L'obiettivo di questo lavoro è stato valutare se la diffrazione dei raggi X possa essere utilizzata in campo forense per discriminare tra varie tipologie di tessuto e di danna e per risalire dalle tracce rinvenute sulle scene del crimine al materiale di partenza. Per fare ciò, inizialmente è stato creato un piccolo database dei diffrattogrammi dei tessuti non trattati e successivamente i tessuti sono stati sottoposti a diverse modalità di danneggiamento, tra cui il lavaggio, l'irraggiamento e il riscaldamento a 400°C e 800°C in aria e in argon. I tessuti danneggiati sono stati infine caratterizzati mediante diverse tecniche tra cui la spettroscopia infrarossa in modalità ATR, la termogravimetria, la diffrazione dei raggi X e la microscopia elettronica a scansione.
Caratterizzazione per scopi forensi di tessuti sottoposti a usura e a combustione
PAU, FEDERICA
2015/2016
Abstract
L'obiettivo di questo lavoro è stato valutare se la diffrazione dei raggi X possa essere utilizzata in campo forense per discriminare tra varie tipologie di tessuto e di danna e per risalire dalle tracce rinvenute sulle scene del crimine al materiale di partenza. Per fare ciò, inizialmente è stato creato un piccolo database dei diffrattogrammi dei tessuti non trattati e successivamente i tessuti sono stati sottoposti a diverse modalità di danneggiamento, tra cui il lavaggio, l'irraggiamento e il riscaldamento a 400°C e 800°C in aria e in argon. I tessuti danneggiati sono stati infine caratterizzati mediante diverse tecniche tra cui la spettroscopia infrarossa in modalità ATR, la termogravimetria, la diffrazione dei raggi X e la microscopia elettronica a scansione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/89592