INTRODUZIONE La prognosi e la terapia del carcinoma della mammella si basa sostanzialmente sulla determinazione dei fattori prognostico-predittivi tra i quali troviamo: recettore estrogenico (ER), recettore del progesterone (PGR), human epidermal growth receptor 2 (HER2) e Ki67. In base alla loro espressione i tumori mammari vengono classificati Luminale A, luminale B, Her2+ e triplo negativo. Fra i nuovi marcatori proposti nel tumore della mammella. È stato recentemente inserito il recettore androgenico (AR), il cui ruolo è attualmente molto discusso. In fatti sembra che in tumori ER+ , l'espressione di AR correli con una prognosi favorevole. I Nuovi studi suggeriscono però che tumori con bassa espressione di ER ed elevata espressione di AR siano in realtà più resistenti alla terapia anti-ormonale (Tamoxifene) e quindi abbiano un out come meno favorevole. SCOPO Lo scopo di questa tesi è caratterizzare i tumori della mammella che esprimono diversi livelli di ER ed AR, studiandoli anche a livello molecolare. In particolare, abbiamo analizzato se il valore relativo tra AR ed ER (ratio AR/ER) possa essere utile nell'identificazione di pazienti con caratteristiche cliniche ed istologiche diverse. METODI Questo studio è stato eseguito su una popolazione di 402 pazienti presentanti carcinoma alla mammella, trattati con ormonoterapia; la casistica comprende donne di età superiore ai 50anni. Per valutare i diversi marcatori sono state utilizzate tecniche di immunoistochimica ossia la valutazione dell'espressione di specifiche proteine su un tessuto, la tecnica si basa sulla reazione antigene-anticorpo ed evidenzia se la proteina che si sta ricercando è presente nel campione in esame ed eventualmente dove essa è localizzata; tra i marcatori valutati abbiamo: ER, AR, HER2, KI67. 39 campioni (29 AR/ER<2 e 10AR/ER>2) sono stati poi processati con PAM50, un assay che utilizza tecniche di ibridizzazione per valutare l'espressione simultanea di 50 geni, con 8 geni di riferimento. Il saggio misura il profilo di espressione genetica, utilizzando RNA estratto dal tessuto tumorale mammario, precedentemente fissato e incluso in paraffina. Infine è stata eseguita un analisi statistica attraverso il software STATA. RISULTATI In accordo con le analisi di IHC, tutti I casi sono stati classificati come tumori Luminali e il 71,1% come tumori della mammella presentanti AR+. I tumori che presentano AR/ER>2 sono correlati ad una prognosi negativa, visto che sono stati associati a fattori prognostici negativi come , un alto grado istologico e linfonodi metastatici, Pazienti con AR/ER>2 hanno bassa Disease Free Interval (DFI) and Disease Specific Survival (DSS) rispetto a pazienti con AR/ER <2. L'analisi eseguita con Prosigna non ha mostrato differenze tra I due gruppi (AR/ER<2 e AR/ER>2) in termini di categorie di rischio e di Risk Of Recurrence (ROR). Infine abbiamo osservato la differenza in termini di classificazione dei suttotitpimolecolari grazie all'utilizzo di Prosigna. Il 96,6% dei pazienti risulta essere, Luminale A e appartenente al gruppo AR/ER<2,mentre nel gruppo AR/ER>2 solo il 40%dei pazienti è associato a sottotipo Luminale e il restante 60% è associato a un sottotipi non Luminale CONCLUSIONI Con questo lavoro siamo riusciti a capire che: AR/ER>2 è un marker di prognosi infausta nei tumori della mammella ER+/HER2-. I nostri risultati inoltre suggeriscono che i casi caratterizzati da AR/ER>2 potrebbero essere non-luminali grazie a una sottotipizzazione genomica intrinseca (Prosigna) Infine quindi la valutazione di AR relativa all'espressione dei livelli di ER potrebbe essere utile per definire meglio il trattamento da intraprendere in questo tipo di carcinoma della mammella.
