Relazioni di scala, espresse da leggi di potenza fra variabili di interesse, sembrano essere presenti dappertutto in natura e sicuramente offrono una maniera semplice di analizzare relazioni complesse. La tesi è suddivisa in due parti: la prima riguarda lo studio di alcune leggi di scala nel cervello mentre la seconda parte riguarda le reti biologiche. Per quanto riguarda l'analisi sul cervello, i miei fit massa cerebrale Vs massa corporea hanno evidenziato che non sempre la legge 3/4 sembra essere valida, in particolare per i primati; questo dato pare inoltre essere supportato dalle analisi sul metabolismo. Una teoria che spiega in modo molto elegante questo fatto è quella proposta da Navarrete: in quest'ottica, ho fatto diversi fit dividendo gli animali in quadrupedi, bipedi, acquatici e volatili; le pendenze molto più alte degli animali bipedi e acquatici sembrano dare ragione alla tesi di Navarrete et al e sembrano indicare che uno dei motivi che ha portato allo sviluppo del cervello nei primati è il fatto di essersi alzati su due gambe. Per quanto riguarda l'analisi delle reti biologiche, esse mostrano tutte un carattere scale-free, indicativo di una certa economicità nelle connessioni e di una forte resistenza ad attacchi casuali. Le reti sociali tra animali che ho analizzato invece mostrano una struttura diversa, evidenziata dai patterns a spikes, indicazione di una struttura gerarchica che nel mondo animale è nota essere presente.

Leggi di Scala in Biologia

COSSARD, ALESSANDRO
2016/2017

Abstract

Relazioni di scala, espresse da leggi di potenza fra variabili di interesse, sembrano essere presenti dappertutto in natura e sicuramente offrono una maniera semplice di analizzare relazioni complesse. La tesi è suddivisa in due parti: la prima riguarda lo studio di alcune leggi di scala nel cervello mentre la seconda parte riguarda le reti biologiche. Per quanto riguarda l'analisi sul cervello, i miei fit massa cerebrale Vs massa corporea hanno evidenziato che non sempre la legge 3/4 sembra essere valida, in particolare per i primati; questo dato pare inoltre essere supportato dalle analisi sul metabolismo. Una teoria che spiega in modo molto elegante questo fatto è quella proposta da Navarrete: in quest'ottica, ho fatto diversi fit dividendo gli animali in quadrupedi, bipedi, acquatici e volatili; le pendenze molto più alte degli animali bipedi e acquatici sembrano dare ragione alla tesi di Navarrete et al e sembrano indicare che uno dei motivi che ha portato allo sviluppo del cervello nei primati è il fatto di essersi alzati su due gambe. Per quanto riguarda l'analisi delle reti biologiche, esse mostrano tutte un carattere scale-free, indicativo di una certa economicità nelle connessioni e di una forte resistenza ad attacchi casuali. Le reti sociali tra animali che ho analizzato invece mostrano una struttura diversa, evidenziata dai patterns a spikes, indicazione di una struttura gerarchica che nel mondo animale è nota essere presente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/89132