INTRODUCTION AND GOALS. The progressive increase of globalization is creating, during these years, a real humanitarian emergency. Some aspects have been and are still considered of less importance: among these, it can be underlined the relationship between the nurse and the immigrant terminal patient. Thus, the aim of my study is to examine the difficulties related to the relational, anthropological and communicational aspects, which can come up when medical assistance is provided to people from different cultural backgrounds, who are living a delicate period of their life, as the last time of a terminal illness, in a cultural context which is unknown and does not belong to them. MATERIALS AND METHODS. The research is an explorative qualitative study. The goal of this study is a description, which aims at interpreting the phenomenon of transcultural assistance of terminal patients, exploring the difficulties that can emerge when the cultural context meets a sensitive dynamic as the one of the medical assistance to people with terminal illnesses. A research in the current scientific literacy has been conducted to support the thematics which have emerged in the paper. The methodological approach used here is the phenomenological analysis, through an ethnographic procedure. The qualitative analysis has been conducted through a semi-structured interview, through which emotions and sensations of the nurses at the Hospice in Busca have been examined. Later, it has been done a field study in Senegal, where it has been possible to observe the culture from the inside in comparative terms, in order to provide a consideration spot to the nurses, that will have to do with the foreign patient in the last phase of the terminal illness. RESULTS. The study has revealed that the nurse , in contact with the cultural differences of a context such as a terminal illness, meets difficulties in: the communicational comprehension; during the decision making process, which has its basis in the ethical concepts and in the relational empathy; but most importantly some gaps emerged in what concerns cultural knowledge and competence, which bring to a meek behaviour of the assisted and to a break in the professional relationship between nurse and patient. The ethnographic research wants to be a consideration point from which the nurse can deduce the importance of the cultural knowledge that can bring to a successful therapeutical relationship, for a better health care and an adequate path towards the dignity to death and to a good death. DISCUSSIONS AND CONCLUSIONS. After the difficulties encountered, the nurse can decide to acquire more cultural competences through a training course . In the daily chores of a nurse, this can provide assistance trhough an active attitude, widening the minds and questioning the own professional behaviour, in order to provide a culturally valid assistance and bring the foreign patient to "feel like at home".
INTRODUZIONE E OBIETTIVI. Il progressivo incremento del processo della globalizzazione costituisce, ormai da anni, una vera e propria emergenza umanitaria. Alcuni aspetti sono stati e vengono attualmente considerati di minor rilevanza: tra questi emerge l'incontro tra l'infermiere e il malato terminale migrante. Lo scopo del mio studio è quindi quello di indagare le difficoltà inerenti agli aspetti relazionali, antropologici e comunicativi, che possono insorgere nel caso di erogazione di assistenza a persone appartenenti a culture differenti, che si ritrovano ad affrontare un periodo delicato della loro vita, come la parte terminale di una malattia, in un contesto che non appartiene loro e pertanto sconosciuto. MATERIALI E METODI. La ricerca è uno studio esplorativo, di tipo qualitativo. La finalità dello studio è descrittiva, con lo scopo di interpretare il fenomeno dell'assistenza transculturale nel caso dei malati terminali, andando ad esplorare le difficoltà che si possono riscontrare quando il contesto interculturale incontra una dinamica di forte sensibilità come quella dell'assistenza a persone in fin di vita. È stata condotta una ricerca della letteratura scientifica attuale, per supportare le tematiche emerse dall'elaborato. Il quadro metodologico utilizzato è quello di un'analisi fenomenologica attraverso l'integrazione di una metodica etnografica. È stata condotta un'analisi qualitativa tramite un'intervista semistrutturata, strumento di ricerca attraverso la quale sono state indagate le emozioni e le sensazioni provate dagli infermieri dell'Hospice di Busca. Successivamente è stata svolta una ricerca sul campo, in Senegal, dove è stato possibile osservare dall'interno, in termini comparativi, la cultura, per fornire un punto di riflessione agli infermieri che avranno a che fare con il paziente straniero in fase terminale. RISULTATI. Lo studio ha evidenziato che l'infermiere, a contatto con la diversità culturale in ambito della malattia terminale, incontra difficoltà di comprensione comunicativa; durante il processo di decision making, che trova le sua fondamenta nei concetti dell'etica e dell'empatia relazionale; ma soprattutto sono emerse le lacune in termini di conoscenza e di competenza culturale, che portano ad un atteggiamento remissivo della persona assistita e ad una lacerazione del rapporto professionale tra infermiere e assistito. La ricerca etnografica vuole essere un punto di riflessione da cui l'infermiere può dedurre l'importanza della conoscenza della cultura, che porta ad una relazione terapeutica efficace, ai fini di una buona cura e di un conseguente percorso per una buona morte dignitosa. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI. A seguito delle difficoltà riscontrate, l'infermiere può adoperarsi nell'acquisizione di maggiori competenze culturali attraverso corsi di formazione. Nel fare quotidiano può fornire assistenza attraverso un fare attivo, ampliando le vedute e mettendo in discussione quotidianamente il suo agire professionale, al fine di fornire un'assistenza culturalmente congruente e portare la persona straniera in fin di vita a sentirsi ¿come se fosse a casa¿.
