INTRODUCTION In the matter of venous access and in particular of the PICC (peripherally inserted central catheter), it has been demonstrated/shown how we can obtain several advantages in terms of cost-benefit, placement, management and prevention of complications by choosing the right/correct device to insert and the use of the medical ultrasound scanner. Thanks to ultrasound-guided placement, all the patients are potential candidates and post-insertion complications are minimal. OBJECTIVE ¿ Define nursing autonomy in the choice of the device to insert. ¿ Define the training required to the nurses in order to insert the PICC. ¿ Evaluate the advantages and disadvantages of the PICC, comparing them with those of the other devices. ¿ Define the role/position of the nurse within the PICC team and his responsibilities. ¿ Deepen the training experience of a nurse specialised in PICC insertion. MATERIALS AND METHODS ¿ Literature search (databases, Cinhal, PubMed) ¿ Consultation of texts relating to the degree course (Saiani-Brugnolli, Brunner) ¿ Experience in contact with a nurse specialised in PICC insertion. ¿ Discussion with Italian PICC teams born recently (2017-2018). RESULTS The research made to write this paper/composition/thesis showed that PICC is more efficient than/ compared to other popular devices used in the common clinical practice, such as CVC and CVP. PICC is a device par excellence, both in terms of high safety during the insertion and in terms of a longer duration in the point of insertion and an increase of comfort for the patient. Moreover, the training course, the nurse have to complete to receive the authorization for the insertion on one's own, is a real evolution for the nursing profession. It is also a great responsibility regarding the choice, the management and the training relating to this device. A more important aspect is the use of medical ultrasound scanner for the placement of device. In this area, the training includes not only the competence relating to the ultrasound-guided visualisation of veins, but also of every part of the body. This enables the professional to go through other activities, such as the identification of a urinary bladder. ANALYSIS AND CONCLUSIONS/RESULTS From this paper, several results relating to numerous aspects emerge/come to light. One of the most important aspects is certainly the training necessary for the nurse regarding the use of medical ultrasound scanner and the insertion of PICC. Ultrasound-guided insertion is an innovative and excellent strategy that guarantees in almost all cases the success of the insertion. Moreover, this paper gives information about the procedure of insertion and the management of this device. I think I add value to this paper thanks to my experience in contact with a nurse specialised in PICC insertion. I add value to my studies and I hope that the PICC team at ASL CN2 can be source of inspiration for the reality of ¿Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle¿ in Cuneo.
INTRODUZIONE Per quanto concerne l'argomento degli accessi venosi ed in particolare del PICC, è stato dimostrato come si possano avere diversi vantaggi, in termini di costo-efficacia, posizionamento, gestione e prevenzione delle complicanze, tramite la scelta corretta del tipo di presidio da impiantare e l'utilizzo dell'ecografo. Grazie al posizionamento eco-guidato, infatti, tutti i pazienti sono dei probabili candidati e le complicanze post-impianto risultano minime. OBIETTIVO ¿ Definire l'autonomia infermieristica nella scelta del presidio da impiantare. ¿ Definire la formazione necessaria all'infermiere nell'impianto del PICC. ¿ Valutare i vantaggi e gli svantaggi del presidio PICC, confrontandoli con quelli degli altri presidi. ¿ Definire il ruolo dell'infermiere nel PICC-Team e le sue responsabilità. ¿ Approfondire l'esperienza di formazione di un infermiere impiantatore di PICC. MATERIALI E METODI ¿ Ricerca bibliografica (Banche Dati, Cinhal, PubMed). ¿ Consultazione di Testi inerenti al Corso di Laurea (Saiani-Brugnolli, Brunner). ¿ Esperienza a contatto con un infermiere impiantatore. ¿ Confronto con realtà di PICC team italiane nate da poco tempo (2017-2018). RISULTATI Tramite la ricerca effettuata per produrre questo elaborato è emersa l'efficacia del PICC, rispetto ad altri presidi più diffusi, come CVC e CVP, più usati nella pratica clinica comune. Il PICC si dimostra un presidio per eccellenza, sia in termini di spiccata sicurezza nell'infusione e nella gestione, sia in termini di maggior durata in sede e aumento del comfort per il paziente. Inoltre il percorso formativo che l'infermiere deve portare a termine per essere autorizzato all'impianto in autonomia, rappresenta una vera e propria evoluzione per la professione infermieristica, nonché una notevole responsabilità per quanto riguarda la scelta, la gestione e l'educazione relative al presidio. Un aspetto che assume notevole rilevanza è l'utilizzo dell'ecografo per il posizionamento del device. La formazione in questo ambito, comprende non solo la competenza nella visualizzazione eco-guidata del patrimonio venoso, ma di ogni distretto corporeo, permettendo al professionista di potersi sperimentare anche in altre attività, come, ad esempio, il riconoscimento della presenza di un globo vescicale. ANALISI E CONCLUSIONE Da questo elaborato emergono svariate conclusioni, relative a molteplici aspetti. Ciò a cui viene posta maggiore importanza è sicuramente la formazione di cui necessita l'infermiere sia nell'utilizzo dell'ecografo, sia nell'impianto del PICC. L'impianto eco-guidato è un'ottima nonché innovativa strategia che permette di assicurare, nella quasi totalità dei casi, la buona riuscita di quest'ultimo. Inoltre questo elaborato fornisce buoni spunti sulla tecnica di impianto e sulla gestione del device. Penso di aver dato un valore aggiunto all'elaborato con l'esperienza a contatto con un'infermiera impiantatrice. Trattando questa realtà, che ho potuto conoscere di persona, ho avvalorato il mio studio offrendo uno spunto dal lato pratico, auspicando che la realtà del PICC Team dell'ASL CN2 possa essere fonte di ispirazione per la realtà dell'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.
