Già sul giornale cartaceo, l'attenzione a rendere gli articoli accattivanti e attraenti per i lettori, è da sempre fondamentale. Allo stesso modo, anche sul web si è cercato di rendere invitanti gli articoli pubblicati, questa pratica, che non aveva in precedenza una denominazione precisa, online viene identificata con il termine: clickbait. Lo scopo della tesi è quello di inquadrare il fenomeno, sul web e sui social network, cercando di capire come questa pratica venga utilizzata e verso chi è indirizzata; si procede analizzando il comportamento del fenomeno per poi individuare dove viene utilizzato. La scelta dell'argomento deriva dall'esperienza diretta avuta con il fenomeno, in particolare su Facebook, si è voluto approfondire il tema, del quale si era già sentito parlare in modo negativo, legato soprattutto ad un meccanismo ingannevole, per verificare la sua effettiva portata, o se fosse semplice frutto di casualità. Il fenomeno è relativamente recente, vi è quindi una mancanza di una vera e propria bibliografia al quale attingere. Il materiale necessario alla stesura è stato reperito online, attraverso la lettura di articoli sull'argomento e sono state effettuate delle interviste, attraverso l'elaborazione di un questionario. Nel primo capitolo il clickbait viene analizzato sotto ogni punto di vista. L'intento è di presentare il fenomeno nella sua interezza, partendo dal significato della parola, per poi indagare quali sono gli scopi del suo utilizzo e come interagisce con gli utenti. Dal materiale raccolto è emerso come il clickbait sia presente in diversi modi, l'ultimo paragrafo è quindi dedicato a categorizzare le varie tipologie presenti sul web. Successivamente nel secondo capitolo viene dato spazio a quelli che sono i campi di applicazione del fenomeno. Dopo aver analizzato il fenomeno, si cerca di comprendere dove viene maggiormente applicato, se ci sono, o meno, differenze di utilizzo tra le realtà analizzate, ovvero: testate giornalistiche, Facebook e YouTube. Infine nel terzo e ultimo capitolo, vengono esposti i dati raccolti dalle interviste, esaminando le diverse opinioni in merito, con l'obiettivo di individuare le uguaglianze e le differenze di pensiero.
Clickbait: il fenomeno delle esche digitali su web e social network
LINGUA, SAMUELE
2016/2017
Abstract
Già sul giornale cartaceo, l'attenzione a rendere gli articoli accattivanti e attraenti per i lettori, è da sempre fondamentale. Allo stesso modo, anche sul web si è cercato di rendere invitanti gli articoli pubblicati, questa pratica, che non aveva in precedenza una denominazione precisa, online viene identificata con il termine: clickbait. Lo scopo della tesi è quello di inquadrare il fenomeno, sul web e sui social network, cercando di capire come questa pratica venga utilizzata e verso chi è indirizzata; si procede analizzando il comportamento del fenomeno per poi individuare dove viene utilizzato. La scelta dell'argomento deriva dall'esperienza diretta avuta con il fenomeno, in particolare su Facebook, si è voluto approfondire il tema, del quale si era già sentito parlare in modo negativo, legato soprattutto ad un meccanismo ingannevole, per verificare la sua effettiva portata, o se fosse semplice frutto di casualità. Il fenomeno è relativamente recente, vi è quindi una mancanza di una vera e propria bibliografia al quale attingere. Il materiale necessario alla stesura è stato reperito online, attraverso la lettura di articoli sull'argomento e sono state effettuate delle interviste, attraverso l'elaborazione di un questionario. Nel primo capitolo il clickbait viene analizzato sotto ogni punto di vista. L'intento è di presentare il fenomeno nella sua interezza, partendo dal significato della parola, per poi indagare quali sono gli scopi del suo utilizzo e come interagisce con gli utenti. Dal materiale raccolto è emerso come il clickbait sia presente in diversi modi, l'ultimo paragrafo è quindi dedicato a categorizzare le varie tipologie presenti sul web. Successivamente nel secondo capitolo viene dato spazio a quelli che sono i campi di applicazione del fenomeno. Dopo aver analizzato il fenomeno, si cerca di comprendere dove viene maggiormente applicato, se ci sono, o meno, differenze di utilizzo tra le realtà analizzate, ovvero: testate giornalistiche, Facebook e YouTube. Infine nel terzo e ultimo capitolo, vengono esposti i dati raccolti dalle interviste, esaminando le diverse opinioni in merito, con l'obiettivo di individuare le uguaglianze e le differenze di pensiero.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/87974