA
2016/2017
Abstract
Grazie al progetto di mobilità Erasmus ho avuto la possibilità di trascorrere sei mesi nella città tedesca di Dresda e da tale esperienza è scaturita l'idea fondante della mia tesi. Durante tale periodo ho conosciuto una città ricca di storia, dove passato e presente convivono e si esprimono nell'estetica degli edifici cittadini. La storia di Dresda, soprattutto quella relativa alla sua distruzione durante il secondo conflitto mondiale e la sua ricostruzione, mi hanno incuriosita e appassionata. In particolare, prendendo ad esempio la ricerca condotta da Elena Dell'Agnese circa la ricostruzione di Sarajevo come paesaggio simbolico, ho voluto applicare lo stesso metodo di studio all'analisi della città tedesca. Per questo motivo il mio lavoro vuole raccontare la città tedesca da una prospettiva geo-storica, indagando Dresda non solo come insieme di edifici, ma come luogo legato a fattori storici, culturali, politici, economici e religiosi. Nello specifico, partendo dall'ipotesi che ogni città nel corso del tempo muta il suo aspetto originario secondo gli influssi storici e culturali cui questa è sottoposta, cercherò di osservare i mutamenti che Dresda ha conosciuto nel corso dei secoli. Basandomi sul testo Città del Mondo di Dematteis, analizzerò le funzioni che la città ha storicamente assunto, ricercandole poi nelle diverse mansioni ricoperte dagli edifici principali che compongono il tessuto urbano. In questo modo, avrò la possibilità di parlare di Dresda come città del potere, di residenza regale e perfino come città del commercio. Particolare attenzione mostrerò poi al periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra, quando tra il 13 e il 15 febbraio 1945 le milizie inglesi bombardarono e rasero al suolo la capitale della Sassonia. In quel bombardamento si celano fattori culturali, storici e politici importanti, fattori che si ripropongono anche nella fase della ricostruzione, che fu finanziata per la maggior parte dalla stessa Inghilterra: l'artefice della distruzione in cerca di espiazione delle proprie colpe. Questo periodo storico è quindi di fondamentale importanza per comprendere l'aspetto odierno della città, che appare perciò come frutto di una stratificazione storica, in cui ogni epoca ha lasciato i suoi depositi e ha indirizzato il cammino evolutivo della città. Vedremo quindi come la ricostruzione sia stato oggetto di molteplici dibattiti tra architetti e pianificatori appartenenti a correnti di pensiero opposte. Ciò a dimostrazione di come il paesaggio urbano di una città non sia ¿casuale¿, ma attentamente studiato e nella maggior parte dei casi appunto ¿simbolo¿; ovvero un sistema di segni sottoposti ad uno specifico messaggio o idea, che gli oggetti urbani si trovano a rappresentare e veicolare. Partendo da questi presupposti, il proposito di questo mio lavoro sarà quindi di capire se anche la città sassone di Dresda è stata simbolo e veicolo di precisi ideali o progetti politici, e in che modo la loro rappresentazione ha mutato l'aspetto della città fino ai giorni nostri.File | Dimensione | Formato | |
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