Caratterizzazione molecolare dei carcinomi della mammella esprimenti il recettore estrogenico e con elevata espressione del recettore androgenico
DE CARO, MARIA FRANCESCA
2015/2016
Abstract
INTRODUZIONE La prognosi e la terapia del carcinoma della mammella si basa sostanzialmente sulla determinazione dei fattori prognostico-predittivi tra i quali troviamo: recettore estrogenico (ER), recettore del progesterone (PGR), human epidermal growth receptor 2 (HER2) e Ki67. In base alla loro espressione i tumori mammari vengono classificati Luminale A, luminale B, Her2+ e triplo negativo. Fra i nuovi marcatori proposti nel tumore della mammella. È stato recentemente inserito il recettore androgenico (AR), il cui ruolo è attualmente molto discusso. In fatti sembra che in tumori ER+ , l'espressione di AR correli con una prognosi favorevole. I Nuovi studi suggeriscono però che tumori con bassa espressione di ER ed elevata espressione di AR siano in realtà più resistenti alla terapia anti-ormonale (Tamoxifene) e quindi abbiano un out come meno favorevole. SCOPO Lo scopo di questa tesi è caratterizzare i tumori della mammella che esprimono diversi livelli di ER ed AR, studiandoli anche a livello molecolare. In particolare, abbiamo analizzato se il valore relativo tra AR ed ER (ratio AR/ER) possa essere utile nell'identificazione di pazienti con caratteristiche cliniche ed istologiche diverse. METODI Questo studio è stato eseguito su una popolazione di 402 pazienti presentanti carcinoma alla mammella, trattati con ormonoterapia; la casistica comprende donne di età superiore ai 50anni. Per valutare i diversi marcatori sono state utilizzate tecniche di immunoistochimica ossia la valutazione dell'espressione di specifiche proteine su un tessuto, la tecnica si basa sulla reazione antigene-anticorpo ed evidenzia se la proteina che si sta ricercando è presente nel campione in esame ed eventualmente dove essa è localizzata; tra i marcatori valutati abbiamo: ER, AR, HER2, KI67. 39 campioni (29 AR/ER<2 e 10AR/ER>2) sono stati poi processati con PAM50, un assay che utilizza tecniche di ibridizzazione per valutare l'espressione simultanea di 50 geni, con 8 geni di riferimento. Il saggio misura il profilo di espressione genetica, utilizzando RNA estratto dal tessuto tumorale mammario, precedentemente fissato e incluso in paraffina. Infine è stata eseguita un analisi statistica attraverso il software STATA. RISULTATI In accordo con le analisi di IHC, tutti I casi sono stati classificati come tumori Luminali e il 71,1% come tumori della mammella presentanti AR+. I tumori che presentano AR/ER>2 sono correlati ad una prognosi negativa, visto che sono stati associati a fattori prognostici negativi come , un alto grado istologico e linfonodi metastatici, Pazienti con AR/ER>2 hanno bassa Disease Free Interval (DFI) and Disease Specific Survival (DSS) rispetto a pazienti con AR/ER <2. L'analisi eseguita con Prosigna non ha mostrato differenze tra I due gruppi (AR/ER<2 e AR/ER>2) in termini di categorie di rischio e di Risk Of Recurrence (ROR). Infine abbiamo osservato la differenza in termini di classificazione dei suttotitpimolecolari grazie all'utilizzo di Prosigna. Il 96,6% dei pazienti risulta essere, Luminale A e appartenente al gruppo AR/ER<2,mentre nel gruppo AR/ER>2 solo il 40%dei pazienti è associato a sottotipo Luminale e il restante 60% è associato a un sottotipi non Luminale CONCLUSIONI Con questo lavoro siamo riusciti a capire che: AR/ER>2 è un marker di prognosi infausta nei tumori della mammella ER+/HER2-. I nostri risultati inoltre suggeriscono che i casi caratterizzati da AR/ER>2 potrebbero essere non-luminali grazie a una sottotipizzazione genomica intrinseca (Prosigna) Infine quindi la valutazione di AR relativa all'espressione dei livelli di ER potrebbe essere utile per definire meglio il trattamento da intraprendere in questo tipo di carcinoma della mammella.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/88455