La tesi è un excursus storico, letterario e mediatico della comunicazione nella cosca mafiosa siciliana, denominata com'è noto "Cosa Nostra". Prima di addentrarsi nel fulcro della questione linguistica occorre analizzare il contesto circostante, per poter comprendere meglio il fenomeno e la sua evoluzione. Si inizia quindi con una spiegazione etimologica del termine "mafia", comprendente anche il cambiamento di significato che ha subito: inizialmente aveva una connotazione positiva, significava bellezza. Successivamente si trova la sezione dedicata a tutti coloro che hanno trattato l'argomento in ambito letterario e in quello mediatico. Vengono considerati gli illustri autori che hanno affrontato la "questione mafia" nelle loro opere. Il fenomeno è poi descritto attraverso l'impatto avuto sui media e soprattutto attraverso ciò che i media hanno comunicato del fenomeno. Giornale, televisione e internet hanno avuto un grosso ruolo nella sua diffusione e nella sua mitizzazione, azione estremamente negativa poiché genera ammirazione e non voglia di combatterla. Il fulcro centrale del lavoro arriva per ultimo. Dopo questa necessaria parentesi di contestualizzazione, viene analizzato il linguaggio vero e proprio utilizzato dagli uomini d'onore. Una serie di altre domande sono state poste durante la stesura del lavoro e si è cercato di darvi una risposta anche tramite interviste a giornalisti, scrittori e linguisti. Il quesito principale, a cui si cerca di rispondere tramite l'analisi linguistica del fenomeno mafioso, è: Cosa Nostra è davvero cambiata?

La metamorfosi del linguaggio mafioso

RIZZA, ANNA
2015/2016

Abstract

La tesi è un excursus storico, letterario e mediatico della comunicazione nella cosca mafiosa siciliana, denominata com'è noto "Cosa Nostra". Prima di addentrarsi nel fulcro della questione linguistica occorre analizzare il contesto circostante, per poter comprendere meglio il fenomeno e la sua evoluzione. Si inizia quindi con una spiegazione etimologica del termine "mafia", comprendente anche il cambiamento di significato che ha subito: inizialmente aveva una connotazione positiva, significava bellezza. Successivamente si trova la sezione dedicata a tutti coloro che hanno trattato l'argomento in ambito letterario e in quello mediatico. Vengono considerati gli illustri autori che hanno affrontato la "questione mafia" nelle loro opere. Il fenomeno è poi descritto attraverso l'impatto avuto sui media e soprattutto attraverso ciò che i media hanno comunicato del fenomeno. Giornale, televisione e internet hanno avuto un grosso ruolo nella sua diffusione e nella sua mitizzazione, azione estremamente negativa poiché genera ammirazione e non voglia di combatterla. Il fulcro centrale del lavoro arriva per ultimo. Dopo questa necessaria parentesi di contestualizzazione, viene analizzato il linguaggio vero e proprio utilizzato dagli uomini d'onore. Una serie di altre domande sono state poste durante la stesura del lavoro e si è cercato di darvi una risposta anche tramite interviste a giornalisti, scrittori e linguisti. Il quesito principale, a cui si cerca di rispondere tramite l'analisi linguistica del fenomeno mafioso, è: Cosa Nostra è davvero cambiata?
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