This thesis deals with the case of the famous British serial killer Ian Brady who, in the 60s, with the complicity of his companion Myra Hindley, tortured and killed five children and buried them on the moors in the suburbs of Manchester: for this reason, they are known as the Moors Murderers. Following a chronology of Brady's life (chapter 1), mainly taken from the work of journalists who came into contact with him personally (Harrison, 1987; Keightley, 2017) and an in-depth description of his five murders (chapter 2), an analysis is made of how psychopathic traits may have led Brady to commit proactive and premeditated crimes, also called 'cold-blooded' (chapter 3). Finally, starting from the Court's ruling to which Brady invoked for appealing against the decision to be force-fed during a hunger strike, the differential diagnosis between personality disorders (recognized by all Brady psychiatrists) and schizophrenia (recognized only by some of them) is discussed, in relation to the psychotic symptoms and paranoia manifested during the detention (chapter 4).
La presente tesi tratta il caso del noto serial killer britannico Ian Brady il quale, negli anni '60, con la complicità della compagna Myra Hindley, torturò e uccise cinque ragazzini e li seppellì nella brughiera nella periferia di Manchester: per questo motivo, sono conosciuti come gli Assassini della Brughiera (the Moors Murderers). A seguito di una cronologia della vita di Brady (capitolo 1), tratta principalmente dal lavoro di giornalisti venuti personalmente in contatto con lui (Harrison,???; Keightley, 2017) e una descrizione approfondita dei suoi cinque omicidi (capitolo 2), viene svolta un'analisi di come i tratti psicopatici (inclusi da Hare,?????, nella Psychopathy Checklist-Revised) possano aver portato Brady a commettere crimini 'a sangue freddo', anche chiamati proattivi e premeditati (capitolo 3). Infine, a partire dalla sentenza del Tribunale a cui Brady si era appellato per fare ricorso contro la decisione di essere sottoposto ad alimentazione forzata durante uno sciopero della fame, viene discussa la diagnosi differenziale tra disturbi di personalità (riconosciuti da tutti gli psichiatri di Brady) e schizofrenia (riconosciuta solo da alcuni), in relazione ai sintomi psicotici e paranoia manifestati durante la detenzione (capitolo 4).
Il caso di Ian Brady: tra disturbi di personalità e schizofrenia
PIFFER, ALICE
2016/2017
Abstract
La presente tesi tratta il caso del noto serial killer britannico Ian Brady il quale, negli anni '60, con la complicità della compagna Myra Hindley, torturò e uccise cinque ragazzini e li seppellì nella brughiera nella periferia di Manchester: per questo motivo, sono conosciuti come gli Assassini della Brughiera (the Moors Murderers). A seguito di una cronologia della vita di Brady (capitolo 1), tratta principalmente dal lavoro di giornalisti venuti personalmente in contatto con lui (Harrison,???; Keightley, 2017) e una descrizione approfondita dei suoi cinque omicidi (capitolo 2), viene svolta un'analisi di come i tratti psicopatici (inclusi da Hare,?????, nella Psychopathy Checklist-Revised) possano aver portato Brady a commettere crimini 'a sangue freddo', anche chiamati proattivi e premeditati (capitolo 3). Infine, a partire dalla sentenza del Tribunale a cui Brady si era appellato per fare ricorso contro la decisione di essere sottoposto ad alimentazione forzata durante uno sciopero della fame, viene discussa la diagnosi differenziale tra disturbi di personalità (riconosciuti da tutti gli psichiatri di Brady) e schizofrenia (riconosciuta solo da alcuni), in relazione ai sintomi psicotici e paranoia manifestati durante la detenzione (capitolo 4).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/88394