Numerous studies, included in the strand of empirical aesthetics, have been asking questions for decades about the processes and neural bases involved during the perception of beauty. It is now established that the appreciation of a stimulus is associated with significant improvements in some cognitive functions such as memory, attention and learning. However, there are no research strands in neuroaesthetics that are concerned with investigating the possible relationship between aesthetic appreciation and the access to stimulus awareness. This paper aims to investigate this aspect, which has been little addressed in the literature and, in particular, to study whether most appreciated visual stimuli influence the speed of access and disappearance of the stimulus from visual awareness. To test this hypothesis, we structured the experimental paradigm using two versions of the Continuous Flash Suppression (CFS) technique: the breaking CFS (b-CFS) and the reverse bCFS (rev-bCFS). This technique allows to manipulate the beginning of visual suppression and its duration when two different stimuli are presented in the two eyes, while calculating the time of response taken by the subjects to see the stimulus appear or disappear. The experiment we conducted had two experimental conditions that all participants were subjected to, in one condition we used the b-CFS while in the other one we used the rev-bCFS. Each condition was divided into two parts: in the first phase subjects had to perform a task in binocular suppression and respond by pressing the space bar when they saw the target stimulus appear (in the b-CFS condition) or when they saw it disappear (in rev-bCFS); in the second phase, after a brief review of the target stimulus used in the specific trial, they were asked to express an aesthetic judgement on a scale from 1 to 9. The results showed that for the most appreciated stimuli in the b-CFS condition, the response times to the task were significantly lower while in the rev-CFS condition, the response times increased significantly because the most appreciated stimuli remained longer in visual awareness. These data confirmed our initial hypothesis, and we interpreted them as indications of the existence of a correlation between aesthetic appreciation and access to visual awareness, at a behavioral level.
Numerosi studi, annoverati nel filone dell’estetica empirica, si interrogano da decenni riguardo ai processi e le basi neurali coinvolti durante la percezione del bello. È ormai consolidato infatti, che l’apprezzamento di uno stimolo sia associato a significativi miglioramenti in alcune funzioni cognitive come la memoria, l’attenzione e l’apprendimento. Tuttavia, non vi sono filoni di ricerca in neuroestetica che si occupano di indagare la possibile relazione tra l’apprezzamento estetico e l’accesso alla consapevolezza degli stimoli. Questo elaborato si propone di indagare questo aspetto poco trattato in letteratura e, in particolare, di studiare se gli stimoli visivi maggiormente apprezzati influenzano la velocità di accesso e di scomparsa dello stimolo dalla consapevolezza visiva. Per testare questa ipotesi, abbiamo strutturato il paradigma sperimentale utilizzando due versioni della tecnica di Continuous Flash Suppression (CFS): la breaking CFS (b-CFS) e la reverse-bCFS (rev-bCFS). Questa tecnica permette di manipolare l’inizio della soppressione visiva e la sua durata quando vengono presentati due stimoli diversi nei due occhi, calcolando il tempo di risposta impiegato dai soggetti nel vedere comparire o scomparire lo stimolo. L’esperimento che abbiamo condotto presentava due condizioni sperimentali a cui venivano sottoposti tutti i soggetti, una in cui veniva utilizzata la b-CFS e una in cui veniva impiegata la rev-bCFS. Ogni condizione era suddivisa in due parti: la prima fase i soggetti dovevano svolgere un compito in soppressione binoculare e rispondere premendo la barra spaziatrice quando vedevano comparire lo stimolo target (nella condizione di b-CFS) o quando lo vedevano scomparire (nella rev-bCFS); nella seconda fase, dopo aver brevemente rivisto lo stimolo target utilizzato nello specifico trial, dovevano esprimere un giudizio di preferenza estetica su una scala da 1 a 9. I risultati hanno mostrato che per gli stimoli maggiormente apprezzati nella condizione di b-CFS, i tempi di risposta al compito erano significativamente minori mentre nella condizione di rev-bCFS aumentava significativamente il tempo di risposta al compito perché gli stimoli più apprezzati rimanevano più a lungo nella consapevolezza visiva. Questi dati hanno confermato la nostra ipotesi iniziale e gli abbiamo interpretati come indicativi dell’esistenza di una correlazione tra apprezzamento estetico e accesso alla consapevolezza visiva, a livello comportamentale.
Percepire la bellezza: l'effetto dell'apprezzamento estetico sull'accesso alla consapevolezza visiva
BOLLARINO, ERICA
2023/2024
Abstract
Numerosi studi, annoverati nel filone dell’estetica empirica, si interrogano da decenni riguardo ai processi e le basi neurali coinvolti durante la percezione del bello. È ormai consolidato infatti, che l’apprezzamento di uno stimolo sia associato a significativi miglioramenti in alcune funzioni cognitive come la memoria, l’attenzione e l’apprendimento. Tuttavia, non vi sono filoni di ricerca in neuroestetica che si occupano di indagare la possibile relazione tra l’apprezzamento estetico e l’accesso alla consapevolezza degli stimoli. Questo elaborato si propone di indagare questo aspetto poco trattato in letteratura e, in particolare, di studiare se gli stimoli visivi maggiormente apprezzati influenzano la velocità di accesso e di scomparsa dello stimolo dalla consapevolezza visiva. Per testare questa ipotesi, abbiamo strutturato il paradigma sperimentale utilizzando due versioni della tecnica di Continuous Flash Suppression (CFS): la breaking CFS (b-CFS) e la reverse-bCFS (rev-bCFS). Questa tecnica permette di manipolare l’inizio della soppressione visiva e la sua durata quando vengono presentati due stimoli diversi nei due occhi, calcolando il tempo di risposta impiegato dai soggetti nel vedere comparire o scomparire lo stimolo. L’esperimento che abbiamo condotto presentava due condizioni sperimentali a cui venivano sottoposti tutti i soggetti, una in cui veniva utilizzata la b-CFS e una in cui veniva impiegata la rev-bCFS. Ogni condizione era suddivisa in due parti: la prima fase i soggetti dovevano svolgere un compito in soppressione binoculare e rispondere premendo la barra spaziatrice quando vedevano comparire lo stimolo target (nella condizione di b-CFS) o quando lo vedevano scomparire (nella rev-bCFS); nella seconda fase, dopo aver brevemente rivisto lo stimolo target utilizzato nello specifico trial, dovevano esprimere un giudizio di preferenza estetica su una scala da 1 a 9. I risultati hanno mostrato che per gli stimoli maggiormente apprezzati nella condizione di b-CFS, i tempi di risposta al compito erano significativamente minori mentre nella condizione di rev-bCFS aumentava significativamente il tempo di risposta al compito perché gli stimoli più apprezzati rimanevano più a lungo nella consapevolezza visiva. Questi dati hanno confermato la nostra ipotesi iniziale e gli abbiamo interpretati come indicativi dell’esistenza di una correlazione tra apprezzamento estetico e accesso alla consapevolezza visiva, a livello comportamentale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8920