La tesi è strutturata in quattro capitoli e si propone di mostrare le tematiche principali che caratterizzano lo studio del Gusto e del cibo. Nel primo capitolo è tematizzata la gerarchia dei sensi che si è instaurata nel corso dei secoli nelle principali teorie filosofiche a partire da Platone fino ai giorni nostri. Nella maggior parte delle correnti filosofiche, il senso del gusto e dell'olfatto sono stati denigrati e ritenuti indegni di una trattazione filosofica, e ancora oggi questa posizione sembra essere dominante. Segue pertanto, nel secondo capitolo, un'analisi scientifica e anatomica di questi due sensi, affinché si riconoscano la loro complessità e la loro sinergia con tutti gli apparati sensoriali, cosicché l'immagine diffamatoria che ne è stata tramandata nei secoli sia criticata e messa in crisi. Solo dopo questa rivalutazione fisiologica del gusto, è possibile tentare di fondare un'estetica del cibo e del Gusto, affrontata nel terzo capitolo. Pur consapevoli che essa ricopre uno spazio marginale all'interno delle trattazioni estetiche, sembra doveroso, dopo circa duemila anni di vessazioni, restituire dignità filosofica a questi due sensi condannati e criticati per ragioni ormai ritenute obsolete e sorpassate. Dopo la fondazione dell'estetica del cibo e del Gusto, segue, nell'ultimo capitolo, un'analisi etica di alcune problematiche attuali strettamente legate ai temi trattati. L'estetica, infatti, può svolgere una funzione di sensibilizzazione e di educazione per rispondere prontamente a problemi recenti e contemporanei.
Estetica del Gusto e del cibo
PELLEGRINO, CECILIA
2016/2017
Abstract
La tesi è strutturata in quattro capitoli e si propone di mostrare le tematiche principali che caratterizzano lo studio del Gusto e del cibo. Nel primo capitolo è tematizzata la gerarchia dei sensi che si è instaurata nel corso dei secoli nelle principali teorie filosofiche a partire da Platone fino ai giorni nostri. Nella maggior parte delle correnti filosofiche, il senso del gusto e dell'olfatto sono stati denigrati e ritenuti indegni di una trattazione filosofica, e ancora oggi questa posizione sembra essere dominante. Segue pertanto, nel secondo capitolo, un'analisi scientifica e anatomica di questi due sensi, affinché si riconoscano la loro complessità e la loro sinergia con tutti gli apparati sensoriali, cosicché l'immagine diffamatoria che ne è stata tramandata nei secoli sia criticata e messa in crisi. Solo dopo questa rivalutazione fisiologica del gusto, è possibile tentare di fondare un'estetica del cibo e del Gusto, affrontata nel terzo capitolo. Pur consapevoli che essa ricopre uno spazio marginale all'interno delle trattazioni estetiche, sembra doveroso, dopo circa duemila anni di vessazioni, restituire dignità filosofica a questi due sensi condannati e criticati per ragioni ormai ritenute obsolete e sorpassate. Dopo la fondazione dell'estetica del cibo e del Gusto, segue, nell'ultimo capitolo, un'analisi etica di alcune problematiche attuali strettamente legate ai temi trattati. L'estetica, infatti, può svolgere una funzione di sensibilizzazione e di educazione per rispondere prontamente a problemi recenti e contemporanei.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/87719