La recente enciclica ¿Laudato si'¿ di Papa Francesco affronta per la prima volta in maniera organica le nuove sfide ambientali a cui l'uomo è chiamato a rispondere, ponendo l'attenzione anche sul ruolo che le religioni sono chiamate a ricoprire in tale ambito. Il lavoro è diviso in due parti: ¿ la prima affronta la tematica della creazione, quale antecedente al tema del diritto ambientale. ¿ nella seconda l'attenzione è incentrata sul diritto ambientale, sulla sua disciplina ed evoluzione, sulle cause dell'odierna crisi ambientale e sui suoi possibili rimedi. a) Parte prima Il primo capitolo tratta la creazione dell'Universo tramite l'esposizione delle cosmogonie più celebri tra cui quella ebraica, mussulmana e cristiana. Segue l'analisi delle scoperte scientifiche che si sono susseguite nel corso dei secoli a partire dagli antichi Greci fino a giungere alla teoria del Big-Bang. Un paragrafo, infine, viene riservato a una questione che da sempre è al centro di numerosi dibattiti e diatribe, ossia la teoria evoluzionistica. Il secondo capitolo offre un'analisi delle visioni che hanno portato l'uomo a ritenere esistente un ordine all'interno del cosmo. Vengono riportate alcune visioni filosofiche, religiose e scientifiche, in particolare: la svolta rappresentata dal sistema Copernicano, la nuova concezione dell'Universo e il nuovo ruolo di Dio, identificato con quello di un orologiaio che sottopone il creato a precise leggi di carattere meccanicistico. Si giunge così alle ultime scoperte della scienza moderna, ossia la meccanica quantistica, caratterizzata da un determinismo relativo e dalle grandezze probabilistiche. Nel terzo capitolo viene approfondito il rapporto dell'uomo con il creato, mentre i paragrafi successivi trattano la tematica dell'antropocentrismo fuorviante, da molti considerato la causa delle odierne distruzioni ambientali. Il capitolo quattro si occupa del significato spirituale attribuibile al mondo materiale e affronta la visione della natura quale intermediario, ossia il mezzo attraverso cui ricompensare o punire l'umanità per i suoi comportamenti. b) Parte seconda Il quinto capitolo inizia con la definizione di ambiente a cui segue l'analisi della relazione uomo-natura all'interno delle concezioni religiose e l'influenza che le organizzazioni non governative possono esercitare sull'economia internazionale. A questa trattazione incentrata sui valori religiosi, segue quella giuridica con i sui principi e la sua disciplina. Nel sesto capitolo vengono analizzate le cause dell'odierna crisi ambientale, vera e propria crisi sociale, i cui attori principali vengono identificati con la tecnologia capace di permeare tutti gli ambiti in cui si esplica l'attività umana e la cultura del controllo, il cui sviluppo, ha reso l'uomo capace di spostare sempre più in là i limiti di ciò che è possibile. Nel capitolo successivo vengono esaminati i possibili rimedi alla crisi: ecologia integrale, conversione ecologica e responsabilità verso le generazioni future. L'ultimo capitolo offre una panoramica storica relativa alla disciplina dell'acqua. Vengono riportati i principali trattati e accordi volti alla sua regolamentazione e i principi elaborati. Come nei precedenti capitoli, un paragrafo viene riservato alle religioni, al loro impegno e al contributo sul riconoscimento di un diritto all'acqua.

Diritto dell'ambiente e ordine del creato nei rapporti tra diverse visioni ecologiche

BOSCO, VALERIA
2016/2017

Abstract

La recente enciclica ¿Laudato si'¿ di Papa Francesco affronta per la prima volta in maniera organica le nuove sfide ambientali a cui l'uomo è chiamato a rispondere, ponendo l'attenzione anche sul ruolo che le religioni sono chiamate a ricoprire in tale ambito. Il lavoro è diviso in due parti: ¿ la prima affronta la tematica della creazione, quale antecedente al tema del diritto ambientale. ¿ nella seconda l'attenzione è incentrata sul diritto ambientale, sulla sua disciplina ed evoluzione, sulle cause dell'odierna crisi ambientale e sui suoi possibili rimedi. a) Parte prima Il primo capitolo tratta la creazione dell'Universo tramite l'esposizione delle cosmogonie più celebri tra cui quella ebraica, mussulmana e cristiana. Segue l'analisi delle scoperte scientifiche che si sono susseguite nel corso dei secoli a partire dagli antichi Greci fino a giungere alla teoria del Big-Bang. Un paragrafo, infine, viene riservato a una questione che da sempre è al centro di numerosi dibattiti e diatribe, ossia la teoria evoluzionistica. Il secondo capitolo offre un'analisi delle visioni che hanno portato l'uomo a ritenere esistente un ordine all'interno del cosmo. Vengono riportate alcune visioni filosofiche, religiose e scientifiche, in particolare: la svolta rappresentata dal sistema Copernicano, la nuova concezione dell'Universo e il nuovo ruolo di Dio, identificato con quello di un orologiaio che sottopone il creato a precise leggi di carattere meccanicistico. Si giunge così alle ultime scoperte della scienza moderna, ossia la meccanica quantistica, caratterizzata da un determinismo relativo e dalle grandezze probabilistiche. Nel terzo capitolo viene approfondito il rapporto dell'uomo con il creato, mentre i paragrafi successivi trattano la tematica dell'antropocentrismo fuorviante, da molti considerato la causa delle odierne distruzioni ambientali. Il capitolo quattro si occupa del significato spirituale attribuibile al mondo materiale e affronta la visione della natura quale intermediario, ossia il mezzo attraverso cui ricompensare o punire l'umanità per i suoi comportamenti. b) Parte seconda Il quinto capitolo inizia con la definizione di ambiente a cui segue l'analisi della relazione uomo-natura all'interno delle concezioni religiose e l'influenza che le organizzazioni non governative possono esercitare sull'economia internazionale. A questa trattazione incentrata sui valori religiosi, segue quella giuridica con i sui principi e la sua disciplina. Nel sesto capitolo vengono analizzate le cause dell'odierna crisi ambientale, vera e propria crisi sociale, i cui attori principali vengono identificati con la tecnologia capace di permeare tutti gli ambiti in cui si esplica l'attività umana e la cultura del controllo, il cui sviluppo, ha reso l'uomo capace di spostare sempre più in là i limiti di ciò che è possibile. Nel capitolo successivo vengono esaminati i possibili rimedi alla crisi: ecologia integrale, conversione ecologica e responsabilità verso le generazioni future. L'ultimo capitolo offre una panoramica storica relativa alla disciplina dell'acqua. Vengono riportati i principali trattati e accordi volti alla sua regolamentazione e i principi elaborati. Come nei precedenti capitoli, un paragrafo viene riservato alle religioni, al loro impegno e al contributo sul riconoscimento di un diritto all'acqua.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/87823