The purpose of this paper is to analyse current regulatory frameworks which apply to cross-border insolvency. The analysis is aimed at identifying the insolvency regimes by dwelling upon the main legislative acts that have been issued both at the European level and all around the world. Such acts are Regulation 2015/848 of the European Parliament and of the Council on insolvency proceedings, as far as the European Union is concerned, and the Model Law on cross-border insolvency issued by the United Nations Commission on International Trade Law (UNCITRAL) which is applied outside the boundaries of the European Union. The need of developing such a paper is given by the relevance of cross-border insolvency nowadays; indeed, it is undeniable that the financial and economic crisis occurred in the past years led the western economies to a worldwide recession. The main result was the large increase of insolvent companies that were, and still are, forced to file up for bankruptcy because they are no more able to solve their financial difficulties and to create wealth for their stakeholders. What is more, the international trade, as a consequence of globalisation, has highlighted the internationality of current enterprises and the fact that an insolvency proceeding may involve more than one jurisdiction making it more complex to administrate it. In such a context it is paramount the commitment of the institutions, judicial and political ones, in order to provide efficient insolvency regimes with the objective of safeguarding debtors, creditors and interested parties. Therefore, the methodology of study adopted is to compare the efforts of the European Institutions dealing with cross-border insolvency with the efforts of world-wide Institutions in providing a complementary insolvency regimes, i.e. the analysis of Regulation 2015/848 and the UNCITRAL Model Law. In addition, the paper focuses not only on what has already been issued but also on what is going to be issued. For this reason the study also encompasses the proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council on preventive restructuring frameworks, second chance and measures to increase the efficiency of restructuring, insolvency and discharge procedures and amending Directive 2012/30/EU. Lastly, the paper focuses on the description of the Italian insolvency regimes currently applied. The result of the study is that States do not simply have to provide rules on insolvency; but rather they should enable entrepreneurs and businesses to access the more efficient measures of restructuring and second chance in order to restore the financial viability and to achieve the satisfaction of all involved parties.
L'oggetto del presente elaborato è quello di analizzare l'attuale quadro normativo che disciplina l'insolvenza transfrontaliera. L'analisi si prefigge di individuare i regimi di insolvenza soffermandosi sui principali atti legislativi emessi sia a livello europeo che in tutto il mondo. Tali atti sono il regolamento n. 2015/848 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai procedimenti di insolvenza, per quanto riguarda l'Unione Europea, e il Modello di Legge sull'insolvenza transfrontaliera emesso dalla Commissione delle Nazioni Unite per il Diritto Commerciale (UNCITRAL) che si propone come linea guida per gli Stati che intendono fornire un quadro normativo alle aziende operanti al di fuori dei confini dell'Unione Europea. La necessità di sviluppare tale elaborato è data dalla rilevanza dell'insolvenza transfrontaliera oggigiorno; è un dato di fatto che la crisi finanziaria ed economica avvenuta negli ultimi anni abbia portato le economie occidentali ad una recessione mondiale. Il risultato principale è stato l'aumento delle società insolventi che sono state, e tutt'ora sono, costrette a presentare domanda di insolvenza in quanto non più in grado di far fronte alle difficoltà finanziarie e di creare ricchezza per le proprie parti interessate. Inoltre, il commercio internazionale, come effetto della globalizzazione, ha evidenziato l'internazionalità delle attuali imprese e il fatto che un procedimento di insolvenza possa implicare più di una giurisdizione, con la conseguente complessità nel gestire tali situazioni. In tale contesto è fondamentale l'impegno delle istituzioni giudiziarie e politiche al fine di offrire efficienti regimi di insolvenza con l'obiettivo principale di tutelare i debitori, i creditori e le parti interessate. Pertanto, la metodologia di studio adottata è quella di confrontare gli sforzi delle Istituzioni europee, che si occupano dell'insolvenza transfrontaliera, con gli sforzi di altri organismi che operano a livello mondiale nel fornire quadri normativi complementari di insolvenza, vale a dire l'analisi del regolamento 2015/848 e del Modello di Legge dell' UNCITRAL. Inoltre, la presente tesi si concentra non solo su ciò che è già stato emesso ma anche su quello che verrà emesso. Per questo motivo lo studio comprende anche la proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, la seconda opportunità e misure volte ad aumentare l'efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai debiti, e che modifica la direttiva 2012/30 /UE. Per ultimo l'elaborato si focalizza sulla descrizione del regime di insolvenza attualmente applicato in Italia. Il risultato della presente tesi è quello di sottolineare come gli Stati di tutto il mondo non debbano semplicemente fornire regole sull'insolvenza, bensì debbano consentire agli imprenditori e alle imprese di accedere alle più efficienti procedure di ristrutturazione e di seconda opportunità per ripristinare la redditività finanziaria e per raggiungere la soddisfazione delle parti coinvolte.
