In the following thesis work, the results of literature research and experimental activities conducted at the District laboratories of the Department of Environmental, Land and Infrastructure Engineering (D.IATI) of the Politecnico di Torino and the Department of Chemistry of the University of Turin concerning the treatment of groundwater contaminated by chlorinated organic solvents with a particularly high concentration of bis 1-chloro-2-propyl ether or DCIPE are reported. This compound is an unwanted co-product (3-5%) of the industrial production of propylene oxide and epichlorohydrin and has been widely used as an extraction solvent in the chemical industry, as well as a nematicide (Horn et al. 2003). In the following thesis work, the following strategies were used to degrade it: - the effectiveness of advanced chemical oxidation processes with potassium persulphate as such and activated with zero-valent iron was evaluated at the laboratories of the Polytechnic University of Turin. Such reagents are highly appreciated in the field of contaminant treatment because, in addition to being relatively inexpensive, they have often been described as ‘environmental-friendly’, as they are highly reactive and relatively non-toxic (Wang and Wang, 2018; Xiao et al., 2020); - a constant current electrochemical method using BDD electrodes was used at the Department of Chemistry.

Con il seguente lavoro di tesi, sono riportati gli esiti della ricerca in letteratura scientifica e delle attività sperimentali condotte presso i laboratori del Distretto del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (D.IATI) del Politecnico di Torino e del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Torino riguardo il trattamento di acqua di falda contaminata da solventi organici clorurati con concentrazione particolarmente elevata del bis 1-cloro 2-propil etere o DCIPE. Questo composto è un co-prodotto indesiderato (3-5%) della produzione industriale di ossido di propilene ed epicloridrina ed è stato ampiamente utilizzato come solvente di estrazione nell'industria chimica, oltre che come nematocida (Horn et al. 2003). Nel seguente lavoro di tesi sono state utilizzate le seguenti strategie per degradarlo: - presso i laboratori del Politecnico di Torino è stata valutata l’efficacia di processi di ossidazione chimica avanzata con persolfato di potassio tal quale e attivato mediante ferro zerovalente. Tali reagenti sono molto apprezzati nell’ambito del trattamento dei contaminanti perché, oltre ad essere relativamente economici, sono stati spesso definiti “environmental-friendly”, in quanto molto reattivi e relativamente non tossici (Wang and Wang, 2018; Xiao et al., 2020); - presso il Dipartimento di Chimica è stato utilizzato un metodo elettrochimico a intensità di corrente costante utilizzando elettrodi BDD.

Metodi di degradazione del DCIPE in acqua di falda

AGRESTI, PIERLUIGI
2023/2024

Abstract

Con il seguente lavoro di tesi, sono riportati gli esiti della ricerca in letteratura scientifica e delle attività sperimentali condotte presso i laboratori del Distretto del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (D.IATI) del Politecnico di Torino e del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Torino riguardo il trattamento di acqua di falda contaminata da solventi organici clorurati con concentrazione particolarmente elevata del bis 1-cloro 2-propil etere o DCIPE. Questo composto è un co-prodotto indesiderato (3-5%) della produzione industriale di ossido di propilene ed epicloridrina ed è stato ampiamente utilizzato come solvente di estrazione nell'industria chimica, oltre che come nematocida (Horn et al. 2003). Nel seguente lavoro di tesi sono state utilizzate le seguenti strategie per degradarlo: - presso i laboratori del Politecnico di Torino è stata valutata l’efficacia di processi di ossidazione chimica avanzata con persolfato di potassio tal quale e attivato mediante ferro zerovalente. Tali reagenti sono molto apprezzati nell’ambito del trattamento dei contaminanti perché, oltre ad essere relativamente economici, sono stati spesso definiti “environmental-friendly”, in quanto molto reattivi e relativamente non tossici (Wang and Wang, 2018; Xiao et al., 2020); - presso il Dipartimento di Chimica è stato utilizzato un metodo elettrochimico a intensità di corrente costante utilizzando elettrodi BDD.
Methods of DCIPE degradation in groundwater
In the following thesis work, the results of literature research and experimental activities conducted at the District laboratories of the Department of Environmental, Land and Infrastructure Engineering (D.IATI) of the Politecnico di Torino and the Department of Chemistry of the University of Turin concerning the treatment of groundwater contaminated by chlorinated organic solvents with a particularly high concentration of bis 1-chloro-2-propyl ether or DCIPE are reported. This compound is an unwanted co-product (3-5%) of the industrial production of propylene oxide and epichlorohydrin and has been widely used as an extraction solvent in the chemical industry, as well as a nematicide (Horn et al. 2003). In the following thesis work, the following strategies were used to degrade it: - the effectiveness of advanced chemical oxidation processes with potassium persulphate as such and activated with zero-valent iron was evaluated at the laboratories of the Polytechnic University of Turin. Such reagents are highly appreciated in the field of contaminant treatment because, in addition to being relatively inexpensive, they have often been described as ‘environmental-friendly’, as they are highly reactive and relatively non-toxic (Wang and Wang, 2018; Xiao et al., 2020); - a constant current electrochemical method using BDD electrodes was used at the Department of Chemistry.
FABBRI, DEBORA
PHD - Tesi sotto embargo (36 mesi)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
tesi Pierluigi Agresti.pdf

embargo fino al 23/10/2027

Dimensione 1.5 MB
Formato Adobe PDF
1.5 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/8775