Un numero crescente di minori nella società occidentale vive ogni anno il divorzio dei genitori e la riorganizzazione a livello di nucleo familiare e di legami con la stirpe paterna e materna. In questo elaborato si è voluto evidenziare le potenzialità della mediazione familiare come risorsa per promuovere, tra i suoi partecipanti, la cogenitorialità ovvero una condivisione delle responsabilità genitoriali in un clima di reciproca legittimazione come genitori. La mediazione si presenta come quella transizione-passaggio rituale che aiuta i genitori a mantenere il legame con i figli e tra i figli e le stirpi familiari. L'efficacia della mediazione come percorso per raggiungere accordi è stata indagata a lungo (Amato, 2010; Shaw, 2010; Emery, 2001) mentre altri filoni si sono poi concentrati sulle caratteristiche metodologiche e operative che hanno maggiore impatto sul successo della mediazione (Kelly, 2004). Tra queste, spiccano l'uso degli strumenti grafico-simbolici come il genogramma (Cigoli, 2017) e l'ecogramma (Parkinson, 2013), mezzi per focalizzare i genitori sui legami intessuti con il matrimonio che stanno concludendo. Oltre a questi strumenti, risulta efficace per la costruzione di un cogenitorialità, il modello di mediazione che include i bambini nelle sedute (McIntosh, Monololy, 2004). Questo modello si rivela un mezzo per i figli perché i genitori siano sintonizzati sull'unicità delle loro esigenze e si rivela superiore alla mediazione focalizzata sui bisogni (McIntosh, Wells, Long, 2007).

La mediazione familiare: un intervento di prevenzione degli effetti del divorzio e un contesto di promozione della cogenitorialità post-divorzio

TESI, LUANA
2016/2017

Abstract

Un numero crescente di minori nella società occidentale vive ogni anno il divorzio dei genitori e la riorganizzazione a livello di nucleo familiare e di legami con la stirpe paterna e materna. In questo elaborato si è voluto evidenziare le potenzialità della mediazione familiare come risorsa per promuovere, tra i suoi partecipanti, la cogenitorialità ovvero una condivisione delle responsabilità genitoriali in un clima di reciproca legittimazione come genitori. La mediazione si presenta come quella transizione-passaggio rituale che aiuta i genitori a mantenere il legame con i figli e tra i figli e le stirpi familiari. L'efficacia della mediazione come percorso per raggiungere accordi è stata indagata a lungo (Amato, 2010; Shaw, 2010; Emery, 2001) mentre altri filoni si sono poi concentrati sulle caratteristiche metodologiche e operative che hanno maggiore impatto sul successo della mediazione (Kelly, 2004). Tra queste, spiccano l'uso degli strumenti grafico-simbolici come il genogramma (Cigoli, 2017) e l'ecogramma (Parkinson, 2013), mezzi per focalizzare i genitori sui legami intessuti con il matrimonio che stanno concludendo. Oltre a questi strumenti, risulta efficace per la costruzione di un cogenitorialità, il modello di mediazione che include i bambini nelle sedute (McIntosh, Monololy, 2004). Questo modello si rivela un mezzo per i figli perché i genitori siano sintonizzati sull'unicità delle loro esigenze e si rivela superiore alla mediazione focalizzata sui bisogni (McIntosh, Wells, Long, 2007).
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