La tesi si pone come obiettivo un confronto costruttivo tra l'approccio estetico-percettivo e l'approccio ontologico-filosofico sull'arte, con particolare attenzione sull'analisi delle proprietà che appartengono alle opere d'arte. L'approccio estetico-percettivo viene analizzato a partire dal pensiero del filosofo ungherese contemporaneo Bence Nanay, il quale tenta di affrontare alcune questioni proprie dell'estetica attraverso l'apparato concettuale messo a disposizione dalla filosofia della percezione, soffermandosi in modo particolare sull'analisi dell'attenzione nell'esperienza estetica. Per contro, vengono esposte le teorie del filosofo e critico d'arte statunitense Arthur Danto. L'obiettivo di Danto è quello di elaborare una definizione di opera d'arte che sia il più possibile universale e, per adempiere a tale compito, si spinge oltre la riflessione circa le proprietà dell'opera meramente percepibili e l'analisi delle sole risposte estetiche, individuando una serie di proprietà che hanno a che fare con la struttura metaforica dell'opera d'arte e con le relazioni che questo particolare tipo di oggetto intrattiene con l'artista e con il contesto storico in cui è inserita.

Le proprietà dell'opera d'arte: tra estetica e ontologia

GRANDI, CRISTINA
2016/2017

Abstract

La tesi si pone come obiettivo un confronto costruttivo tra l'approccio estetico-percettivo e l'approccio ontologico-filosofico sull'arte, con particolare attenzione sull'analisi delle proprietà che appartengono alle opere d'arte. L'approccio estetico-percettivo viene analizzato a partire dal pensiero del filosofo ungherese contemporaneo Bence Nanay, il quale tenta di affrontare alcune questioni proprie dell'estetica attraverso l'apparato concettuale messo a disposizione dalla filosofia della percezione, soffermandosi in modo particolare sull'analisi dell'attenzione nell'esperienza estetica. Per contro, vengono esposte le teorie del filosofo e critico d'arte statunitense Arthur Danto. L'obiettivo di Danto è quello di elaborare una definizione di opera d'arte che sia il più possibile universale e, per adempiere a tale compito, si spinge oltre la riflessione circa le proprietà dell'opera meramente percepibili e l'analisi delle sole risposte estetiche, individuando una serie di proprietà che hanno a che fare con la struttura metaforica dell'opera d'arte e con le relazioni che questo particolare tipo di oggetto intrattiene con l'artista e con il contesto storico in cui è inserita.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/90093