The first anti-COVID-19 arrangement opted for a generalized block of the Italian Country. Hoewver, through epidemiological monitoring, it will allow to loosen the restrictions over time, reshaping the measures in response to the development of widespread immunity. The State has approved three main measures, aimind at strengthing the National Health System and favoring families and businesses: “Decreto Cura Italia”, “Decreto Rilancio” and “Decreto Agosto”. The recruitment of GPs and Pediatricians, the improvementint of the territorial assistance networks dedicated to the COVID-19 emergency and the increase in beds and places in intensive care are among the most important government provisions. With this thesis, I aim at carrying out a critical examination of the Italian Decrees Law issued during the pandemic caused by SARS-CoV-2. All the Decrees are published by the Official Journal and accessible online at the institutional addresses of the Offices INPS and INAIL. The selected articles have the objective of successfully manage the workers’ biological risk caused by the virus guaranteeing a healthy work environment. I will systematically analyze the role of the Social Security Institutions and the ability of the mentioned Offices to adapt their services during an emergency context, with no recorded precedents in recent national and international history. More in details, INPS equated quarantine or fiduciary home staying to general illness, specifying that such periods are not counted upon reaching the maximum limit envisaged for the behavior in the context of the employment relationship. The Institute provided bonuses and parental leave, adding on top of these income support actions and the request for the emergence of irregular subordinate employment contracts. ENPAM, an example of a private sectoral pension fund, intervened to facilitate workers excluded from state benefits through the ENPAM and ENPAM Plus bonuses and tapping into their own funds to put forward the subsidies provided by the state. In addition, it reserved some fundings for staff affected by the virus and families of those killed by COVID-19. INAIL has guaranteed insurance coverage in case of confirmed SARS-CoV-2 infection at work, clarifying that the virulent cause is equated to the violent cause. In 2020, the institution found a general decline in accident reports at the workplace compared to the previous year. Among these, COVID-19 complaints amounted to about a quarter of the total. Conversely, fatalities increased by 16.6 percent compared to 2019. The health workers sector has recorded an increase in work-related injuries at all stages of the pandemic, with an annual reports’ increase of 206 percent. Most of these reports outlined an infection from SARS-CoV-2. There has been a decrease in COVID-19 injuries in the last few weeks, probably related to the administration of the first doses of the vaccine and the better management of cases both on an outpatient and territorial level. The challenges faced during the pandemic saw the active participation of the social security institutions and the italian NHS, which in turn had to to strengthen their roles and capacities as the state of emergency was evolving. Telemedicine and telephone triage consultation revealed to be fundamental for monitoring patients which were self-isolating or quarantining, and can be considerend promising tools for future sanitary use despite their instrinsic limitations. In order to guarantee the correct management of the disease, the perpetuation of the vaccination campaign must be accompanied by new investments towards scientific research and continuous updates of the Guidelines.
In Italia, le prime disposizioni anti-COVID-19 hanno previsto un blocco generalizzato del Paese. Per mezzo del monitoraggio epidemiologico sarà, col tempo, possibile allentare le restrizioni, rimodulando le misure in risposta allo sviluppo di un’immunità diffusa. Lo Stato ha varato tre principali provvedimenti, destinati a potenziare il Sistema Sanitario Nazionale e a favorire famiglie e imprese: il Decreto Cura Italia, il Decreto Rilancio e il Decreto Agosto. Tra le disposizioni governative più importanti, si ricordano il reclutamento di MMG e PLS, il potenziamento delle reti di assistenza territoriale dedicate all’emergenza COVID-19 e l’aumento dei posti letto e dei posti in terapia intensiva. L’elaborato si propone quale disamina critica dei Decreti Legge emanati durante la pandemia da SARS-CoV-2, pubblicati in Gazzetta Ufficiale e accessibili online agli indirizzi istituzionali degli Enti previdenziali INPS ed INAIL. Gli articoli selezionati hanno come oggetto la gestione del lavoratore, al fine di garantire sicurezza e salubrità sul lavoro in relazione al rischio biologico costituito dal virus. Si è, pertanto, eseguita la revisione sistematica del ruolo svolto dagli Istituti Previdenziali e della loro capacità di calarsi in un contesto emergenziale che non trova precedenti nella storia recente, tanto a livello nazionale quanto internazionale. L’INPS ha equiparato la quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria alla malattia, specificando che tali periodi non sono computati al raggiungimento del limite massimo previsto per il comporto nell’ambito del rapporto di lavoro. L’Istituto ha erogato bonus e congedi parentali, ai quali ha aggiunto azioni di sostegno del reddito e l’istanza per l’emersione dei rapporti di lavoro subordinati irregolari. L’ENPAM, esempio di cassa previdenziale privata di categoria, è intervenuto per agevolare i lavoratori esclusi dalle prestazioni statali a mezzo dei bonus ENPAM ed ENPAM Plus ed anticipando i sussidi statali previsti attingendo ai propri fondi. Inoltre, ha riservato finanziamenti al personale colpito dal virus e alle famiglie dei caduti a causa del COVID-19. L’INAIL ha garantito copertura assicurativa in caso di accertata infezione da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro, chiarendo che la causa virulenta è equiparata alla causa violenta. Nel 2020, l’Ente ha riscontrato il calo generalizzato delle denunce di infortunio rispetto all’anno precedente. Tra queste, le denunce COVID-19 ammontano a circa un quarto del totale. Di contro, sono aumentati i casi mortali del 16.6 per cento rispetto al 2019. Il settore lavorativo che, in tutte le fasi, ha registrato un aumento di infortuni lavorativi è quello degli operatori sanitari, con incremento delle denunce su base annua di ben il 206 per cento: quasi tutte hanno riguardato il contagio da SARS-CoV-2. Nelle ultime settimane, si è registrato un decremento di infortuni COVID-19, al quale hanno contribuito la somministrazione delle prime dosi di vaccino e la migliore gestione dei casi sia a livello ambulatoriale che territoriale. Le sfide affrontate durante la pandemia hanno visto l’attiva partecipazione degli Enti previdenziali e del SSN, rendendone necessario il rafforzamento in funzione dell’evolversi dello stato di emergenza. Al fine di monitorare i pazienti in isolamento o quarantena, si sono rivelati strumenti fondamentali la telemedicina e il triage telefonico, promettenti prospettive future in campo sanitario pur con i loro limiti intrinseci. Il prosieguo della campagna vaccinale dovrà essere accompagnato da investimenti nella ricerca e continui aggiornamenti delle Linee Guida, al fine di garantire la corretta gestione della patologia.