LA FORMAZIONE DELL'INFERMIERE NELL'UTILIZZO DELL'ECOGRAFO PER IL POSIZIONAMENTO DEL PICC: UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA
TAVELLA, CAROLA
2016/2017
Abstract
INTRODUZIONE Per quanto concerne l'argomento degli accessi venosi ed in particolare del PICC, è stato dimostrato come si possano avere diversi vantaggi, in termini di costo-efficacia, posizionamento, gestione e prevenzione delle complicanze, tramite la scelta corretta del tipo di presidio da impiantare e l'utilizzo dell'ecografo. Grazie al posizionamento eco-guidato, infatti, tutti i pazienti sono dei probabili candidati e le complicanze post-impianto risultano minime. OBIETTIVO ¿ Definire l'autonomia infermieristica nella scelta del presidio da impiantare. ¿ Definire la formazione necessaria all'infermiere nell'impianto del PICC. ¿ Valutare i vantaggi e gli svantaggi del presidio PICC, confrontandoli con quelli degli altri presidi. ¿ Definire il ruolo dell'infermiere nel PICC-Team e le sue responsabilità. ¿ Approfondire l'esperienza di formazione di un infermiere impiantatore di PICC. MATERIALI E METODI ¿ Ricerca bibliografica (Banche Dati, Cinhal, PubMed). ¿ Consultazione di Testi inerenti al Corso di Laurea (Saiani-Brugnolli, Brunner). ¿ Esperienza a contatto con un infermiere impiantatore. ¿ Confronto con realtà di PICC team italiane nate da poco tempo (2017-2018). RISULTATI Tramite la ricerca effettuata per produrre questo elaborato è emersa l'efficacia del PICC, rispetto ad altri presidi più diffusi, come CVC e CVP, più usati nella pratica clinica comune. Il PICC si dimostra un presidio per eccellenza, sia in termini di spiccata sicurezza nell'infusione e nella gestione, sia in termini di maggior durata in sede e aumento del comfort per il paziente. Inoltre il percorso formativo che l'infermiere deve portare a termine per essere autorizzato all'impianto in autonomia, rappresenta una vera e propria evoluzione per la professione infermieristica, nonché una notevole responsabilità per quanto riguarda la scelta, la gestione e l'educazione relative al presidio. Un aspetto che assume notevole rilevanza è l'utilizzo dell'ecografo per il posizionamento del device. La formazione in questo ambito, comprende non solo la competenza nella visualizzazione eco-guidata del patrimonio venoso, ma di ogni distretto corporeo, permettendo al professionista di potersi sperimentare anche in altre attività, come, ad esempio, il riconoscimento della presenza di un globo vescicale. ANALISI E CONCLUSIONE Da questo elaborato emergono svariate conclusioni, relative a molteplici aspetti. Ciò a cui viene posta maggiore importanza è sicuramente la formazione di cui necessita l'infermiere sia nell'utilizzo dell'ecografo, sia nell'impianto del PICC. L'impianto eco-guidato è un'ottima nonché innovativa strategia che permette di assicurare, nella quasi totalità dei casi, la buona riuscita di quest'ultimo. Inoltre questo elaborato fornisce buoni spunti sulla tecnica di impianto e sulla gestione del device. Penso di aver dato un valore aggiunto all'elaborato con l'esperienza a contatto con un'infermiera impiantatrice. Trattando questa realtà, che ho potuto conoscere di persona, ho avvalorato il mio studio offrendo uno spunto dal lato pratico, auspicando che la realtà del PICC Team dell'ASL CN2 possa essere fonte di ispirazione per la realtà dell'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
799690_tesitavellac.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.43 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.43 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/90072