Le società calcistiche operano nel ¿settore del calcio¿, inteso come l'insieme di tutte le imprese che offrono un prodotto finito legato alla disciplina calcistica. Gli attori operanti nel settore del calcio appartengono generalmente a più settori economici, così classificabili: ― le società sportive che forniscono lo spettacolo in senso stretto; ― le aziende che forniscono i materiali e servizi collegati allo sport; ― le aziende che forniscono servizi accessori. Il lavoro di tesi si colloca in questo contesto. In particolare, l'obiettivo è quello di esaminare il modello di business della Juventus F.C., con riferimento alla valorizzazione del proprio marchio e ad una massimizzazione delle performance calcistiche ed economiche. E' emerso che la società ha fortemente puntato a possedere una forte impronta nazionale. In particolare, la società ha posseduta nel tempo una rosa di giocatori stabili e di nazionalità italiana, accanto ai quali hanno militati importanti campioni stranieri. Tale modello di business è fortemente influenzato dalla ¿familiness¿ della società, legata al suo essere azienda familiare. Per familiness si intende un set di valori, competenze, abilità e risorse che derivano dal coinvolgimento della famiglia nel business aziendale. Tale valore influenza il vantaggio competitivo dell'azienda: in primo luogo, il fattore umano che opera in azienda, migliorando e valorizzando la relazione tra i membri familiari. Grazie alla familiness, il capitale investito assume la veste di ¿capitale paziente¿, in quanto il denaro investito è maggiormente orientato alla creatività ed innovazione in un'ottica di medio/lungo periodo, rispettando la tradizione, l'unità ed i valori della famiglia. Questo orizzonte temporale di medio/lungo termine è necessario per competere nel mercato calcistico, sempre più interessato da forti spinte legate alla globalizzazione dei mercati. Soltanto una strategia di medio/lungo periodo può creare valore e far mantenere prestigio al brand nel lungo periodo, il quale è fortemente influenzato da un contenuto simbolico di differenziazione del prodotto, creando intorno a sé allure e trasmettendo valori. Tale modello di business è altresì stato messo a confronto con importanti realtà calcistica europea (Real Madrid, Athletic Club e Futebol Clube do Porto), alcune maggiormente orientate su altre strategie di mercato basate su giocatori di nazionalità straniera, mentre altre su una rosa di giocatori di origine locale. Il modello di business delle società calcistiche descritto deriva dal rispetto di una serie di vincoli di natura normativa, che caratterizzano il mercato calcistico. Tra questi, certamente si colloca la sentenza Bosnan, introdotta il 15 dicembre 1995 dalla Corte di Giustizia della Comunità Europea, la quale ha accelerato il processo di globalizzazione del mondo calcistico. Essa ha introdotto la liberalizzazione dei trasferimenti degli atleti professionisti comunitari tra un Paese e l'altro della Comunità Europea, sopprimendo le limitazioni di utilizzo delle risorse umane fissate dalle Federazioni Sportive Nazionali. In aggiunta, la sentenza ha eliminato l'indennità di preparazione e promozione, privando le società di quella garanzia futura costituita dall'indennità, la quale sarebbe stata ceduta dalla società acquirente a quella venditrice del giocatore. In caso di trasferimento di un giocatore, la società cedente poteva contare sull'indennità dovuta dall'acquirente.

Il modello di business della Juventus F.C. in un benchmark internazionale

CHIELLINI, GIORGIO
2015/2016

Abstract

Le società calcistiche operano nel ¿settore del calcio¿, inteso come l'insieme di tutte le imprese che offrono un prodotto finito legato alla disciplina calcistica. Gli attori operanti nel settore del calcio appartengono generalmente a più settori economici, così classificabili: ― le società sportive che forniscono lo spettacolo in senso stretto; ― le aziende che forniscono i materiali e servizi collegati allo sport; ― le aziende che forniscono servizi accessori. Il lavoro di tesi si colloca in questo contesto. In particolare, l'obiettivo è quello di esaminare il modello di business della Juventus F.C., con riferimento alla valorizzazione del proprio marchio e ad una massimizzazione delle performance calcistiche ed economiche. E' emerso che la società ha fortemente puntato a possedere una forte impronta nazionale. In particolare, la società ha posseduta nel tempo una rosa di giocatori stabili e di nazionalità italiana, accanto ai quali hanno militati importanti campioni stranieri. Tale modello di business è fortemente influenzato dalla ¿familiness¿ della società, legata al suo essere azienda familiare. Per familiness si intende un set di valori, competenze, abilità e risorse che derivano dal coinvolgimento della famiglia nel business aziendale. Tale valore influenza il vantaggio competitivo dell'azienda: in primo luogo, il fattore umano che opera in azienda, migliorando e valorizzando la relazione tra i membri familiari. Grazie alla familiness, il capitale investito assume la veste di ¿capitale paziente¿, in quanto il denaro investito è maggiormente orientato alla creatività ed innovazione in un'ottica di medio/lungo periodo, rispettando la tradizione, l'unità ed i valori della famiglia. Questo orizzonte temporale di medio/lungo termine è necessario per competere nel mercato calcistico, sempre più interessato da forti spinte legate alla globalizzazione dei mercati. Soltanto una strategia di medio/lungo periodo può creare valore e far mantenere prestigio al brand nel lungo periodo, il quale è fortemente influenzato da un contenuto simbolico di differenziazione del prodotto, creando intorno a sé allure e trasmettendo valori. Tale modello di business è altresì stato messo a confronto con importanti realtà calcistica europea (Real Madrid, Athletic Club e Futebol Clube do Porto), alcune maggiormente orientate su altre strategie di mercato basate su giocatori di nazionalità straniera, mentre altre su una rosa di giocatori di origine locale. Il modello di business delle società calcistiche descritto deriva dal rispetto di una serie di vincoli di natura normativa, che caratterizzano il mercato calcistico. Tra questi, certamente si colloca la sentenza Bosnan, introdotta il 15 dicembre 1995 dalla Corte di Giustizia della Comunità Europea, la quale ha accelerato il processo di globalizzazione del mondo calcistico. Essa ha introdotto la liberalizzazione dei trasferimenti degli atleti professionisti comunitari tra un Paese e l'altro della Comunità Europea, sopprimendo le limitazioni di utilizzo delle risorse umane fissate dalle Federazioni Sportive Nazionali. In aggiunta, la sentenza ha eliminato l'indennità di preparazione e promozione, privando le società di quella garanzia futura costituita dall'indennità, la quale sarebbe stata ceduta dalla società acquirente a quella venditrice del giocatore. In caso di trasferimento di un giocatore, la società cedente poteva contare sull'indennità dovuta dall'acquirente.
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