Il diabete mellito è una condizione patologica che si presenta come insieme di disordini metabolici accomunati dal dato clinico dell'iperglicemia. È una patologia cronica che include diverse tipologie, tra le quali si distingue il diabete mellito di tipo 2 che rappresenta quasi il 90% di tutti i casi diagnosticati. La fascia di pazienti nei quali viene principalmente individuato il diabete di tipo 2 include soggetti anziani frequentemente sovrappeso od obesi che vengono incentivati a mantenere una dieta sana ed equilibrata con una attività fisica giornaliera, accompagnate in un secondo momento dalla prescrizione di farmaci ipoglicemizzanti orali per migliorare il controllo glicemico. La seguente tesi si pone l'obiettivo di classificare gli strumenti farmacologici che sono oggi disponibili per trattare quadri patologici affetti da diabete mellito di tipo 2, illustrando le strutture chimiche dei farmaci, i meccanismi d'azione, gli schemi posologici e le reazioni avverse che essi possono comportare quando assunti in regimi politerapici. In particolare la mia attenzione si è focalizzata sulla descrizione della patologia diabetica, sulle complicanze e sulla difficoltà di gestione della terapia ipoglicemizzante in pazienti anziani. La gestione della terapia farmacologica del paziente anziano è un aspetto critico sempre più rilevante nell'ambito delle cure primarie poiché la complessità fisio¿patologica di questi soggetti comporta spesso una poliprescrizione di farmaci, esponendoli ad un alto rischio di reazioni avverse. Nonostante i benefici che le terapie ipoglicemizzanti possono apportare, numerosi studi hanno indicato che gli obiettivi terapeutici vengono raggiunti da meno del 50% dei pazienti e questi risultati possono essere associati ad una mancata aderenza alle terapie prescritte. Di conseguenza si instaurano quadri di iperglicemia che causano complicanze a lungo termine, aumentando la morbilità, il numero di morti premature e i costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Scopo finale del lavoro è quello di raccogliere informazioni sulle strategie che si possono adottare per cercare di contrastare la non¿aderenza alle politerapie che comprendono ipoglicemizzanti orali, ponendo particolare attenzione al ruolo di consulenza che ricopre il farmacista nell'atto della dispensazione dei farmaci.

Farmaci ipoglicemizzanti orali in politerapia: strategie per migliorare l'aderenza terapeutica.

GHIBAUDO, GIACOMO
2016/2017

Abstract

Il diabete mellito è una condizione patologica che si presenta come insieme di disordini metabolici accomunati dal dato clinico dell'iperglicemia. È una patologia cronica che include diverse tipologie, tra le quali si distingue il diabete mellito di tipo 2 che rappresenta quasi il 90% di tutti i casi diagnosticati. La fascia di pazienti nei quali viene principalmente individuato il diabete di tipo 2 include soggetti anziani frequentemente sovrappeso od obesi che vengono incentivati a mantenere una dieta sana ed equilibrata con una attività fisica giornaliera, accompagnate in un secondo momento dalla prescrizione di farmaci ipoglicemizzanti orali per migliorare il controllo glicemico. La seguente tesi si pone l'obiettivo di classificare gli strumenti farmacologici che sono oggi disponibili per trattare quadri patologici affetti da diabete mellito di tipo 2, illustrando le strutture chimiche dei farmaci, i meccanismi d'azione, gli schemi posologici e le reazioni avverse che essi possono comportare quando assunti in regimi politerapici. In particolare la mia attenzione si è focalizzata sulla descrizione della patologia diabetica, sulle complicanze e sulla difficoltà di gestione della terapia ipoglicemizzante in pazienti anziani. La gestione della terapia farmacologica del paziente anziano è un aspetto critico sempre più rilevante nell'ambito delle cure primarie poiché la complessità fisio¿patologica di questi soggetti comporta spesso una poliprescrizione di farmaci, esponendoli ad un alto rischio di reazioni avverse. Nonostante i benefici che le terapie ipoglicemizzanti possono apportare, numerosi studi hanno indicato che gli obiettivi terapeutici vengono raggiunti da meno del 50% dei pazienti e questi risultati possono essere associati ad una mancata aderenza alle terapie prescritte. Di conseguenza si instaurano quadri di iperglicemia che causano complicanze a lungo termine, aumentando la morbilità, il numero di morti premature e i costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Scopo finale del lavoro è quello di raccogliere informazioni sulle strategie che si possono adottare per cercare di contrastare la non¿aderenza alle politerapie che comprendono ipoglicemizzanti orali, ponendo particolare attenzione al ruolo di consulenza che ricopre il farmacista nell'atto della dispensazione dei farmaci.
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