Trattamento previdenziale del lavoratore SARS-CoV-2 positivo
NARDIN, ANGELA
2019/2020
Abstract
In Italia, le prime disposizioni anti-COVID-19 hanno previsto un blocco generalizzato del Paese. Per mezzo del monitoraggio epidemiologico sarà, col tempo, possibile allentare le restrizioni, rimodulando le misure in risposta allo sviluppo di un’immunità diffusa. Lo Stato ha varato tre principali provvedimenti, destinati a potenziare il Sistema Sanitario Nazionale e a favorire famiglie e imprese: il Decreto Cura Italia, il Decreto Rilancio e il Decreto Agosto. Tra le disposizioni governative più importanti, si ricordano il reclutamento di MMG e PLS, il potenziamento delle reti di assistenza territoriale dedicate all’emergenza COVID-19 e l’aumento dei posti letto e dei posti in terapia intensiva. L’elaborato si propone quale disamina critica dei Decreti Legge emanati durante la pandemia da SARS-CoV-2, pubblicati in Gazzetta Ufficiale e accessibili online agli indirizzi istituzionali degli Enti previdenziali INPS ed INAIL. Gli articoli selezionati hanno come oggetto la gestione del lavoratore, al fine di garantire sicurezza e salubrità sul lavoro in relazione al rischio biologico costituito dal virus. Si è, pertanto, eseguita la revisione sistematica del ruolo svolto dagli Istituti Previdenziali e della loro capacità di calarsi in un contesto emergenziale che non trova precedenti nella storia recente, tanto a livello nazionale quanto internazionale. L’INPS ha equiparato la quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria alla malattia, specificando che tali periodi non sono computati al raggiungimento del limite massimo previsto per il comporto nell’ambito del rapporto di lavoro. L’Istituto ha erogato bonus e congedi parentali, ai quali ha aggiunto azioni di sostegno del reddito e l’istanza per l’emersione dei rapporti di lavoro subordinati irregolari. L’ENPAM, esempio di cassa previdenziale privata di categoria, è intervenuto per agevolare i lavoratori esclusi dalle prestazioni statali a mezzo dei bonus ENPAM ed ENPAM Plus ed anticipando i sussidi statali previsti attingendo ai propri fondi. Inoltre, ha riservato finanziamenti al personale colpito dal virus e alle famiglie dei caduti a causa del COVID-19. L’INAIL ha garantito copertura assicurativa in caso di accertata infezione da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro, chiarendo che la causa virulenta è equiparata alla causa violenta. Nel 2020, l’Ente ha riscontrato il calo generalizzato delle denunce di infortunio rispetto all’anno precedente. Tra queste, le denunce COVID-19 ammontano a circa un quarto del totale. Di contro, sono aumentati i casi mortali del 16.6 per cento rispetto al 2019. Il settore lavorativo che, in tutte le fasi, ha registrato un aumento di infortuni lavorativi è quello degli operatori sanitari, con incremento delle denunce su base annua di ben il 206 per cento: quasi tutte hanno riguardato il contagio da SARS-CoV-2. Nelle ultime settimane, si è registrato un decremento di infortuni COVID-19, al quale hanno contribuito la somministrazione delle prime dosi di vaccino e la migliore gestione dei casi sia a livello ambulatoriale che territoriale. Le sfide affrontate durante la pandemia hanno visto l’attiva partecipazione degli Enti previdenziali e del SSN, rendendone necessario il rafforzamento in funzione dell’evolversi dello stato di emergenza. Al fine di monitorare i pazienti in isolamento o quarantena, si sono rivelati strumenti fondamentali la telemedicina e il triage telefonico, promettenti prospettive future in campo sanitario pur con i loro limiti intrinseci. Il prosieguo della campagna vaccinale dovrà essere accompagnato da investimenti nella ricerca e continui aggiornamenti delle Linee Guida, al fine di garantire la corretta gestione della patologia.File | Dimensione | Formato | |
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