The present study investigates the role of the peer group during childhood (2-14 years) in the processes of social inclusion and de-stigmatisation of children with disabilities. Within the theoretical framework of Childhood Studies and Critical Disability Studies, a reflection on practices and interactions between children with and without disabilities is developed, focusing on the recognition of children's skills in interpersonal relationships and their ability to actively act in the contexts they inhabit. Qualitative methods were used to achieve the cognitive aims, based on a review of the sociological literature on the subject and on an ethnographic project carried out in a Genoese summer centre. The research was instrumental in highlighting the barriers to participation and access to social groups that children with disabilities may face. The results suggest the importance of peer socialisation experiences for the acquisition of social-relational skills and for increasing quality of life. The complexity of implementing inclusive projects aimed at valuing differences is also highlighted. The paper is structured in five chapters. The first examines the condition of childhood in Western society, highlighting its socially constructed nature and analysing the transition from traditional conceptions to the new sociology of childhood. An analysis of social learning processes and group formation in the socialisation contexts inhabited by children is also proposed. The second chapter examines the condition of exclusion and marginalisation of persons with disabilities, presented through descriptive quantitative data. It emerges how disability is a condition that can have profound effects on access to life opportunities and the assumption of diverse roles in society. The reading of the cultural representations of persons with disabilities in the social context is accompanied by a presentation of the changes in the law and inclusion policies. The third chapter presents the research plan and provides the methodological and methodological coordinates followed in carrying out the ethnography and evaluating its validity. The last two chapters are dedicated to the restitution of the research results: the fourth chapter focuses on the friendship dynamics between children with and without disabilities, highlighting similarities and differences in interaction and play practices. Finally, the last chapter is dedicated to reflecting on the role of peers in improving the quality of life of children with disabilities.
Il presente studio indaga il ruolo del gruppo dei pari durante l’infanzia (2-14 anni) nei processi di inclusione sociale e di de-stigmatizzazione dei bambini con disabilità. All’interno del frame teorico dei Childhood Studies e dei Critical Disability Studies viene sviluppata una riflessione su pratiche e interazioni tra bambini con e senza disabilità, incentrata sul riconoscimento delle competenze dei minori nelle relazioni interpersonali e sulla loro capacità di agire attivamente nei contesti che abitano. Per il raggiungimento dei fini conoscitivi sono stati impiegati metodi qualitativi, basati sulla revisione della letteratura sociologica sul tema e su un progetto etnografico svolto in un centro estivo genovese. La ricerca è stata fondamentale per mettere in luce le barriere alla partecipazione e all’accesso ai gruppi sociali che possono incontrare i bambini con disabilità. I risultati suggeriscono l’importanza delle esperienze di socializzazione tra pari per l’acquisizione di competenze socio-relazionali e per incrementarne la qualità della vita. Si evidenzia, inoltre, la complessità nell’implementare progetti inclusivi volti alla valorizzazione delle differenze. L’elaborato si struttura in cinque capitoli. Il primo esamina la condizione dell’infanzia nella società occidentale, evidenziandone la natura socialmente costruita e analizzando il passaggio dalle concezioni tradizionali alla nuova sociologia dell’infanzia. Si propone anche un’analisi dei processi di apprendimento sociale e della formazione dei gruppi nei contesti di socializzazione abitati dai bambini. Il secondo capitolo esamina la condizione di esclusione e marginalizzazione delle persone con disabilità, presentata attraverso dati quantitativi descrittivi. Emerge come la disabilità sia una condizione che può avere profonde ricadute sull’accesso a opportunità di vita e all’assunzione di ruoli diversificati in società. La lettura delle rappresentazioni culturali delle persone con disabilità nel contesto sociale è accompagnata da una presentazione dei mutamenti nel diritto e nelle politiche di inclusione. Il terzo capitolo presenta il piano della ricerca e fornisce le coordinate metodologiche e di metodo seguite per la realizzazione dell’etnografia e per la valutazione della sua validità. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla restituzione dei risultati di ricerca: il quarto capitolo si concentra sulle dinamiche di amicizia tra bambini con e senza disabilità, sottolineando similitudini e differenze nell’interazione e nelle pratiche di gioco. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato alla riflessione sul ruolo dei pari nel migliorare la qualità della vita di bambini con disabilità.
Amicizia e disabilità. Un'indagine etnografica su inclusione e relazioni nell’infanzia.
PONTE, MARGHERITA
2023/2024
Abstract
Il presente studio indaga il ruolo del gruppo dei pari durante l’infanzia (2-14 anni) nei processi di inclusione sociale e di de-stigmatizzazione dei bambini con disabilità. All’interno del frame teorico dei Childhood Studies e dei Critical Disability Studies viene sviluppata una riflessione su pratiche e interazioni tra bambini con e senza disabilità, incentrata sul riconoscimento delle competenze dei minori nelle relazioni interpersonali e sulla loro capacità di agire attivamente nei contesti che abitano. Per il raggiungimento dei fini conoscitivi sono stati impiegati metodi qualitativi, basati sulla revisione della letteratura sociologica sul tema e su un progetto etnografico svolto in un centro estivo genovese. La ricerca è stata fondamentale per mettere in luce le barriere alla partecipazione e all’accesso ai gruppi sociali che possono incontrare i bambini con disabilità. I risultati suggeriscono l’importanza delle esperienze di socializzazione tra pari per l’acquisizione di competenze socio-relazionali e per incrementarne la qualità della vita. Si evidenzia, inoltre, la complessità nell’implementare progetti inclusivi volti alla valorizzazione delle differenze. L’elaborato si struttura in cinque capitoli. Il primo esamina la condizione dell’infanzia nella società occidentale, evidenziandone la natura socialmente costruita e analizzando il passaggio dalle concezioni tradizionali alla nuova sociologia dell’infanzia. Si propone anche un’analisi dei processi di apprendimento sociale e della formazione dei gruppi nei contesti di socializzazione abitati dai bambini. Il secondo capitolo esamina la condizione di esclusione e marginalizzazione delle persone con disabilità, presentata attraverso dati quantitativi descrittivi. Emerge come la disabilità sia una condizione che può avere profonde ricadute sull’accesso a opportunità di vita e all’assunzione di ruoli diversificati in società. La lettura delle rappresentazioni culturali delle persone con disabilità nel contesto sociale è accompagnata da una presentazione dei mutamenti nel diritto e nelle politiche di inclusione. Il terzo capitolo presenta il piano della ricerca e fornisce le coordinate metodologiche e di metodo seguite per la realizzazione dell’etnografia e per la valutazione della sua validità. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla restituzione dei risultati di ricerca: il quarto capitolo si concentra sulle dinamiche di amicizia tra bambini con e senza disabilità, sottolineando similitudini e differenze nell’interazione e nelle pratiche di gioco. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato alla riflessione sul ruolo dei pari nel migliorare la qualità della vita di bambini con disabilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8793