During 2020, the SARS-CoV-2 pandemic virus claimed numerous victims, mainly due to our lack of knowledge regarding its pathophysiology, which was believed to mainly affect the respiratory system, as it is the case for other coronaviruses. Recent studies show however how microscopic evidence can be the key to understanding the virus and therefore contrasting it. In particular, it seems that SARS-CoV-2 causes damage and occlusion of vessels by activating platelet aggregation and/or coagulation factors, although we still lack a precise explanation of the phenomenon. This study aims in the first place to collect through a systematic review literature data gathered from autopsies and concerning microscopic SARS-CoV-2 lesions. Secondly, this study aims to carry out an analysis of the data obtained from a histological and immunohistochemical investigation on two deceased patients who were infected by the virus. This analysis will be carried out on the basis of the notions acquired from the aforementioned systematic review. The purpose of this analysis is to search for etiopathogenetic clues about the SARS-CoV-2 infection. Thanks to the analysis of the post-mortem reports of these yet to be published case studies, the following findings were demonstrated: a massive recall of T lymphocytes at the perivascular level in lung parenchyma, an equally massive recall and activation of perivascular cytotoxic cells and an accumulation of fibrin filaments in the vessels of various organs. Furthermore, an abnormal platelet aggregation, which may be suggestive of TMA (thrombotic microangiopathy), was identified all along the entire internal endothelial layer of various organs. All these findings were compared with the results of the review, which further confirmed the systemic nature of the pathology and its link to endothelial alterations: intra/perivascular recall of cells, NETs, platelet microthrombi in different districts. On the basis of the latter findings, an interesting pathophysiological process caused by the virus has been suggested, namely a diffuse vascular occlusion caused by a TPP-like syndrome/disorder. In conclusion, it can be stated that these microscopic evidences, while requiring further confirmation, may be the basis for the pathophysiological knowledge of the lesions related to SARS-CoV-2. Furthermore, these findings could open interesting future scenarios for the identification of diagnostic and therapeutic pathways for a disease for which to date there still seems to be no universally effective treatment.
Nel corso del 2020 il virus pandemico SARS-CoV-2 ha mietuto numerose vittime, soprattutto a causa della penuria di conoscenze che avevamo circa la sua fisiopatologia che si credeva interessasse quasi esclusivamente l’apparato respiratorio, similmente agli altri coronavirus. Recenti studi mostrano come le evidenze microscopiche possano essere la chiave di volta per comprendere e, quindi, riuscire a contrastare tale virus. In particolare, sembra che SARS-CoV-2 determini il danno e l’occlusione dei vasi mediante l’attivazione dell’aggregazione piastrinica e/o di fattori della coagulazione. Non è però tuttora chiaro come ciò avvenga precisamente. Questo studio si propone di raccogliere i dati disponibili in letteratura riguardanti le lesioni microscopiche da SARS-CoV-2 derivate da autopsie attraverso una review sistematica e di svolgere, a seguito di un’indagine istologica ed immunoistochimica su due deceduti infettati dal virus, un’analisi dei dati ottenuti alla luce delle nozioni di letteratura precedentemente acquisite, alla ricerca di indizi eziopatogenetici circa l’infezione. Grazie all’analisi dei reperti autoptici di questi due casi inediti è stato descritto un massivo richiamo di linfociti T a livello perivascolare nel parenchima polmonare, un altrettanto massivo richiamo ed attivazione di cellule citotossiche sempre perivascolari (oltre che intravascolari) e un accumulo di filamenti di fibrina nei vasi di vari organi. Inoltre, è stata identificata un’abnorme aggregazione piastrinica lungo tutto lo strato endoteliale interno di diversi organi, suggestivo per TMA (microangiopatia trombotica). Tali peculiari informazioni sono state confrontate con quelle della review che confermano ulteriormente la natura sistemica della patologia legata ad alterazioni endoteliali: infiltrati infiammatori intra/perivascolari, NETs, microtrombi piastrinici in diversi distretti. In virtù di queste scoperte è stato ipotizzato un interessante processo fisiopatologico causato dal virus ovvero un’occlusione vascolare diffusa determinata da una sindrome/disturbo TPP (Porpora Trombotica Trombocitopenica) simile. In conclusione, si può affermare che tali evidenze microscopiche, pur necessitando di ulteriori conferme, possano essere la base per la conoscenza fisiopatologica delle lesioni correlate a SARS-CoV-2, aprendo così interessanti scenari futuri per l’individuazione di percorsi diagnostici e terapeutici, in una malattia per la quale, ad oggi, sembra ancora non esistere un trattamento universalmente efficace.
Aspetti di istopatologia forense SARS-CoV-2 correlati
VAIRANO, FRANCESCA
2019/2020
Abstract
Nel corso del 2020 il virus pandemico SARS-CoV-2 ha mietuto numerose vittime, soprattutto a causa della penuria di conoscenze che avevamo circa la sua fisiopatologia che si credeva interessasse quasi esclusivamente l’apparato respiratorio, similmente agli altri coronavirus. Recenti studi mostrano come le evidenze microscopiche possano essere la chiave di volta per comprendere e, quindi, riuscire a contrastare tale virus. In particolare, sembra che SARS-CoV-2 determini il danno e l’occlusione dei vasi mediante l’attivazione dell’aggregazione piastrinica e/o di fattori della coagulazione. Non è però tuttora chiaro come ciò avvenga precisamente. Questo studio si propone di raccogliere i dati disponibili in letteratura riguardanti le lesioni microscopiche da SARS-CoV-2 derivate da autopsie attraverso una review sistematica e di svolgere, a seguito di un’indagine istologica ed immunoistochimica su due deceduti infettati dal virus, un’analisi dei dati ottenuti alla luce delle nozioni di letteratura precedentemente acquisite, alla ricerca di indizi eziopatogenetici circa l’infezione. Grazie all’analisi dei reperti autoptici di questi due casi inediti è stato descritto un massivo richiamo di linfociti T a livello perivascolare nel parenchima polmonare, un altrettanto massivo richiamo ed attivazione di cellule citotossiche sempre perivascolari (oltre che intravascolari) e un accumulo di filamenti di fibrina nei vasi di vari organi. Inoltre, è stata identificata un’abnorme aggregazione piastrinica lungo tutto lo strato endoteliale interno di diversi organi, suggestivo per TMA (microangiopatia trombotica). Tali peculiari informazioni sono state confrontate con quelle della review che confermano ulteriormente la natura sistemica della patologia legata ad alterazioni endoteliali: infiltrati infiammatori intra/perivascolari, NETs, microtrombi piastrinici in diversi distretti. In virtù di queste scoperte è stato ipotizzato un interessante processo fisiopatologico causato dal virus ovvero un’occlusione vascolare diffusa determinata da una sindrome/disturbo TPP (Porpora Trombotica Trombocitopenica) simile. In conclusione, si può affermare che tali evidenze microscopiche, pur necessitando di ulteriori conferme, possano essere la base per la conoscenza fisiopatologica delle lesioni correlate a SARS-CoV-2, aprendo così interessanti scenari futuri per l’individuazione di percorsi diagnostici e terapeutici, in una malattia per la quale, ad oggi, sembra ancora non esistere un trattamento universalmente efficace.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di laurea di Francesca Vairano matricola 796509
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