The problem wich has led the research path of this thesis is the apparent lack of specific attention to the radio quality sound, both by those who produce it (the industry professionals) and by the scholars. In the current transition phase of the radio signal from analogue transmission technology in FM to digital (DAB), it seems that radio has not been self-reflecting on the technical specifications of the medium and is not making a reconfiguration of its expressive forms. The digital signal eliminates all the disturbances present in the FM broadcast. The fidelity of the signal leaves all the noise created by the keyboards, arriving at this point in full intensity for the listener. The messenger who speaks in noisy situations, trying to overwrite them, the shouting vocal, rather than the sound of a journalist or a speaker, the fitting little to the cuts, etc. They will come to the listener in all their noise. The peculiarity of the radio is that the relationship between sender and receiver is configured because of reciprocal "blindness" and precisely for this reason, the sound count represents the meeting ground between the two parties in play. In this order of thought, radio sound acquires the status of medium in all respects, capable of configuring the relationship that the listener has with the issuer. With this research I would like to draw attention to the importance of considering radio sound as a medium in the specifics of this historical period, in which the technical part and the expressive part of the production of radio sound seem to have undergone a somewhat marked shift From the production practices that are going from analogue to digital mode. For these reasons, in the second part of this thesis is given room for the testimonies of some industry professionals to understand their role in the production of radio sound and what their perception of the work they are doing and the matter they are dealing with. If we accept the disciplinary partition that still structures the research system in Italy, we can consider the point of view of this humanistic thesis with a look at the technical-sound implications of radio broadcasting: that is because I think only the overall consideration of production Radio, consisting of the technological dimension along with the expressive one, can return to the sound the semantic dimensions of its corporeity. Radio sound can be made up of different sound sources, such as voices, music and noises, which are treated (and, as we shall see, in part uniformed) by properly crafted technical instruments, which they transmit on one side and received on the other , Affect in turn the sound perceived by the recipient. The thesis consists into two parts. In the first part I collected the contributions that derive from the scientific literature that has dealt with, more or less direct, of this topic. In the second part I present the research method with the oral sources and the analysis of the collected evidence, developed on the basis of the topics identified in the first part.

La problematica che ha guidato il percorso di ricerca per questa tesi è l'apparente assenza di un'attenzione specifica alla qualità del suono radiofonico, sia da parte di chi lo produce (le/i professionisti del settore), sia da parte degli studiosi. Nell'attuale fase di transizione del segnale radiofonico dalla tecnologia analogica della trasmissione in FM a quella digitale (DAB), sembra che la radiofonia non abbia operato un'autoriflessione sulle caratteristiche specifiche tecniche del mezzo e non stia compiendo una riconfigurazione delle sue forme espressive. Il segnale digitale permette di eliminare tutti i disturbi presenti nella trasmissione FM. La fedeltà del segnale lascia trasparire ogni rumore creato dai fonanti, arrivando, a questo punto, a piena intensità all'ascoltatore. L'inviato che parla in situazioni rumorose, cercando di sovrastarle, la vocalità urlata, piuttosto che ansimata di un giornalista o di uno speaker, il montaggio poco attento ai tagli, ecc. Arriveranno all'ascoltatore in tutta la loro rumorosità. La peculiarità della radiofonia è che il rapporto tra mittente e ricevente è configurato sulla base della reciproca ¿cecità¿ e proprio per questo la cifra sonora rappresenta il terreno d'incontro tra le due parti in gioco. In questo ordine di pensiero il suono radiofonico acquisisce a tutti gli effetti lo status di medium, capace di configurare il rapporto che l'ascoltatore intrattiene con l'emittente. Con questa mia ricerca vorrei portare l'attenzione sull'importanza di considerare il suono radiofonico come medium nello specifico di questo periodo storico, in cui la parte tecnica e la parte espressiva della produzione del suono radiofonico sembrano aver subito in un certo senso un allontanamento accentuata dalle pratiche produttive che stanno passando dalla modalità analogica a quella digitale. Per queste ragioni, nella seconda parte di questa tesi viene dato spazio alle testimonianze di alcuni professionisti del settore per comprendere quale sia il loro ruolo nella produzione del suono radiofonico e quale sia la loro percezione del lavoro che svolgono e della materia che trattano. Se accettiamo la partizione disciplinare che ancora struttura il sistema della ricerca in Italia, possiamo considerare il punto di vista di questa tesi umanistico, con uno sguardo però rivolto alle implicazioni tecnico-foniche della trasmissione radiofonica: ciò perché ritengo che solo la considerazione complessiva della produzione radiofonica, costituita dalla dimensione tecnologica insieme a quella espressiva, possa restituire al suono le dimensioni semantiche della propria corporeità. Il suono radiofonico può essere formato da diverse fonti sonore, quali voci, musica e rumori, che vengono trattate (e, come vedremo, per parte uniformate) da strumenti tecnici adeguatamente predisposti, che nel loro trasmettere da una parte, e ricevere dall'altra, influiscono a loro volta sul suono percepito dal destinatario. La tesi si divide, quindi, in due parti. Nella prima parte ho raccolto gli apporti che derivano dalla letteratura scientifica che si è occupata, in modo più o meno diretto di questo argomento. Nella seconda parte presento il metodo di ricerca con le fonti orali e l'analisi delle testimonianze raccolte, sviluppata sulla base dei temi individuati nella prima parte.

