La mia dissertazione si articola in tre sezioni. La prima è dedicata alla definizione di adolescenza come sperimentazione del sé. Descrive la situazione degli adolescenti postmoderni e il loro senso di smarrimento, in una società dominata da incertezza, ricerca del piacere, ebbrezza del pericolo e vita da sballo. Questa prima parte offre anche spunti di riflessione sul ruolo di genitorialità e rapporti conflittuali tra genitori e figli. Negli ultimi tempi purtroppo, si assiste a un indebolimento della figura genitoriale in una società caratterizzata dalla fretta in cui non c'è più tempo per l'ascolto poiché gli strumenti tecnologici si sostituiscono sempre più alla comunicazione reale sottovalutando l'esigenza che i giovani adolescenti, nonostante l'avvento della tecnologia, hanno di essere ascoltati e compresi. La tesi prosegue con la riflessione sulla tendenza inquietante ma attuale all'abbandonarsi al mondo dei social network. L'avvento di internet e l'uso che i giovani ne fanno, lo hanno reso un compagno onnipresente nella vita degli adolescenti che, passando la maggior parte del loro tempo sul web, perdono ogni contatto con la realtà e non vivono più i loro rapporti in maniera umana riducendo la loro qualità relazionale e interattiva nella quotidianità. Ma allo stesso tempo, nel momento di difficoltà dell'adolescente, il computer riduce lo stato di disagio, di solitudine diventando opportunità di svago. La seconda parte della dissertazione mette in risalto un aspetto inquietante della realtà adolescenziale: il senso di malessere, di vuoto, l'incapacità di riconoscere i propri sentimenti, la necessità di comunicare sofferenze interiori. Questo disagio viene spesso manifestato attraverso comportamenti devianti. I giovani amano trasgredire, dimostrare di non avere paura attraverso atteggiamenti molto rischiosi come l'uso di sigarette, droghe, guida pericolosa, uso esagerato di internet e social network e gioco d'azzardo. Tutto questo può servire loro a realizzare la propria identità, a raggiungere la propria autonomia anche se con conseguenze negative. La terza parte prende in esame le dinamiche che si creano nel gruppo dei pari e il problema attuale del bullismo e cyberbullismo che mettono in pericolo il benessere fisico, psicologico e sociale di chi subisce tali comportamenti a rischio. Si tratta di una manifestazione di aggressività da parte di uno o più individui nei confronti di chi non è in grado di difendersi, di chi ha difficoltà a socializzare ed è abituato a sottostare agli altri, di chi si sente a disagio a causa del proprio aspetto fisico o timidezza, di chi si sente costretto a subire comportamenti violenti sia fisicamente che psicologicamente. Quando il gruppo non è più un contesto sano ma esige regole severe escludendo i più deboli, quando un leader domina al suo interno con le sue idee, terrorizzando le vittime, incapace di immaginare le loro emozioni, far parte di un gruppo per un adolescente più debole, diventa un'esperienza devastante. La tesi si conclude con la presentazione di una proposta di un semplice progetto di intervento in una scuola privata Paritaria Secondaria di Primo Grado che ha lo scopo di agire in ambiente scolastico per prevenire il fenomeno del bullismo e cyberbullismo. Finalità importanti del progetto sono: favorire relazioni positive tra coetanei all'interno della scuola, promuovere riflessioni sulle dinamiche relazionali e su eventuali segnali di disagio.

ADOLESCENTI POSTMODERNI. STILI DI VITA E COMPORTAMENTI A RISCHIO

PASQUET, CRISTINA
2016/2017

Abstract

La mia dissertazione si articola in tre sezioni. La prima è dedicata alla definizione di adolescenza come sperimentazione del sé. Descrive la situazione degli adolescenti postmoderni e il loro senso di smarrimento, in una società dominata da incertezza, ricerca del piacere, ebbrezza del pericolo e vita da sballo. Questa prima parte offre anche spunti di riflessione sul ruolo di genitorialità e rapporti conflittuali tra genitori e figli. Negli ultimi tempi purtroppo, si assiste a un indebolimento della figura genitoriale in una società caratterizzata dalla fretta in cui non c'è più tempo per l'ascolto poiché gli strumenti tecnologici si sostituiscono sempre più alla comunicazione reale sottovalutando l'esigenza che i giovani adolescenti, nonostante l'avvento della tecnologia, hanno di essere ascoltati e compresi. La tesi prosegue con la riflessione sulla tendenza inquietante ma attuale all'abbandonarsi al mondo dei social network. L'avvento di internet e l'uso che i giovani ne fanno, lo hanno reso un compagno onnipresente nella vita degli adolescenti che, passando la maggior parte del loro tempo sul web, perdono ogni contatto con la realtà e non vivono più i loro rapporti in maniera umana riducendo la loro qualità relazionale e interattiva nella quotidianità. Ma allo stesso tempo, nel momento di difficoltà dell'adolescente, il computer riduce lo stato di disagio, di solitudine diventando opportunità di svago. La seconda parte della dissertazione mette in risalto un aspetto inquietante della realtà adolescenziale: il senso di malessere, di vuoto, l'incapacità di riconoscere i propri sentimenti, la necessità di comunicare sofferenze interiori. Questo disagio viene spesso manifestato attraverso comportamenti devianti. I giovani amano trasgredire, dimostrare di non avere paura attraverso atteggiamenti molto rischiosi come l'uso di sigarette, droghe, guida pericolosa, uso esagerato di internet e social network e gioco d'azzardo. Tutto questo può servire loro a realizzare la propria identità, a raggiungere la propria autonomia anche se con conseguenze negative. La terza parte prende in esame le dinamiche che si creano nel gruppo dei pari e il problema attuale del bullismo e cyberbullismo che mettono in pericolo il benessere fisico, psicologico e sociale di chi subisce tali comportamenti a rischio. Si tratta di una manifestazione di aggressività da parte di uno o più individui nei confronti di chi non è in grado di difendersi, di chi ha difficoltà a socializzare ed è abituato a sottostare agli altri, di chi si sente a disagio a causa del proprio aspetto fisico o timidezza, di chi si sente costretto a subire comportamenti violenti sia fisicamente che psicologicamente. Quando il gruppo non è più un contesto sano ma esige regole severe escludendo i più deboli, quando un leader domina al suo interno con le sue idee, terrorizzando le vittime, incapace di immaginare le loro emozioni, far parte di un gruppo per un adolescente più debole, diventa un'esperienza devastante. La tesi si conclude con la presentazione di una proposta di un semplice progetto di intervento in una scuola privata Paritaria Secondaria di Primo Grado che ha lo scopo di agire in ambiente scolastico per prevenire il fenomeno del bullismo e cyberbullismo. Finalità importanti del progetto sono: favorire relazioni positive tra coetanei all'interno della scuola, promuovere riflessioni sulle dinamiche relazionali e su eventuali segnali di disagio.
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