This thesis comes from the desire to speak about a man, Adriano Olivetti, who left an indelible mark among its people and its territory, the Eporediese, even if his ideas, his aspirations have not been fully understood, its problems, its questions are, more over than fifty years after his death, still current. A lot has been written about him, but what I will do, is to relate Adriano Olivetti with the Community Movement he created, trying to highlight the salient points even taking into account the concepts of democracy, political participation, through the definition of social movements, interest groups and political parties, with respect to current literature. For the fact of having attended high school in Ivrea and since I live in an adjacent municipality, the majority of people, such as former workers, and Olivetti's workers, I always heard: "How was fine when there was Adriano, that great man was ... "so much so that I have been attracted too by the chance to work with Olivetti, just graduated, I had done the job application and supported positively two selection interviews, if the crisis has not began, I probably could join it. I have always been fascinated by this great man, I thought only an entrepreneur, but I discovered, as I read, also a politician, a writer, an editor, an urban planner, to the point that I wanted to investigate his origins, his history , his economic, political and social thoughts, and I tried to give an interpretation of the facts that he was the protagonist. Of his person I loved and admired above all the determination, the courage, and the desire to change the world with facts and not just with words, change the mentality of the people, the attitude towards the family, society, work, through a word he employs a lot and that jars with "utopia" that is "concrete" as the concrete was the Community that had tried to create. "This twofold struggle in the material and in the spiritual sphere is the highest commitment and the reason of my life. The light of truth, my father used to tell me, only shines in the acts, not words. "A.O.
Questa tesi nasce dal desiderio di parlare di un uomo, Adriano Olivetti, che ha lasciato un'impronta indelebile tra la sua gente e il suo territorio, l'Eporediese, anche se le sue idee, le sue aspirazioni non sono state del tutto comprese, le sue problematiche, i suoi interrogativi sono, ad oltre cinquant'anni dalla sua scomparsa, tutt'ora attuali. Molto è stato scritto su di lui, ma quello che farò in questo mio lavoro, sarà di mettere in relazione Adriano Olivetti con il movimento comunitario da lui creato, cercando di evidenziarne i punti salienti anche tenendo conto dei concetti di democrazia, di partecipazione politica attraverso la definizione di movimenti sociali, gruppi di interesse e partiti politici, con confronti con la letteratura attuale. Per il fatto di aver frequentato le scuole superiori a Ivrea e poiché vivo in un comune limitrofo, dalla maggior parte delle persone, quali ex lavoratori e lavoratrici dell'Olivetti, ho sempre sentito dire: ¿Come si stava bene quando c'era Adriano, che grande uomo era¿¿ tant'è che anch'io sono stata attratta dalla possibilità di lavorare in Olivetti, appena diplomata, avevo fatto domanda di assunzione e sostenuti positivamente due colloqui di selezione, se non fosse iniziata la crisi, probabilmente avrei potuto entrare a farne parte. Sono sempre stata affascinata da questo grande uomo, che pensavo solo un imprenditore, ma che ho scoperto, mentre leggevo, essere anche un politico, uno scrittore, un editore, un urbanista, al punto che ho voluto approfondire le sue origini, la sua storia, i suoi pensieri, economici, politici e sociali ed ho cercato di dare un'interpretazione ai fatti che l'hanno visto protagonista. Della sua persona ho apprezzato e ammirato soprattutto la determinazione, il coraggio, e il desiderio di cambiare il mondo con i fatti e non solo con le parole, cambiare la mentalità delle persone, l'atteggiamento verso la famiglia, la società, il lavoro, attraverso un termine che lui impiega molto e che stona con ¿utopia¿, cioè ¿concreto¿ come concreta era la Comunità che aveva cercato di creare. «Questa duplice lotta nel campo materiale e nella sfera spirituale è l'impegno più alto e la ragione della mia vita. La luce della verità, usava dirmi mio padre, risplende soltanto negli atti, non nelle parole» A.O.
Adriano Olivetti e il Movimento Comunità.
GAMBA, INES
2015/2016
Abstract
Questa tesi nasce dal desiderio di parlare di un uomo, Adriano Olivetti, che ha lasciato un'impronta indelebile tra la sua gente e il suo territorio, l'Eporediese, anche se le sue idee, le sue aspirazioni non sono state del tutto comprese, le sue problematiche, i suoi interrogativi sono, ad oltre cinquant'anni dalla sua scomparsa, tutt'ora attuali. Molto è stato scritto su di lui, ma quello che farò in questo mio lavoro, sarà di mettere in relazione Adriano Olivetti con il movimento comunitario da lui creato, cercando di evidenziarne i punti salienti anche tenendo conto dei concetti di democrazia, di partecipazione politica attraverso la definizione di movimenti sociali, gruppi di interesse e partiti politici, con confronti con la letteratura attuale. Per il fatto di aver frequentato le scuole superiori a Ivrea e poiché vivo in un comune limitrofo, dalla maggior parte delle persone, quali ex lavoratori e lavoratrici dell'Olivetti, ho sempre sentito dire: ¿Come si stava bene quando c'era Adriano, che grande uomo era¿¿ tant'è che anch'io sono stata attratta dalla possibilità di lavorare in Olivetti, appena diplomata, avevo fatto domanda di assunzione e sostenuti positivamente due colloqui di selezione, se non fosse iniziata la crisi, probabilmente avrei potuto entrare a farne parte. Sono sempre stata affascinata da questo grande uomo, che pensavo solo un imprenditore, ma che ho scoperto, mentre leggevo, essere anche un politico, uno scrittore, un editore, un urbanista, al punto che ho voluto approfondire le sue origini, la sua storia, i suoi pensieri, economici, politici e sociali ed ho cercato di dare un'interpretazione ai fatti che l'hanno visto protagonista. Della sua persona ho apprezzato e ammirato soprattutto la determinazione, il coraggio, e il desiderio di cambiare il mondo con i fatti e non solo con le parole, cambiare la mentalità delle persone, l'atteggiamento verso la famiglia, la società, il lavoro, attraverso un termine che lui impiega molto e che stona con ¿utopia¿, cioè ¿concreto¿ come concreta era la Comunità che aveva cercato di creare. «Questa duplice lotta nel campo materiale e nella sfera spirituale è l'impegno più alto e la ragione della mia vita. La luce della verità, usava dirmi mio padre, risplende soltanto negli atti, non nelle parole» A.O.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/90674