Dio fra onnipotenza e finitudine. Linee generali di una concezione di Dio in Vito Mancuso

La principale ragione per cui questo lavoro è stato fatto, si ricerca nella peculiarità di un pensatore come Mancuso: a differenza dei teologi cristiani tradizionali, che situano inferno, purgatorio e paradiso in dei luoghi ben precisi, per Mancuso, inferno, purgatorio e paradiso sono impossibilità logiche. Chi scrive è partito da un giovane Mancuso per arrivare all'evoluzione del suo pensiero che sfocia nella negazione dell'onnipotenza divina. Si rileva come, nelle fasi iniziali del suo pensiero, Mancuso fosse più vicino a una concezione tradizionale della divinità di Dio, come onnipotente. Svolta fondamentale del pensiero di Mancuso è il Dolore innocente, dove l'idea della compresenza di un male che non ha nessuna ragione di esistere con una divinità onnipotente è essenzialmente rigettata. Infine, per la sua centralità nel pensiero teologico moderno, e per l'influenza che ha avuto anche su un teologo come Mancuso, verrà preso in considerazione la concezione cenotica della Divinità.