ASSISTENZA INFERMIERISTICA TRANSCULTURALE: IL CASO DEI MALATI TERMINALI
GALLO, ILARIA
2016/2017
Abstract
INTRODUZIONE E OBIETTIVI. Il progressivo incremento del processo della globalizzazione costituisce, ormai da anni, una vera e propria emergenza umanitaria. Alcuni aspetti sono stati e vengono attualmente considerati di minor rilevanza: tra questi emerge l'incontro tra l'infermiere e il malato terminale migrante. Lo scopo del mio studio è quindi quello di indagare le difficoltà inerenti agli aspetti relazionali, antropologici e comunicativi, che possono insorgere nel caso di erogazione di assistenza a persone appartenenti a culture differenti, che si ritrovano ad affrontare un periodo delicato della loro vita, come la parte terminale di una malattia, in un contesto che non appartiene loro e pertanto sconosciuto. MATERIALI E METODI. La ricerca è uno studio esplorativo, di tipo qualitativo. La finalità dello studio è descrittiva, con lo scopo di interpretare il fenomeno dell'assistenza transculturale nel caso dei malati terminali, andando ad esplorare le difficoltà che si possono riscontrare quando il contesto interculturale incontra una dinamica di forte sensibilità come quella dell'assistenza a persone in fin di vita. È stata condotta una ricerca della letteratura scientifica attuale, per supportare le tematiche emerse dall'elaborato. Il quadro metodologico utilizzato è quello di un'analisi fenomenologica attraverso l'integrazione di una metodica etnografica. È stata condotta un'analisi qualitativa tramite un'intervista semistrutturata, strumento di ricerca attraverso la quale sono state indagate le emozioni e le sensazioni provate dagli infermieri dell'Hospice di Busca. Successivamente è stata svolta una ricerca sul campo, in Senegal, dove è stato possibile osservare dall'interno, in termini comparativi, la cultura, per fornire un punto di riflessione agli infermieri che avranno a che fare con il paziente straniero in fase terminale. RISULTATI. Lo studio ha evidenziato che l'infermiere, a contatto con la diversità culturale in ambito della malattia terminale, incontra difficoltà di comprensione comunicativa; durante il processo di decision making, che trova le sua fondamenta nei concetti dell'etica e dell'empatia relazionale; ma soprattutto sono emerse le lacune in termini di conoscenza e di competenza culturale, che portano ad un atteggiamento remissivo della persona assistita e ad una lacerazione del rapporto professionale tra infermiere e assistito. La ricerca etnografica vuole essere un punto di riflessione da cui l'infermiere può dedurre l'importanza della conoscenza della cultura, che porta ad una relazione terapeutica efficace, ai fini di una buona cura e di un conseguente percorso per una buona morte dignitosa. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI. A seguito delle difficoltà riscontrate, l'infermiere può adoperarsi nell'acquisizione di maggiori competenze culturali attraverso corsi di formazione. Nel fare quotidiano può fornire assistenza attraverso un fare attivo, ampliando le vedute e mettendo in discussione quotidianamente il suo agire professionale, al fine di fornire un'assistenza culturalmente congruente e portare la persona straniera in fin di vita a sentirsi ¿come se fosse a casa¿.File | Dimensione | Formato | |
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