Esiste una relazione tra innovazione e disuguaglianza? Che effetto avrà il progresso sulla ripartizione dei redditi? Il cambiamento favorirà la distribuzione o concentrerà i guadagni nelle mani di pochi? Questo lavoro indaga le seguenti questioni in territorio italiano, a livello nazionale e regionale, negli ultimi trentacinque anni (1979-2013). Conducendo un'analisi prevalentemente qualitativa, l'indagine pone a confronto il cambiamento tecnologico, individuato dal numero di brevetti registrati su milione di abitanti, con la distribuzione dei redditi, di cui l'indice di Gini ne è una buona misurazione. I risultati appaiono discordanti: dallo studio sull'Italia emerge una certa correlazione positiva tra innovazione e ripartizione dei redditi, mentre l'indagine regionale mostra al contrario una correlazione negativa. La ragione è da ricondurre al divario di innovazione radicato sul territorio: osservando la Penisola nel suo complesso, poche regioni innovano, poche migliorano la distribuzione, peggiorando così la ripartizione complessiva. Focalizzando l'attenzione sulle regioni invece, emerge meglio il noto potere benefico e redistributivo dell'innovazione.
CAMBIAMENTO TECNOLOGICO E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO: UNA STORIA ITALIANA
CURLETTO, JACOPO
2015/2016
Abstract
Esiste una relazione tra innovazione e disuguaglianza? Che effetto avrà il progresso sulla ripartizione dei redditi? Il cambiamento favorirà la distribuzione o concentrerà i guadagni nelle mani di pochi? Questo lavoro indaga le seguenti questioni in territorio italiano, a livello nazionale e regionale, negli ultimi trentacinque anni (1979-2013). Conducendo un'analisi prevalentemente qualitativa, l'indagine pone a confronto il cambiamento tecnologico, individuato dal numero di brevetti registrati su milione di abitanti, con la distribuzione dei redditi, di cui l'indice di Gini ne è una buona misurazione. I risultati appaiono discordanti: dallo studio sull'Italia emerge una certa correlazione positiva tra innovazione e ripartizione dei redditi, mentre l'indagine regionale mostra al contrario una correlazione negativa. La ragione è da ricondurre al divario di innovazione radicato sul territorio: osservando la Penisola nel suo complesso, poche regioni innovano, poche migliorano la distribuzione, peggiorando così la ripartizione complessiva. Focalizzando l'attenzione sulle regioni invece, emerge meglio il noto potere benefico e redistributivo dell'innovazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/89888