Analisi dell'insolvenza transfrontaliera e dei principali quadri normativi che la disciplinano a livello europeo ed extra-europeo
VINCENT, FEDERICA ANTONELLA
2016/2017
Abstract
L'oggetto del presente elaborato è quello di analizzare l'attuale quadro normativo che disciplina l'insolvenza transfrontaliera. L'analisi si prefigge di individuare i regimi di insolvenza soffermandosi sui principali atti legislativi emessi sia a livello europeo che in tutto il mondo. Tali atti sono il regolamento n. 2015/848 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai procedimenti di insolvenza, per quanto riguarda l'Unione Europea, e il Modello di Legge sull'insolvenza transfrontaliera emesso dalla Commissione delle Nazioni Unite per il Diritto Commerciale (UNCITRAL) che si propone come linea guida per gli Stati che intendono fornire un quadro normativo alle aziende operanti al di fuori dei confini dell'Unione Europea. La necessità di sviluppare tale elaborato è data dalla rilevanza dell'insolvenza transfrontaliera oggigiorno; è un dato di fatto che la crisi finanziaria ed economica avvenuta negli ultimi anni abbia portato le economie occidentali ad una recessione mondiale. Il risultato principale è stato l'aumento delle società insolventi che sono state, e tutt'ora sono, costrette a presentare domanda di insolvenza in quanto non più in grado di far fronte alle difficoltà finanziarie e di creare ricchezza per le proprie parti interessate. Inoltre, il commercio internazionale, come effetto della globalizzazione, ha evidenziato l'internazionalità delle attuali imprese e il fatto che un procedimento di insolvenza possa implicare più di una giurisdizione, con la conseguente complessità nel gestire tali situazioni. In tale contesto è fondamentale l'impegno delle istituzioni giudiziarie e politiche al fine di offrire efficienti regimi di insolvenza con l'obiettivo principale di tutelare i debitori, i creditori e le parti interessate. Pertanto, la metodologia di studio adottata è quella di confrontare gli sforzi delle Istituzioni europee, che si occupano dell'insolvenza transfrontaliera, con gli sforzi di altri organismi che operano a livello mondiale nel fornire quadri normativi complementari di insolvenza, vale a dire l'analisi del regolamento 2015/848 e del Modello di Legge dell' UNCITRAL. Inoltre, la presente tesi si concentra non solo su ciò che è già stato emesso ma anche su quello che verrà emesso. Per questo motivo lo studio comprende anche la proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, la seconda opportunità e misure volte ad aumentare l'efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai debiti, e che modifica la direttiva 2012/30 /UE. Per ultimo l'elaborato si focalizza sulla descrizione del regime di insolvenza attualmente applicato in Italia. Il risultato della presente tesi è quello di sottolineare come gli Stati di tutto il mondo non debbano semplicemente fornire regole sull'insolvenza, bensì debbano consentire agli imprenditori e alle imprese di accedere alle più efficienti procedure di ristrutturazione e di seconda opportunità per ripristinare la redditività finanziaria e per raggiungere la soddisfazione delle parti coinvolte.File | Dimensione | Formato | |
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