The project "Coding in the Dark" aims to make educational robotics accessible to children with visual impairments, who often face significant challenges in programming. This initiative is not limited to visually impaired children; it also targets students with various educational needs. One of its goals is to raise awareness about blindness and low vision, allowing participants to explore different ways senses can be utilized. Experiencing blindness firsthand enhances tactile and auditory skills since cognitive activity tends to focus more on preserved senses when one sense is diminished. The laboratory unit emphasizes logical reasoning, problem-solving, collaboration, memory, and attention skills that the project aims to strengthen.
Il progetto “Coding al buio” nasce dalla volontà di rendere accessibile la robotica educativa anche per i bambini con disabilità visiva, che potrebbero riscontrare notevoli difficoltà nella programmazione. La proposta non è dedicata esclusivamente ai bambini con disabilità visiva, bensì ad alunni con ogni tipo di esigenza educativa; uno degli obiettivi è quello di sensibilizzare rispetto al mondo della cecità e dell’ipovisione, permettendo di conoscere le diverse modalità con cui i sensi possono essere utilizzati. La sperimentazione in prima persona della condizione di cecità permette di potenziare il tatto e l’udito, poiché, quando uno dei sensi viene meno, l'attività cognitiva si focalizza maggiormente su quelli preservati, atti a colmare le difficoltà. L’unità laboratoriale richiede capacità logiche, di problem solving, di collaborazione, mnemoniche e di attenzione, delle quali si intende andare a controllare il potenziamento.
Coding al buio: un progetto di robotica educativa sensoriale per l’inclusione
CURTI, LUDOVICA
2023/2024
Abstract
Il progetto “Coding al buio” nasce dalla volontà di rendere accessibile la robotica educativa anche per i bambini con disabilità visiva, che potrebbero riscontrare notevoli difficoltà nella programmazione. La proposta non è dedicata esclusivamente ai bambini con disabilità visiva, bensì ad alunni con ogni tipo di esigenza educativa; uno degli obiettivi è quello di sensibilizzare rispetto al mondo della cecità e dell’ipovisione, permettendo di conoscere le diverse modalità con cui i sensi possono essere utilizzati. La sperimentazione in prima persona della condizione di cecità permette di potenziare il tatto e l’udito, poiché, quando uno dei sensi viene meno, l'attività cognitiva si focalizza maggiormente su quelli preservati, atti a colmare le difficoltà. L’unità laboratoriale richiede capacità logiche, di problem solving, di collaborazione, mnemoniche e di attenzione, delle quali si intende andare a controllare il potenziamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8786