Lo sviluppo della civiltà umana ha avuta un'importante accelerazione con la scoperta del fuoco, che è stata la prima fonte di energia e risale circa ad un milione di anni fa. Inizialmente il fuoco veniva raccolto dagli incendi provocati dai fulmini e conservato nella fiamma del villaggio, ma successivamente l'uomo scoprì come crearlo e attraverso l'utilizzo di una pietra focaia riuscì, per la prima vota ad accendere un fuoco, dando vita alla prima fonte energetica della storia. Quelle che oggi chiamiamo energie rinnovabili sono anche le fonti di energia più antiche. La forza del vento, ad esempio, è stata utilizzata fin dal secondo millennio avanti cristo per la navigazione fluviale e marittima e grazie ad esso che è stata scoperta l'America. Nell'antichità è stato sfruttato anche per muovere la macine, ed è solo nel 644 a.C che compaiono in Persia i primi mulini a vento, a cui seguiranno in Europa, circa mille anno dopo, i mulini a vento a pale verticali. Un'altra fonte di energia rinnovabile del passato è la forza dell'acqua. I primi mulini ad acqua risalgono al 100 a.C. in Anatolia e Pochi anni dopo, i romani sviluppano e ingegnerizzano la scoperta realizzando la ruota ad acqua in uso in tutto l'impero romano. Importante è anche il ruolo svolto dalle biomasse nelle società del mondo antico e medioevale, infatti la combustione del legno è stata la prima fonte di energia termica, utilizzata per riscaldare l'ambiente interno o per cuocere i cibi prima ancora della costruzione delle prime palafitte. Non verranno sviluppate nuove fonti di energia fino alla fine del medioevo. I combustibili fossili, invece, hanno una storia abbastanza recente. E' stano a dirsi ma l'uso delle fonti di energia fossile è un capitolo molto recente nella storia dell'uomo. Nel 1300 ,infatti, la legna da ardere venne sostituita dal carbone, nel 1650 il petrolio venne distillato per la prima volta per ottenere un prodotto sgrassante delle ruote dei carri o per alimentare le prime lampade a combustibile (in sostituzione dell'olio di balena), ma la vera rivoluzione energetica comincia con l'invenzione della pentola a vapore di Papin nel 1680 e della macchina a vapore di Watt nel 1765. Le nuove macchine si sostituiscono alla forza animale ed in parte alla forza lavoro. Si ha così lo sviluppo della civiltà moderna, in quanto le botteghe artigianali vengono soppiantate dal gigantismo industriale delle prime fabbriche, trasformando la società rendendola sempre più dipendente dal consumo delle materie prime energetiche, necessarie per alimentare il funzionamento delle macchine di produzione. Un'ulteriore spinta al processo tecnologico si ha con l'invenzione del primo motore elettrico di J.Henry nel 1831 e delle prime turbine. Finalmente nel 1882 viene utilizzata l'energia vapore per generare elettricità nelle prime centrali elettriche di Londra e New York, consentendo di distribuirla su un territorio molto ampio, rispetto ai combustibili fossili ed al gas, e slegare la produzione di energia dal luogo di consumo finale. Importante è anche lo sviluppo delle prime centrali idroelettriche ai piedi delle cascate a fine Ottocento, dove la prima fu realizzata negli Stati Uniti alle cascate del Niagara nel 1895. Il Novecento si apre con un grande ottimismo dell'uomo nei confronti della scienza e della tecnologia. La crescita del settore automobilistico nel primo Novecento, fa aumentare ulteriormente al consumo del petrolio per produrre benzine e carburanti. Ed è negli anni '30
EFFICIENZA DELL'INDUSTRIA DELL'ENERGIA: IL CASO DI UNA RAFFINERIA
DI STEFANO, GIOVANNI
2016/2017
Abstract
Lo sviluppo della civiltà umana ha avuta un'importante accelerazione con la scoperta del fuoco, che è stata la prima fonte di energia e risale circa ad un milione di anni fa. Inizialmente il fuoco veniva raccolto dagli incendi provocati dai fulmini e conservato nella fiamma del villaggio, ma successivamente l'uomo scoprì come crearlo e attraverso l'utilizzo di una pietra focaia riuscì, per la prima vota ad accendere un fuoco, dando vita alla prima fonte energetica della storia. Quelle che oggi chiamiamo energie rinnovabili sono anche le fonti di energia più antiche. La forza del vento, ad esempio, è stata utilizzata fin dal secondo millennio avanti cristo per la navigazione fluviale e marittima e grazie ad esso che è stata scoperta l'America. Nell'antichità è stato sfruttato anche per muovere la macine, ed è solo nel 644 a.C che compaiono in Persia i primi mulini a vento, a cui seguiranno in Europa, circa mille anno dopo, i mulini a vento a pale verticali. Un'altra fonte di energia rinnovabile del passato è la forza dell'acqua. I primi mulini ad acqua risalgono al 100 a.C. in Anatolia e Pochi anni dopo, i romani sviluppano e ingegnerizzano la scoperta realizzando la ruota ad acqua in uso in tutto l'impero romano. Importante è anche il ruolo svolto dalle biomasse nelle società del mondo antico e medioevale, infatti la combustione del legno è stata la prima fonte di energia termica, utilizzata per riscaldare l'ambiente interno o per cuocere i cibi prima ancora della costruzione delle prime palafitte. Non verranno sviluppate nuove fonti di energia fino alla fine del medioevo. I combustibili fossili, invece, hanno una storia abbastanza recente. E' stano a dirsi ma l'uso delle fonti di energia fossile è un capitolo molto recente nella storia dell'uomo. Nel 1300 ,infatti, la legna da ardere venne sostituita dal carbone, nel 1650 il petrolio venne distillato per la prima volta per ottenere un prodotto sgrassante delle ruote dei carri o per alimentare le prime lampade a combustibile (in sostituzione dell'olio di balena), ma la vera rivoluzione energetica comincia con l'invenzione della pentola a vapore di Papin nel 1680 e della macchina a vapore di Watt nel 1765. Le nuove macchine si sostituiscono alla forza animale ed in parte alla forza lavoro. Si ha così lo sviluppo della civiltà moderna, in quanto le botteghe artigianali vengono soppiantate dal gigantismo industriale delle prime fabbriche, trasformando la società rendendola sempre più dipendente dal consumo delle materie prime energetiche, necessarie per alimentare il funzionamento delle macchine di produzione. Un'ulteriore spinta al processo tecnologico si ha con l'invenzione del primo motore elettrico di J.Henry nel 1831 e delle prime turbine. Finalmente nel 1882 viene utilizzata l'energia vapore per generare elettricità nelle prime centrali elettriche di Londra e New York, consentendo di distribuirla su un territorio molto ampio, rispetto ai combustibili fossili ed al gas, e slegare la produzione di energia dal luogo di consumo finale. Importante è anche lo sviluppo delle prime centrali idroelettriche ai piedi delle cascate a fine Ottocento, dove la prima fu realizzata negli Stati Uniti alle cascate del Niagara nel 1895. Il Novecento si apre con un grande ottimismo dell'uomo nei confronti della scienza e della tecnologia. La crescita del settore automobilistico nel primo Novecento, fa aumentare ulteriormente al consumo del petrolio per produrre benzine e carburanti. Ed è negli anni '30File | Dimensione | Formato | |
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