Doping is now a global issue that has evolved and spread alongside the various international sport events around the world. Athletes' lifestyle and all its surroundings can lead to the abuse of certain substances for numerous reasons, including the improvement of sport performances and developing a better capacity to deal with limiting aspects such as stress, pressure, injury, physical pain and withdrawal from a professional sports career. (1) From the '70s up to now, anabolic androgenic steroids (AAS) have been the leading category of substances that can increase muscle strength and muscle mass. Simply referred to as "steroids", these substances may have endogenous origin such as testosterone or exogenous origin, such as danazol and stanozolol. (2) Testosterone is the most important male hormone used for its anabolic effect on body mass growth and for the androgenic effect of the development and maturation of male organs and male sexual characters. Some studies conducted by Bhasin et al., (5) have shown how the effect of testosterone on muscle mass is dose-dependent. Prolonged AAS abuse may result in several side effects, not only psychological, but also at a hepatic and cardiovascular level (such as left ventricular hypertrophy). As far as liver malfunctioning is concerned, for example, oral AAS (stanozolol) intake has shown to increase the possibility of liver dysfunctions and abnormal proliferation of liver cells with adenoma formation (HA). (3) Described as substances that can improve sports performances, AAS have continued to develop in time, alongside with specific strategies to hide their detection in biological fluids; one in particular concerns the pharmacological manipulation that involves the use of certain drugs (probenecid, diuretics) to hide and mask some forbidden agents. (4) AAS can also be used in therapeutic fields, especially in cases of hypogonadism. (5)
Il doping è oramai un problema globale che si è evoluto e diffuso di pari passo con i vari eventi sportivi internazionali in tutto il mondo. La vita dell'atleta e tutto ciò che la circonda può indurre all'abuso di determinate sostanze per svariati motivi, tra i quali il miglioramento delle prestazioni sportive e una migliore capacità di affrontare numerose componenti limitanti come lo stress, la pressione, le lesioni, il dolore fisico e il ritiro da una vita sportiva. (1) Dagli anni '70 ad oggi, gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS) rappresentano un grande gruppo di sostanze con l'effetto di aumentare la forza e la massa muscolare. Semplicemente indicati come ¿steroidi¿, queste sostanze possono avere origine endogena come il testosterone e origine esogena, come il danazolo e lo stanozololo. (2) Il testosterone è il più importante ormone maschile utilizzato per il suo effetto anabolizzante di crescita della massa corporea e per l'effetto androgenico di sviluppo e maturazione degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari maschili. Alcuni studi condotti da Bhasin et al., (5) hanno evidenziato come l'effetto del testosterone sulla massa muscolare sia dose-dipendente. L'abuso prolungato di AAS può determinare diversi effetti collaterali, soprattutto a livello cardiovascolare (come l'ipertrofia ventricolare sinistra), psicologico ed epatico. In questo ultimo ambito, l'assunzione di AAS per via orale (stanozololo) ha evidenziato la possibilità di incorrere in disfunzioni epatiche ed eventuale proliferazione delle cellule epatiche con formazioni di adenoma (HA).(3) Indicati come farmaci che migliorano le prestazioni, gli AAS hanno continuato a progredire in maniera direttamente proporzionale alle specifiche strategie per occultare il rilevamento degli stessi nei liquidi biologici; una tra tutte interessa la manipolazione farmacologica che prevede l'uso di alcuni farmaci (probenecid, diuretici) per nascondere e mascherare alcuni agenti proibiti. (4) Gli AAS possono essere utilizzati anche in ambito terapeutico, soprattutto nei casi di ipogonadismo. (5)
Steroidi androgeni anabolizzanti: abuso ed effetti collaterali
ROATTINO, FRANCESCA
2016/2017
Abstract
Il doping è oramai un problema globale che si è evoluto e diffuso di pari passo con i vari eventi sportivi internazionali in tutto il mondo. La vita dell'atleta e tutto ciò che la circonda può indurre all'abuso di determinate sostanze per svariati motivi, tra i quali il miglioramento delle prestazioni sportive e una migliore capacità di affrontare numerose componenti limitanti come lo stress, la pressione, le lesioni, il dolore fisico e il ritiro da una vita sportiva. (1) Dagli anni '70 ad oggi, gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS) rappresentano un grande gruppo di sostanze con l'effetto di aumentare la forza e la massa muscolare. Semplicemente indicati come ¿steroidi¿, queste sostanze possono avere origine endogena come il testosterone e origine esogena, come il danazolo e lo stanozololo. (2) Il testosterone è il più importante ormone maschile utilizzato per il suo effetto anabolizzante di crescita della massa corporea e per l'effetto androgenico di sviluppo e maturazione degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari maschili. Alcuni studi condotti da Bhasin et al., (5) hanno evidenziato come l'effetto del testosterone sulla massa muscolare sia dose-dipendente. L'abuso prolungato di AAS può determinare diversi effetti collaterali, soprattutto a livello cardiovascolare (come l'ipertrofia ventricolare sinistra), psicologico ed epatico. In questo ultimo ambito, l'assunzione di AAS per via orale (stanozololo) ha evidenziato la possibilità di incorrere in disfunzioni epatiche ed eventuale proliferazione delle cellule epatiche con formazioni di adenoma (HA).(3) Indicati come farmaci che migliorano le prestazioni, gli AAS hanno continuato a progredire in maniera direttamente proporzionale alle specifiche strategie per occultare il rilevamento degli stessi nei liquidi biologici; una tra tutte interessa la manipolazione farmacologica che prevede l'uso di alcuni farmaci (probenecid, diuretici) per nascondere e mascherare alcuni agenti proibiti. (4) Gli AAS possono essere utilizzati anche in ambito terapeutico, soprattutto nei casi di ipogonadismo. (5)File | Dimensione | Formato | |
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