La Cost-Volume-Profit analysis: un'applicazione ai bilanci aziendali del settore cartotecnico

Lo scritto si pone come obbiettivo quello di analizzare il settore cartotecnico trasformatore, per vedere come le strutture di costo vadano ad incidere principalmente sulla determinazione del punto di pareggio (BEP) delle aziende, anche chiamato break-even point. Per cercare di raggiungere il predetto obbiettivo, si è deciso di utilizzare uno strumento denominato Cost-Volume-Profit analysis (CVP), ritenuto dopo un'attenta ricerca, il più congruo per quanto concerne l'analisi in oggetto. Nello specifico lo scritto si articola in due parti: Una parte teorica iniziale, nella quale vengono introdotte le definizioni e le principali classificazioni dei costi, al fine di rendere maggiormente comprensibili le assunzioni poste alla base del modello Cost-Volume-Profit analysis. Una volta quindi introdotte le principali voci di costo ed il margine di contribuzione, si è fornito uno schema che verrà utilizzato anche nella parte di analisi, in cui a partire da un bilancio d'esercizio e fatte alcune ipotesi, si andranno a distinguere le varie voci di costo in modo da fornire una funzione di costo totale il più aderente alla realtà, per arrivare a calcolare i diversi indicatori. In ultima istanza è stato introdotto ed analizzato il modello della Cost-Volume-Profit analysis, il quale contiene al suo interno la break-even analysis, la target profit analysis, l'analisi di sensitività, il calcolo del cash break-even point ed in ultimo del margine di sicurezza. Per quanto concerne invece la seconda parte, si è effettuata dapprima un'analisi approfondita del settore cartotecnico trasformatore italiano, e del suo andamento in un determinato arco temporale preso in considerazione. Successivamente si sono effettuati svariati calcoli dei diversi indicatori precedentemente introdotti e facenti parte della Cost-Volume-Profit analysis. In ultima istanza, sono state riportate le dovute conclusioni rispetto l'obbiettivo posto in analisi.