Questo lavoro di tesi si inserisce all'interno di un ampio progetto di ricerca che riguarda lo studio del particolato atmosferico in Artide, denominato ¿ARCTICA - ARCTic research on the Inter-connections between Climate and Atmosphere¿, che coinvolge l'Università degli Studi di Torino, l'Università ¿La Sapienza¿ di Roma, il Centro Nazionale di Ricerca (CNR) e l'Università di Firenze. In particolare, la tesi ha lo scopo di determinare la concentrazione della componente inorganica del PM10 campionato presso la stazione di Gruvebadet a Ny-Ålesund (Isole Svalbard, Artide), in un periodo che va da inizio maggio a inizio settembre dell'anno 2013. L'attenzione è stata posta sui seguenti elementi: Al, As, Ba, Ca, Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Hg, K, Mg, Mn, Mo, Na, Ni, Pb, Ti, V, Zn e i Lantanidi. Risulta importante conoscere la composizione chimica del particolato atmosferico artico e, soprattutto, i meccanismi di trasporto che la influenzano, in modo da valutare in modo accurato il suo ruolo sulle variazioni climatiche in atto, che interessano primariamente le regioni polari. Le tecniche analitiche utilizzate in questo lavoro di tesi sono state la spettrometria di massa ad alta risoluzione con sorgente a plasma ad accoppiamento induttivo (HR-ICP-MS) e la spettroscopia di emissione atomica con sorgente a plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-AES), che permettono la determinazione di concentrazioni estremamente basse degli analiti di interesse, come ci si aspetta che siano quelle riscontrate in particolato atmosferico campionato in un ambiente incontaminato come l'Artide. Il metodo di analisi è stato ottimizzato inizialmente attraverso lo studio delle performance analitiche delle suddette tecniche strumentali utilizzando soluzioni sintetiche e due campioni di riferimento certificati: il BCR 176 ed il NIST 1648a. I risultati ottenuti dall'analisi dei campioni di particolato atmosferico PM10 raccolto durante la campagna artica dell'anno 2013 sono stati illustrati graficamente per valutare gli andamenti temporali dei vari elementi e mettere in evidenza le similitudini tra gli stessi. La campagna artica del 2013, oggetto del presente studio, è stata inoltre messa a confronto con le tre spedizioni che l'hanno preceduta negli anni 2010, 2011 e 2012, utilizzando l'Analisi della Varianza (ANOVA). Infine è stato eseguito il trattamento chemiometrico dei risultati sperimentali, effettuato attraverso l'applicazione delle seguenti tecniche multivariate: l'Analisi dei Componenti Principali (PCA), l'Analisi dei Fattori (FA) e l'Analisi a Cluster Gerarchico Agglomerativo (HCA). Attraverso questi metodi è stato possibile effettuare delle ipotesi riguardanti le possibili fonti emissive che hanno potuto influenzare la composizione chimica del particolato atmosferico artico preso in esame.

CARATTERIZZAZIONE ED EVOLUZIONE TEMPORALE DELLA COMPONENTE INORGANICA DEL PM10 RACCOLTO A NY-ÅLESUND (ARTIDE).

DANELLI, SILVIA GIULIA
2015/2016

Abstract

Questo lavoro di tesi si inserisce all'interno di un ampio progetto di ricerca che riguarda lo studio del particolato atmosferico in Artide, denominato ¿ARCTICA - ARCTic research on the Inter-connections between Climate and Atmosphere¿, che coinvolge l'Università degli Studi di Torino, l'Università ¿La Sapienza¿ di Roma, il Centro Nazionale di Ricerca (CNR) e l'Università di Firenze. In particolare, la tesi ha lo scopo di determinare la concentrazione della componente inorganica del PM10 campionato presso la stazione di Gruvebadet a Ny-Ålesund (Isole Svalbard, Artide), in un periodo che va da inizio maggio a inizio settembre dell'anno 2013. L'attenzione è stata posta sui seguenti elementi: Al, As, Ba, Ca, Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Hg, K, Mg, Mn, Mo, Na, Ni, Pb, Ti, V, Zn e i Lantanidi. Risulta importante conoscere la composizione chimica del particolato atmosferico artico e, soprattutto, i meccanismi di trasporto che la influenzano, in modo da valutare in modo accurato il suo ruolo sulle variazioni climatiche in atto, che interessano primariamente le regioni polari. Le tecniche analitiche utilizzate in questo lavoro di tesi sono state la spettrometria di massa ad alta risoluzione con sorgente a plasma ad accoppiamento induttivo (HR-ICP-MS) e la spettroscopia di emissione atomica con sorgente a plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-AES), che permettono la determinazione di concentrazioni estremamente basse degli analiti di interesse, come ci si aspetta che siano quelle riscontrate in particolato atmosferico campionato in un ambiente incontaminato come l'Artide. Il metodo di analisi è stato ottimizzato inizialmente attraverso lo studio delle performance analitiche delle suddette tecniche strumentali utilizzando soluzioni sintetiche e due campioni di riferimento certificati: il BCR 176 ed il NIST 1648a. I risultati ottenuti dall'analisi dei campioni di particolato atmosferico PM10 raccolto durante la campagna artica dell'anno 2013 sono stati illustrati graficamente per valutare gli andamenti temporali dei vari elementi e mettere in evidenza le similitudini tra gli stessi. La campagna artica del 2013, oggetto del presente studio, è stata inoltre messa a confronto con le tre spedizioni che l'hanno preceduta negli anni 2010, 2011 e 2012, utilizzando l'Analisi della Varianza (ANOVA). Infine è stato eseguito il trattamento chemiometrico dei risultati sperimentali, effettuato attraverso l'applicazione delle seguenti tecniche multivariate: l'Analisi dei Componenti Principali (PCA), l'Analisi dei Fattori (FA) e l'Analisi a Cluster Gerarchico Agglomerativo (HCA). Attraverso questi metodi è stato possibile effettuare delle ipotesi riguardanti le possibili fonti emissive che hanno potuto influenzare la composizione chimica del particolato atmosferico artico preso in esame.
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