The objective of this paper was to treat the Broader Autism Phenotype (BAP) and study it in the general population. BAP identifies traits qualitatively similar to those of Autism Spectrum Disorder (ASD) (Bolton et al., 1994), but which do not cause sufficient impediment to require a diagnosis because they manifest in a more mild or reduced number (Green et al., 2020). His study is of interest because BAP offers many advantages in scientific research, for example the fact that not being a disorder is also investigable in the general population, allowing experiments with a larger number of participants (Landry & Chouinard, 2019). Because in the past eye atipities have been detected in individuals with BAP (Di Criscio et al., 2019), in our research we wanted to investigate more deeply if there were differences between eye movements during the observation of scenes of social interactions between subjects with BAP and those without BAP. The aim was to understand whether eye movements could be a physiological index useful in distinguishing these two populations. The measurement of such movements was carried out using ET, a set of experimental methodologies and techniques used to record directly and objectively, at a given time and during a specific task, the activity of eye movements and the areas where the gaze is placed (Carter & Luke, 2020). The results confirmed differences in eye movements between the two groups, inviting us to consider this research as a good exploratory basis for future studies.
L’obbiettivo di questo elaborato è stato quello di trattare il Broader Autism Phenotype (BAP) e di studiarlo nella popolazione generale. Il BAP identifica dei tratti qualitativamente simili a quelli del Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) (Bolton et al., 1994), ma che non causano un impedimento sufficiente da richiedere una diagnosi dato che si manifestano in modo più lieve oppure ridotti in numero (Green et al,.2020). Il suo studio è motivo di interesse in quanto il BAP offre molti vantaggi nella ricerca scientifica, ad esempio il fatto che non essendo un disturbo è indagabile anche nella popolazione generale, consentendo di effettuare esperimenti con un maggior numero di partecipanti (Landry & Chouinard, 2019). Siccome in passato sono state individuate delle atipicità nello sguardo in individui aventi il BAP (Di Criscio et al., 2019), nella nostra ricerca abbiamo voluto indagare in maniera più approfondita se si presentassero delle differenze tra i movimenti oculari durante l’osservazione di scene di interazioni sociali tra i soggetti con BAP e quelli non aventi il BAP. Il fine era di comprendere se i movimenti oculari potessero essere un indice fisiologico utile a distinguere queste due popolazioni. La misurazione di tali movimenti è stata effettuata utilizzando l’ET, ovvero un insieme di metodologie e tecniche sperimentali utilizzate per registrare in modo diretto e oggettivo, in un dato tempo e durante un compito specifico, l’attività dei movimenti oculari e le aree dove lo sguardo si pone (Carter & Luke, 2020). I risultati ottenuti hanno confermato la presenza di differenze nei movimenti oculari tra i due gruppi, invitandoci a considerare questa ricerca una buona base esplorativa per studi futuri.
Il Broader Autism Phenotype nella popolazione non clinica: uno studio esplorativo tramite l'analisi dei movimenti oculari
RAVELLI, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
L’obbiettivo di questo elaborato è stato quello di trattare il Broader Autism Phenotype (BAP) e di studiarlo nella popolazione generale. Il BAP identifica dei tratti qualitativamente simili a quelli del Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) (Bolton et al., 1994), ma che non causano un impedimento sufficiente da richiedere una diagnosi dato che si manifestano in modo più lieve oppure ridotti in numero (Green et al,.2020). Il suo studio è motivo di interesse in quanto il BAP offre molti vantaggi nella ricerca scientifica, ad esempio il fatto che non essendo un disturbo è indagabile anche nella popolazione generale, consentendo di effettuare esperimenti con un maggior numero di partecipanti (Landry & Chouinard, 2019). Siccome in passato sono state individuate delle atipicità nello sguardo in individui aventi il BAP (Di Criscio et al., 2019), nella nostra ricerca abbiamo voluto indagare in maniera più approfondita se si presentassero delle differenze tra i movimenti oculari durante l’osservazione di scene di interazioni sociali tra i soggetti con BAP e quelli non aventi il BAP. Il fine era di comprendere se i movimenti oculari potessero essere un indice fisiologico utile a distinguere queste due popolazioni. La misurazione di tali movimenti è stata effettuata utilizzando l’ET, ovvero un insieme di metodologie e tecniche sperimentali utilizzate per registrare in modo diretto e oggettivo, in un dato tempo e durante un compito specifico, l’attività dei movimenti oculari e le aree dove lo sguardo si pone (Carter & Luke, 2020). I risultati ottenuti hanno confermato la presenza di differenze nei movimenti oculari tra i due gruppi, invitandoci a considerare questa ricerca una buona base esplorativa per studi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8813