Per comprendere il ruolo e l'importanza che i distretti industriali continuano ad avere nel nostro Paese, dobbiamo necessariamente partire dal dibattito teorico e culturale che si sviluppò sul finire degli anni '70 intorno al concetto di impresa ed in particolare di piccola impresa.Partendo dalla riscoperta della teoria delle 'economie esterne' elaborata da Alfred Marshall e dalla rivalutazione del territorio locale come luogo in cui si sviluppano molteplici forme di organizzazione produttiva, l'economista Giacomo Becattini elaborò una prima fondamentale costruzione teorica dei distretti industriali. Nella sua accezione più lineare, il distretto industriale viene definito come entità socio-culturale, caratterizzata dalla presenza, in un territorio ben definito e circoscritto, di un insieme di piccole e medie imprese specializzate in una o più fasi della filiera produttiva. Possiamo quindi affermare che all'interno del distretto si può realizzare un processo completo di produzione, simile a quello che si realizza all'interno di una grande impresa verticalmente integrata. Nel 9° Censimento Generale dell'Industria e dei Servizi elaborato nel 2015, l'Istat ha identificato in Italia 141 Distretti, che costituiscono circa un quarto dell'intero sistema produttivo del paese per numero, addetti e unità produttive. In sostanza una forza economica trainante per l'intero sistema produttivo, concentrata principalmente nel Nord-Est (con il 31,9% del totale nazionale).

I distretti industriali tra tradizione locale e globalizzazione

ROLLE, PAOLA
2016/2017

Abstract

Per comprendere il ruolo e l'importanza che i distretti industriali continuano ad avere nel nostro Paese, dobbiamo necessariamente partire dal dibattito teorico e culturale che si sviluppò sul finire degli anni '70 intorno al concetto di impresa ed in particolare di piccola impresa.Partendo dalla riscoperta della teoria delle 'economie esterne' elaborata da Alfred Marshall e dalla rivalutazione del territorio locale come luogo in cui si sviluppano molteplici forme di organizzazione produttiva, l'economista Giacomo Becattini elaborò una prima fondamentale costruzione teorica dei distretti industriali. Nella sua accezione più lineare, il distretto industriale viene definito come entità socio-culturale, caratterizzata dalla presenza, in un territorio ben definito e circoscritto, di un insieme di piccole e medie imprese specializzate in una o più fasi della filiera produttiva. Possiamo quindi affermare che all'interno del distretto si può realizzare un processo completo di produzione, simile a quello che si realizza all'interno di una grande impresa verticalmente integrata. Nel 9° Censimento Generale dell'Industria e dei Servizi elaborato nel 2015, l'Istat ha identificato in Italia 141 Distretti, che costituiscono circa un quarto dell'intero sistema produttivo del paese per numero, addetti e unità produttive. In sostanza una forza economica trainante per l'intero sistema produttivo, concentrata principalmente nel Nord-Est (con il 31,9% del totale nazionale).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/89315