Elementi di eufonia radiofonica. La voce come suono nella radiofonia italiana. Un'indagine sul campo

CAVAGLIA', CHIARA
2016/2017

Abstract

La problematica che ha guidato il percorso di ricerca per questa tesi è l'apparente assenza di un'attenzione specifica alla qualità del suono radiofonico, sia da parte di chi lo produce (le/i professionisti del settore), sia da parte degli studiosi. Nell'attuale fase di transizione del segnale radiofonico dalla tecnologia analogica della trasmissione in FM a quella digitale (DAB), sembra che la radiofonia non abbia operato un'autoriflessione sulle caratteristiche specifiche tecniche del mezzo e non stia compiendo una riconfigurazione delle sue forme espressive. Il segnale digitale permette di eliminare tutti i disturbi presenti nella trasmissione FM. La fedeltà del segnale lascia trasparire ogni rumore creato dai fonanti, arrivando, a questo punto, a piena intensità all'ascoltatore. L'inviato che parla in situazioni rumorose, cercando di sovrastarle, la vocalità urlata, piuttosto che ansimata di un giornalista o di uno speaker, il montaggio poco attento ai tagli, ecc. Arriveranno all'ascoltatore in tutta la loro rumorosità. La peculiarità della radiofonia è che il rapporto tra mittente e ricevente è configurato sulla base della reciproca ¿cecità¿ e proprio per questo la cifra sonora rappresenta il terreno d'incontro tra le due parti in gioco. In questo ordine di pensiero il suono radiofonico acquisisce a tutti gli effetti lo status di medium, capace di configurare il rapporto che l'ascoltatore intrattiene con l'emittente. Con questa mia ricerca vorrei portare l'attenzione sull'importanza di considerare il suono radiofonico come medium nello specifico di questo periodo storico, in cui la parte tecnica e la parte espressiva della produzione del suono radiofonico sembrano aver subito in un certo senso un allontanamento accentuata dalle pratiche produttive che stanno passando dalla modalità analogica a quella digitale. Per queste ragioni, nella seconda parte di questa tesi viene dato spazio alle testimonianze di alcuni professionisti del settore per comprendere quale sia il loro ruolo nella produzione del suono radiofonico e quale sia la loro percezione del lavoro che svolgono e della materia che trattano. Se accettiamo la partizione disciplinare che ancora struttura il sistema della ricerca in Italia, possiamo considerare il punto di vista di questa tesi umanistico, con uno sguardo però rivolto alle implicazioni tecnico-foniche della trasmissione radiofonica: ciò perché ritengo che solo la considerazione complessiva della produzione radiofonica, costituita dalla dimensione tecnologica insieme a quella espressiva, possa restituire al suono le dimensioni semantiche della propria corporeità. Il suono radiofonico può essere formato da diverse fonti sonore, quali voci, musica e rumori, che vengono trattate (e, come vedremo, per parte uniformate) da strumenti tecnici adeguatamente predisposti, che nel loro trasmettere da una parte, e ricevere dall'altra, influiscono a loro volta sul suono percepito dal destinatario. La tesi si divide, quindi, in due parti. Nella prima parte ho raccolto gli apporti che derivano dalla letteratura scientifica che si è occupata, in modo più o meno diretto di questo argomento. Nella seconda parte presento il metodo di ricerca con le fonti orali e l'analisi delle testimonianze raccolte, sviluppata sulla base dei temi individuati nella prima parte.
ITA
The problem wich has led the research path of this thesis is the apparent lack of specific attention to the radio quality sound, both by those who produce it (the industry professionals) and by the scholars. In the current transition phase of the radio signal from analogue transmission technology in FM to digital (DAB), it seems that radio has not been self-reflecting on the technical specifications of the medium and is not making a reconfiguration of its expressive forms. The digital signal eliminates all the disturbances present in the FM broadcast. The fidelity of the signal leaves all the noise created by the keyboards, arriving at this point in full intensity for the listener. The messenger who speaks in noisy situations, trying to overwrite them, the shouting vocal, rather than the sound of a journalist or a speaker, the fitting little to the cuts, etc. They will come to the listener in all their noise. The peculiarity of the radio is that the relationship between sender and receiver is configured because of reciprocal "blindness" and precisely for this reason, the sound count represents the meeting ground between the two parties in play. In this order of thought, radio sound acquires the status of medium in all respects, capable of configuring the relationship that the listener has with the issuer. With this research I would like to draw attention to the importance of considering radio sound as a medium in the specifics of this historical period, in which the technical part and the expressive part of the production of radio sound seem to have undergone a somewhat marked shift From the production practices that are going from analogue to digital mode. For these reasons, in the second part of this thesis is given room for the testimonies of some industry professionals to understand their role in the production of radio sound and what their perception of the work they are doing and the matter they are dealing with. If we accept the disciplinary partition that still structures the research system in Italy, we can consider the point of view of this humanistic thesis with a look at the technical-sound implications of radio broadcasting: that is because I think only the overall consideration of production Radio, consisting of the technological dimension along with the expressive one, can return to the sound the semantic dimensions of its corporeity. Radio sound can be made up of different sound sources, such as voices, music and noises, which are treated (and, as we shall see, in part uniformed) by properly crafted technical instruments, which they transmit on one side and received on the other , Affect in turn the sound perceived by the recipient. The thesis consists into two parts. In the first part I collected the contributions that derive from the scientific literature that has dealt with, more or less direct, of this topic. In the second part I present the research method with the oral sources and the analysis of the collected evidence, developed on the basis of the topics identified in the first part.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
302714_cavagliàchiara-elementidieufoniaradiofonica.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.94 MB
Formato Adobe PDF
3.94 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/87963