This work explores fraternal dynamics through a psychoanalytic analysis that includes biblical and Greek myths, classical and contemporary theories, as well as clinical cases and psychological research, highlighting the central role of sibling relationships in the formation of individual identity, emotional regulation, and the development of relational skills necessary for building sociality. Specifically, it examines how feelings of rivalry, jealousy, and hatred that arise in these relationships can evolve into love, solidarity, and fraternity, promoting the overcoming of infantile narcissism and the entry into society. However, when such feelings are not adequately processed, they can hinder psychological development and contribute to the predisposition of psychological disorders. Despite their importance, sibling relationships have long been marginalized by psychoanalysis, which has prioritized the Oedipus complex and parent-child dynamics; a consequence of this neglect is the lack of systematic studies on the fraternal complex. Through a review of the literature and a reflection on clinical practices, this work emphasizes the need to integrate sibling dynamics into psychotherapeutic treatment, suggesting that self-analysis, supervision, and therapist training on fraternal experiences could enhance clinical sensitivity to this issue. The various topics related to sibling relationships investigated in the research inspire further reflections; therefore, it is hoped that increased attention to these dynamics may enrich the clinical and theoretical landscape, stimulating new research and targeted techniques for therapeutic work on sibling relationships.
Il presente lavoro esplora le dinamiche fraterne attraverso un'analisi psicoanalitica che include miti biblici e greci, teorizzazioni classiche e contemporanee, nonché casi clinici e ricerche psicologiche, evidenziando il ruolo centrale delle relazioni fraterne nella formazione dell'identità individuale, nella regolazione emotiva e nello sviluppo delle capacità relazionali necessarie alla costruzione della socialità. In particolare, si esamina come i sentimenti di rivalità, gelosia e odio che emergono in queste relazioni possano evolvere verso amore, solidarietà e fratellanza, favorendo il superamento del narcisismo infantile e l'ingresso nella società. Tuttavia, quando tali sentimenti non vengono adeguatamente elaborati, possono compromettere lo sviluppo psicologico e influire nella predisposizione dei disturbi psicologici. Nonostante la loro importanza, le relazioni fraterne sono state a lungo marginalizzate dalla psicoanalisi, la quale ha dato priorità al complesso edipico e alle dinamiche genitori-figli; effetto di tale trascuratezza è la carenza di studi sistematici rispetto al complesso fraterno. Attraverso una revisione della letteratura e una riflessione sulle pratiche cliniche, questo lavoro pone l'accento sulla necessità di integrare le dinamiche fraterne nel trattamento psicoterapeutico, suggerendo che l'autoanalisi, la supervisione e la formazione dei terapeuti sulle esperienze fraterne potrebbero migliorare la sensibilità clinica verso questo tema. Le diverse tematiche correlate alle relazioni fraterne indagate nella ricerca non fanno che sperare in ulteriori spunti riflessivi; pertanto, si auspica che una maggiore attenzione a queste dinamiche possa arricchire il panorama clinico e teorico, stimolando nuove ricerche e tecniche mirate al lavoro terapeutico sulle relazioni fraterne.
La complessità delle dinamiche fraterne nella letteratura clinica e psicoanalitica
BORELLI, DARIA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro esplora le dinamiche fraterne attraverso un'analisi psicoanalitica che include miti biblici e greci, teorizzazioni classiche e contemporanee, nonché casi clinici e ricerche psicologiche, evidenziando il ruolo centrale delle relazioni fraterne nella formazione dell'identità individuale, nella regolazione emotiva e nello sviluppo delle capacità relazionali necessarie alla costruzione della socialità. In particolare, si esamina come i sentimenti di rivalità, gelosia e odio che emergono in queste relazioni possano evolvere verso amore, solidarietà e fratellanza, favorendo il superamento del narcisismo infantile e l'ingresso nella società. Tuttavia, quando tali sentimenti non vengono adeguatamente elaborati, possono compromettere lo sviluppo psicologico e influire nella predisposizione dei disturbi psicologici. Nonostante la loro importanza, le relazioni fraterne sono state a lungo marginalizzate dalla psicoanalisi, la quale ha dato priorità al complesso edipico e alle dinamiche genitori-figli; effetto di tale trascuratezza è la carenza di studi sistematici rispetto al complesso fraterno. Attraverso una revisione della letteratura e una riflessione sulle pratiche cliniche, questo lavoro pone l'accento sulla necessità di integrare le dinamiche fraterne nel trattamento psicoterapeutico, suggerendo che l'autoanalisi, la supervisione e la formazione dei terapeuti sulle esperienze fraterne potrebbero migliorare la sensibilità clinica verso questo tema. Le diverse tematiche correlate alle relazioni fraterne indagate nella ricerca non fanno che sperare in ulteriori spunti riflessivi; pertanto, si auspica che una maggiore attenzione a queste dinamiche possa arricchire il panorama clinico e teorico, stimolando nuove ricerche e tecniche mirate al lavoro terapeutico sulle relazioni fraterne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8812