This bibliographic review aims to provide an overview of a phenomenon that has been spreading more and more globally over the last ten years: cyberbullying. In particular, what will focus on the present work will be, above all, some explanatory hypotheses of a psychosocial and neuroscientific nature at the base of the aforementioned phenomenon, the preventive interventions, at international, national and regional level, which until now have been put in place to try to cope with it and some of the most used intervention methodologies in this area. The hypotheses that have been advanced focus on the anonymity variable, that is part of the de-individuation mechanism proposed by the Stanford prison experiment conducted by Zimbardo, on the moral disengagement mechanisms of the Social-Cognitive Theory of Bandura, and on the aspect concerned the proximity/distance between victim and attacker, taken from Milgram's experiment on obedience to authority; a neuroscientific hypothesis was also presented on the probable deficit of the mirror system which would underlie a lack of empathy in the perpetrators of aggressive online acts. This document also mentioned the recent Law 71/17 approved last year by the Italian Senate on the definition of cyberbullying and measures to prevent and combat this phenomenon. With regard to prevention and contrast, some behavioral guidelines for safe navigation were analyzed in the final chapter, which should be followed by parents, teachers and students, some methodologies has also been examined, that proved to be very effective in a preventive and therapeutic perspective, like Peer Education and training Role-playing, and, finally, some projects currently in progress were proposed, including "Joining Forces to Combat Cyberbullying in schools" and "Tabby in Internet", funded by the DAPHNE program, "Open eyes: safenet use " and " Nausicaa ", promulgated by MIUR and a last project from Piedmont " Net-Bulli & Cyber-Pupe ".
Questa rassegna bibliografica si pone come obiettivo quello di effettuare una panoramica su un fenomeno che negli ultimi dieci anni sta dilagando sempre più a livello mondiale: il cyberbullismo. In particolare, ciò su cui si focalizzerà il presente elaborato saranno, soprattutto, alcune ipotesi esplicative di stampo psicosociale e neuroscientifico alla base del suddetto fenomeno, gli interventi preventivi, a livello internazionale, nazionale e regionale, che fino ad ora sono stati messi in atto per cercare di farvi fronte e alcune delle metodologie di intervento più utilizzate in quest'ambito. Le ipotesi che sono state avanzate si imperniano sulla variabile dell'anonimato, rientrante nel meccanismo di de-individuazione proposto dall'esperimento della prigione di Stanford condotto da Zimbardo, sui meccanismi di disimpegno morale della Teoria Social-Cognitiva di Bandura, e sull'aspetto della vicinanza/distanza tra vittima e aggressore, ripreso dall'esperimento di Milgram sull'obbedienza all'autorità; è stata presentata anche un'ipotesi neuroscientifica sul probabile deficit del sistema specchio che sottenderebbe una mancanza di empatia nei perpetratori di atti aggressivi online. All'interno di questo elaborato è stato accennato, anche, alla recente Legge 71/17 approvata lo scorso anno dal Senato italiano relativamente alla definizione di cyberbullismo e alle misure di prevenzione e contrasto a tale fenomeno. Proprio riguardo alla prevenzione e al contrasto, sono stati analizzate nel capitolo finale alcune linee guida di comportamento per una sicura navigazione, che dovrebbero essere seguite da genitori, insegnanti e studenti, alcune metodologie che si sono mostrate molto efficaci in un'ottica preventiva e terapeutica, come la Peer Education e il Role-playing formativo, e, infine, alcuni progetti attualmente in atto tra cui ¿Joining Forces to Combat Cyberbullying in schools¿ e ¿Tabby in Internet¿, finanziati dal programma DAPHNE, ¿Open eyes: safenet use¿ e ¿Nausicaa¿, promulgati dal MIUR e un ultimo progetto piemontese ¿Net-Bulli & Cyber-Pupe¿.
Il cyberbullismo. Analisi del fenomeno dal punto di vista psicologico, ipotesi esplicative e progetti di prevenzione
BALDASSARRE, SAMANTHA
2016/2017
Abstract
Questa rassegna bibliografica si pone come obiettivo quello di effettuare una panoramica su un fenomeno che negli ultimi dieci anni sta dilagando sempre più a livello mondiale: il cyberbullismo. In particolare, ciò su cui si focalizzerà il presente elaborato saranno, soprattutto, alcune ipotesi esplicative di stampo psicosociale e neuroscientifico alla base del suddetto fenomeno, gli interventi preventivi, a livello internazionale, nazionale e regionale, che fino ad ora sono stati messi in atto per cercare di farvi fronte e alcune delle metodologie di intervento più utilizzate in quest'ambito. Le ipotesi che sono state avanzate si imperniano sulla variabile dell'anonimato, rientrante nel meccanismo di de-individuazione proposto dall'esperimento della prigione di Stanford condotto da Zimbardo, sui meccanismi di disimpegno morale della Teoria Social-Cognitiva di Bandura, e sull'aspetto della vicinanza/distanza tra vittima e aggressore, ripreso dall'esperimento di Milgram sull'obbedienza all'autorità; è stata presentata anche un'ipotesi neuroscientifica sul probabile deficit del sistema specchio che sottenderebbe una mancanza di empatia nei perpetratori di atti aggressivi online. All'interno di questo elaborato è stato accennato, anche, alla recente Legge 71/17 approvata lo scorso anno dal Senato italiano relativamente alla definizione di cyberbullismo e alle misure di prevenzione e contrasto a tale fenomeno. Proprio riguardo alla prevenzione e al contrasto, sono stati analizzate nel capitolo finale alcune linee guida di comportamento per una sicura navigazione, che dovrebbero essere seguite da genitori, insegnanti e studenti, alcune metodologie che si sono mostrate molto efficaci in un'ottica preventiva e terapeutica, come la Peer Education e il Role-playing formativo, e, infine, alcuni progetti attualmente in atto tra cui ¿Joining Forces to Combat Cyberbullying in schools¿ e ¿Tabby in Internet¿, finanziati dal programma DAPHNE, ¿Open eyes: safenet use¿ e ¿Nausicaa¿, promulgati dal MIUR e un ultimo progetto piemontese ¿Net-Bulli & Cyber-Pupe¿.File | Dimensione | Formato | |
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