One of the most prevalent diabetic complications is Diabetic Nephropathy. Pyridoxamine, a structural derivative of vitamin B6 that exerts anti-glycant properties, has been suggested as a useful dietary supplement to diabetic patients. Even if this protective role was proved, molecular mechanisms involved are still unclear. C57Bl/6J mice were fed with a standard diet (DS) or with a high in fat and fructose diet (HD) for twelve weeks. After three week, a group from both HD and DS mice received water supplemented with Pyridoxamine ( 150 mg/kg/die). At the end of this period, mice were sacrificed and urine, plasma and kidney were taken for analysis. HD mice, if compared to DS ones, have developed a greater metabolic damage as demonstrated by a gain in weight and glucose tolerance. Furthermore, High Diet showed to induce increasing of plasmatic tryglicerid and cholesterol. Pyridoxamine, on the other hand, showed an improvement in lipid profile and glucose tolerance but not body weight. Mice HD showed also a vacuole degeneration and loss of tubular brush border resulted in a higher concentration of creatinine in serum and albumin in urine. Pyridoxamine administration reduced the kidney dysfunctions with less tissue degradation. Pyridoxamine protective effects were associated with a lower concentration of AGE and RAGE (receptor of AGE). These beneficial effects are due to a reduced Nf-kB translocation and reduced activity of pro-fibrotic pathway involved in HD mice. In conclusion, we can assume that anti-glycative Pyridoxamine exerts a protective effect during the early stage of renal dysfunction.
La nefropatia è una delle complicanze a lungo termine più impattanti nella qualità di vita del paziente diabetico. La Piridossamina, derivato strutturale della vitamina B6 con proprietà anti-glicanti, è risultata essere utile nel ritardare la nefropatia diabetica quando somministrata come supplemento alla dieta in pazienti affetti da questa patologia. Nonostante queste evidenze, i meccanismi attraverso i quali essa svolge questa azione protettiva sono ancora poco chiari. La scopo di questo lavoro è stato quello di indagare i meccanismi molecolari attraverso i quali la risposta infiammatoria cronica si traduce in una condizione fibrotica e come l'azione della Piridossamina intervenga su di essi esplicando la sua azione protettiva. Topi C57Bl/6J sono stati nutriti con una dieta standard (DS) o una dieta ricca in grassi e fruttosio (HD) per 12 settimane. Dopo le prime 3 settimane, due sottogruppi appartenenti a entrambi i regimi dietetici hanno ricevuto Piridossamina (150 mg/kg/die) come supplemento all'acqua. Al termine del periodo di studio gli animali sono stati sacrificati e urine, plasma e reni sono stati prelevati per le analisi. I topi HD, rispetto ai topi DS, hanno sviluppato un consistente danno metabolico, come dimostrato da un aumento del peso corporeo e da una concentrazione glicemica a digiuno significativamente più elevata. Allo stesso modo la dieta ha inciso aumentando le concentrazione di trigliceridi e colesterolo plasmatici. Il trattamento con Piridossamina ha significativamente migliorato il profilo lipidico e la tolleranza al glucosio, non influenzando l'incremento di peso. La struttura e la funzionalità renale dei topi HD si è mostrata strutturalmente compromessa con fenomeni di degenerazione vacuolare e degradazione dei microvilli tubulari e con un incremento nei livelli sierici di creatinina e urinari di albumina. La somministrazione di Piridossamina ha attenuato il processo di degradazione a livello renale incrementando significativamente la funzionalità d'organo. Questi fenomeni protettivi sono stati associati a una ridotta espressione degli AGE e del loro recettore RAGE, apportata dal regime terapeutico. La protezione fornita dalla Piridossamina si esplica attraverso una riduzione della traslocazione di Nf-kB e ad una ridotta attività di importanti vie di segnale pro-fibrotiche riscontrate nei topi HD. In conclusione, possiamo affermare che il supplemento di Piridossamina svolga un effetto protettivo durante le fasi iniziali della disfunzione renale causata da dieta.
Effetti della Piridossamina come supplementazione farmacologica per contrastare il danno renale in un modello sperimentale in vivo di alterazioni metaboliche dieta-indotte
CONTO, CAMILLA
2016/2017
Abstract
La nefropatia è una delle complicanze a lungo termine più impattanti nella qualità di vita del paziente diabetico. La Piridossamina, derivato strutturale della vitamina B6 con proprietà anti-glicanti, è risultata essere utile nel ritardare la nefropatia diabetica quando somministrata come supplemento alla dieta in pazienti affetti da questa patologia. Nonostante queste evidenze, i meccanismi attraverso i quali essa svolge questa azione protettiva sono ancora poco chiari. La scopo di questo lavoro è stato quello di indagare i meccanismi molecolari attraverso i quali la risposta infiammatoria cronica si traduce in una condizione fibrotica e come l'azione della Piridossamina intervenga su di essi esplicando la sua azione protettiva. Topi C57Bl/6J sono stati nutriti con una dieta standard (DS) o una dieta ricca in grassi e fruttosio (HD) per 12 settimane. Dopo le prime 3 settimane, due sottogruppi appartenenti a entrambi i regimi dietetici hanno ricevuto Piridossamina (150 mg/kg/die) come supplemento all'acqua. Al termine del periodo di studio gli animali sono stati sacrificati e urine, plasma e reni sono stati prelevati per le analisi. I topi HD, rispetto ai topi DS, hanno sviluppato un consistente danno metabolico, come dimostrato da un aumento del peso corporeo e da una concentrazione glicemica a digiuno significativamente più elevata. Allo stesso modo la dieta ha inciso aumentando le concentrazione di trigliceridi e colesterolo plasmatici. Il trattamento con Piridossamina ha significativamente migliorato il profilo lipidico e la tolleranza al glucosio, non influenzando l'incremento di peso. La struttura e la funzionalità renale dei topi HD si è mostrata strutturalmente compromessa con fenomeni di degenerazione vacuolare e degradazione dei microvilli tubulari e con un incremento nei livelli sierici di creatinina e urinari di albumina. La somministrazione di Piridossamina ha attenuato il processo di degradazione a livello renale incrementando significativamente la funzionalità d'organo. Questi fenomeni protettivi sono stati associati a una ridotta espressione degli AGE e del loro recettore RAGE, apportata dal regime terapeutico. La protezione fornita dalla Piridossamina si esplica attraverso una riduzione della traslocazione di Nf-kB e ad una ridotta attività di importanti vie di segnale pro-fibrotiche riscontrate nei topi HD. In conclusione, possiamo affermare che il supplemento di Piridossamina svolga un effetto protettivo durante le fasi iniziali della disfunzione renale causata da dieta.File | Dimensione | Formato | |
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