La tesi sarà suddivisa in quattro capitoli: 1. PRINCIPI DELL'IDRAULICA FLUVIALE: si darà una definizione del rischio idraulico e delle grandezze che lo caratterizzano; si tratterà della divisione del territorio in base al rischio idraulico secondo il D.P.C.M del 29 Settembre 1998, facendo anche alcuni esempi pratici; si spiegherà brevemente alcuni principi della salvaguardia e del recupero degli ambienti fluviali, sempre in correlazione al rischio idraulico. 2. ANALISI IDROLOGICHE A SCALA DI BACINO E LA PROPAGAZIONE DELLE ONDE DI PIENA: si tratterà della caratterizzazione dei bacini idrografici, delle portate di massima piena calcolate con metodi empirici, diretti e indiretti (di regionalizzazione e di trasformazione afflussi-deflussi); verrà poi analizzata dal punto di vista idraulico la propagazione dell'onda di piena definendone portata ed energia e specificando alcuni fenomeni localizzati (risalto idraulico, problemi idraulici dei ponti, erosione al piede delle pile dei ponti, problemi idraulici dei tombini, briglie). 3. BREVE SPIEGAZIONE DEL SOFTWARE DI CALCOLO HEC-RAS: si spiegheranno brevemente alcune funzionalità nell'analisi idraulica di questo software, sviluppato dall'Esercito Americano. 4. LE PROCEDURE E I SISTEMI DELLA PROTEZIONE CIVILE NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO E AI METODI DI COORDINAMENTO CON LE FORZE ARMATE: saranno analizzate alcune procedure operative della protezione civile nella gestione dell'emergenza e di come essa si coordini con le Forze Armate.
IL RISCHIO IDRAULICO: DALLA MODELLIZZAZIONE TEORICA AGLI INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE
BERTONI, FEDERICO
2016/2017
Abstract
La tesi sarà suddivisa in quattro capitoli: 1. PRINCIPI DELL'IDRAULICA FLUVIALE: si darà una definizione del rischio idraulico e delle grandezze che lo caratterizzano; si tratterà della divisione del territorio in base al rischio idraulico secondo il D.P.C.M del 29 Settembre 1998, facendo anche alcuni esempi pratici; si spiegherà brevemente alcuni principi della salvaguardia e del recupero degli ambienti fluviali, sempre in correlazione al rischio idraulico. 2. ANALISI IDROLOGICHE A SCALA DI BACINO E LA PROPAGAZIONE DELLE ONDE DI PIENA: si tratterà della caratterizzazione dei bacini idrografici, delle portate di massima piena calcolate con metodi empirici, diretti e indiretti (di regionalizzazione e di trasformazione afflussi-deflussi); verrà poi analizzata dal punto di vista idraulico la propagazione dell'onda di piena definendone portata ed energia e specificando alcuni fenomeni localizzati (risalto idraulico, problemi idraulici dei ponti, erosione al piede delle pile dei ponti, problemi idraulici dei tombini, briglie). 3. BREVE SPIEGAZIONE DEL SOFTWARE DI CALCOLO HEC-RAS: si spiegheranno brevemente alcune funzionalità nell'analisi idraulica di questo software, sviluppato dall'Esercito Americano. 4. LE PROCEDURE E I SISTEMI DELLA PROTEZIONE CIVILE NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO E AI METODI DI COORDINAMENTO CON LE FORZE ARMATE: saranno analizzate alcune procedure operative della protezione civile nella gestione dell'emergenza e di come essa si coordini con le Forze Armate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/90464