Questo lavoro esamina alcuni effetti della musica sul cervello e i suoi eventuali usi terapeutici. Viene presentata la musicoterapia come strumento terapeutico alternativo alla parola, condizione particolarmente utile nei pazienti affetti da disturbi del linguaggio. Dopo aver preso in considerazione il legame esistente tra musica ed emozioni, sono presentati alcuni studi nei quali la musica e la musicoterapia hanno permesso di ottenere risultati significativi nell'alleviare certi sintomi della patologia schizofrenica, con particolare riferimento ai disturbi di questi pazienti. In seguito viene presentato il disturbo autistico, altro disturbo caratterizzato, tra gli altri sintomi, anche da difficoltà linguistiche. È indagato dunque il metodo di rieducazione uditiva proposto da Guy Berard, l'Auditory Integration Training (AIT). Berard considera i disturbi dell'udito una delle possibili cause di alcuni problemi comportamentali propri di questa patologia. Infine viene presentato uno studio di Alberta (2008), che esamina la possibilità di utilizzare l'AIT per intervenire sui disturbi del linguaggio dei pazienti autistici. Lo studio riporta risultati significativi, ma la mancanza di basi empiriche a sostegno della modalità d'azione dell'AIT, e in particolare sul legame esistente tra AIT e abilità linguistiche, richiede di indagare ulteriormente questo metodo.
Gli effetti della musica sul cervello e sue applicazioni terapeutiche
LOCANTORE, SERENA
2016/2017
Abstract
Questo lavoro esamina alcuni effetti della musica sul cervello e i suoi eventuali usi terapeutici. Viene presentata la musicoterapia come strumento terapeutico alternativo alla parola, condizione particolarmente utile nei pazienti affetti da disturbi del linguaggio. Dopo aver preso in considerazione il legame esistente tra musica ed emozioni, sono presentati alcuni studi nei quali la musica e la musicoterapia hanno permesso di ottenere risultati significativi nell'alleviare certi sintomi della patologia schizofrenica, con particolare riferimento ai disturbi di questi pazienti. In seguito viene presentato il disturbo autistico, altro disturbo caratterizzato, tra gli altri sintomi, anche da difficoltà linguistiche. È indagato dunque il metodo di rieducazione uditiva proposto da Guy Berard, l'Auditory Integration Training (AIT). Berard considera i disturbi dell'udito una delle possibili cause di alcuni problemi comportamentali propri di questa patologia. Infine viene presentato uno studio di Alberta (2008), che esamina la possibilità di utilizzare l'AIT per intervenire sui disturbi del linguaggio dei pazienti autistici. Lo studio riporta risultati significativi, ma la mancanza di basi empiriche a sostegno della modalità d'azione dell'AIT, e in particolare sul legame esistente tra AIT e abilità linguistiche, richiede di indagare ulteriormente questo metodo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/89057