La tesi intitolata ¿La diaspora palestinese¿ esamina, in seguito ad una contestualizzazione storica e socio-politica della vicenda, come gli individui coinvolti nel conflitto israelo-palestinese interpretino interiormente le ostilità, e come queste percezioni siano simili o differenti nelle due popolazioni. L'esperienza soggettiva infatti gioca un ruolo cruciale nel perpetuare la lotta. Più in particolare nel primo capitolo viene effettuata una cronistoria del conflitto dal bipolarismo fino ai giorni nostri passando per le varie crisi ed intifade (vedasi la crisi del canale di Suez, la guerra del 1967 e quella del 1973). Il secondo capitolo invece entra più nello specifico riguardo le similitudini e le divergenze di pensiero fra la popolazione palestinese e quella israeliana. Infine il terzo e ultimo capitolo si propone di esaminare alcuni problemi socio-politici del conflitto fra i quali troviamo la questione delle barriere erette dagli israeliani e la questione dell'agenzia ONU UNRWA. Nelle conclusioni l'autore evidenzia come la pace sarebbe davvero possibile se gli sforzi fossero concentrati su iniziative più realistiche in grado di costruire una relazione di fiducia fra le due parti piuttosto che imporre dall'alto una soluzione territoriale
La Diaspora palestinese
BUZZELLI, PATRICH
2016/2017
Abstract
La tesi intitolata ¿La diaspora palestinese¿ esamina, in seguito ad una contestualizzazione storica e socio-politica della vicenda, come gli individui coinvolti nel conflitto israelo-palestinese interpretino interiormente le ostilità, e come queste percezioni siano simili o differenti nelle due popolazioni. L'esperienza soggettiva infatti gioca un ruolo cruciale nel perpetuare la lotta. Più in particolare nel primo capitolo viene effettuata una cronistoria del conflitto dal bipolarismo fino ai giorni nostri passando per le varie crisi ed intifade (vedasi la crisi del canale di Suez, la guerra del 1967 e quella del 1973). Il secondo capitolo invece entra più nello specifico riguardo le similitudini e le divergenze di pensiero fra la popolazione palestinese e quella israeliana. Infine il terzo e ultimo capitolo si propone di esaminare alcuni problemi socio-politici del conflitto fra i quali troviamo la questione delle barriere erette dagli israeliani e la questione dell'agenzia ONU UNRWA. Nelle conclusioni l'autore evidenzia come la pace sarebbe davvero possibile se gli sforzi fossero concentrati su iniziative più realistiche in grado di costruire una relazione di fiducia fra le due parti piuttosto che imporre dall'alto una soluzione territorialeFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/90792