Il presente studio è incentrato sull'analisi di un fenomeno della sharing economy chiamato Blablacar, che è un servizio virtuale nato al fine di mettere in comunicazione conducenti e passeggeri che non si conoscono ma che abbiano la necessità di effettuare un viaggio e siano accomunati da una propensione alla condivisione, sia del momento del viaggio sia dei costi dello spostamento. Tale studio è corredato di un sondaggio sul campo il quale ha permesso di avere una migliore visione della questione. Avviando l'attività di studio, sono subito emersi alcuni elementi strettamente correlati al fenomeno: il tema del viaggio, in quanto oggetto del servizio e il tema del pregiudizio considerato come possibile ostacolo nei processi di comune accettazione dello stesso ¿ e quindi del suo utilizzo. Individuando i principali paradigmi di riferimento in un'analisi storico-antropologica del viaggio, sono emersi i possibili elementi riconoscibili nel fenomeno Blablacar. Il viaggio viene infatti utilizzato come specchio della società, in grado di fornire rilevanti informazioni riguardo un determinato periodo storico. Ma Blablacar è apparso un servizio che risponde più ad una necessità di realizzare uno spostamento che all'intenzione di incontrarsi e, dal momento che mette in relazione persone che non si conoscono, si è pensato che la paura più grande legata al servizio si potesse leggere come pregiudizio e dunque che questo tema, quello del pregiudizio appunto, potesse interessare questo sistema molto da vicino. Anche uno sguardo veloce al portale dedicato è sufficiente a comprendere come sia interesse dei creatori stessi della piattaforma scardinare questo primo pregiudizio nei confronti di chi non si conosce utilizzando mezzi quali una forte personalizzazione degli utenti e un lavoro di pubblicizzazione dell'affidabilità del servizio che mira proprio ad una riduzione di questa percezione di paura dell'estraneo. Ma se inizialmente il pregiudizio era stato pensato solamente in relazione a chi non avesse mai usato il servizio, si è poi reso palese come in realtà questo elemento sia presente, anche se in forme differenti, anche negli utilizzi successivi al primo. Alla luce del fatto che i feedback, commenti e giudizi personali di utenti riferiti ad altri membri della community, sono risultati essere il mezzo più potente di persuasione nella scelta della persona con cui condividere il viaggio, si è considerato il fattore della condivisione sotto un nuovo punto di vista: da mera conseguenza, quasi obbligata, di un servizio che risponde principalmente a bisogni pratici delle persone, a possibile valido strumento di riduzione del pregiudizio sull'estraneo. Questo ragionamento viene tra l'altro appoggiato dall'analisi delle più importanti teorie di riduzione del pregiudizio, le quali sono in gran parte basate proprio sul contatto tra differenti gruppi attraverso i singoli membri. Inoltre, partendo dai paradigmi teorici relativi al viaggio che richiamano alle sue due forme di base, quella lineare e quella circolare, si è notato come il sistema di Blablacar abbia reso reale un'ibridazione di queste due forme dal momento in cui è definibile come un viaggio le cui intenzioni restano di spostarsi da un luogo A ad un luogo B, ma nel quale si cerca di ritrovare elementi, quali la condivisione, la conoscenza, il contatto con l'estraneo, che sono tutti elementi tipici del viaggio circolare.
Blablacar: un viaggio tra condivisione e pregiudizio
ARAGOZZINI, GIULIA
2015/2016
Abstract
Il presente studio è incentrato sull'analisi di un fenomeno della sharing economy chiamato Blablacar, che è un servizio virtuale nato al fine di mettere in comunicazione conducenti e passeggeri che non si conoscono ma che abbiano la necessità di effettuare un viaggio e siano accomunati da una propensione alla condivisione, sia del momento del viaggio sia dei costi dello spostamento. Tale studio è corredato di un sondaggio sul campo il quale ha permesso di avere una migliore visione della questione. Avviando l'attività di studio, sono subito emersi alcuni elementi strettamente correlati al fenomeno: il tema del viaggio, in quanto oggetto del servizio e il tema del pregiudizio considerato come possibile ostacolo nei processi di comune accettazione dello stesso ¿ e quindi del suo utilizzo. Individuando i principali paradigmi di riferimento in un'analisi storico-antropologica del viaggio, sono emersi i possibili elementi riconoscibili nel fenomeno Blablacar. Il viaggio viene infatti utilizzato come specchio della società, in grado di fornire rilevanti informazioni riguardo un determinato periodo storico. Ma Blablacar è apparso un servizio che risponde più ad una necessità di realizzare uno spostamento che all'intenzione di incontrarsi e, dal momento che mette in relazione persone che non si conoscono, si è pensato che la paura più grande legata al servizio si potesse leggere come pregiudizio e dunque che questo tema, quello del pregiudizio appunto, potesse interessare questo sistema molto da vicino. Anche uno sguardo veloce al portale dedicato è sufficiente a comprendere come sia interesse dei creatori stessi della piattaforma scardinare questo primo pregiudizio nei confronti di chi non si conosce utilizzando mezzi quali una forte personalizzazione degli utenti e un lavoro di pubblicizzazione dell'affidabilità del servizio che mira proprio ad una riduzione di questa percezione di paura dell'estraneo. Ma se inizialmente il pregiudizio era stato pensato solamente in relazione a chi non avesse mai usato il servizio, si è poi reso palese come in realtà questo elemento sia presente, anche se in forme differenti, anche negli utilizzi successivi al primo. Alla luce del fatto che i feedback, commenti e giudizi personali di utenti riferiti ad altri membri della community, sono risultati essere il mezzo più potente di persuasione nella scelta della persona con cui condividere il viaggio, si è considerato il fattore della condivisione sotto un nuovo punto di vista: da mera conseguenza, quasi obbligata, di un servizio che risponde principalmente a bisogni pratici delle persone, a possibile valido strumento di riduzione del pregiudizio sull'estraneo. Questo ragionamento viene tra l'altro appoggiato dall'analisi delle più importanti teorie di riduzione del pregiudizio, le quali sono in gran parte basate proprio sul contatto tra differenti gruppi attraverso i singoli membri. Inoltre, partendo dai paradigmi teorici relativi al viaggio che richiamano alle sue due forme di base, quella lineare e quella circolare, si è notato come il sistema di Blablacar abbia reso reale un'ibridazione di queste due forme dal momento in cui è definibile come un viaggio le cui intenzioni restano di spostarsi da un luogo A ad un luogo B, ma nel quale si cerca di ritrovare elementi, quali la condivisione, la conoscenza, il contatto con l'estraneo, che sono tutti elementi tipici del viaggio circolare.File | Dimensione | Formato | |
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