Aspetti microbiologici e chimici della spumantizzazione ad alta quota

Over the last decade, a growing interest in sparkling wines has stimulated the search for distinctive features that can identify a wine in this category, making it unique and different from the others on the market. The aim of the present study is twofold: first, we attempt to identify and describe a sparkling wine produced in a peculiar way, from Priè Blanc variety, in alpine condition and fermented at high altitude. Second, we investigate whether the development of the second alcoholic fermentation at elevated altitudes would make real differences on the evolving product. The samples were kept at two different altitudes during the prise de mousse, and were monitored until the end of the second alcoholic fermentation. Sparkling wines fermented at 2173 m asl have not shown significant difference from those kept at 923 m asl, from the microbiological point of view. On the contrary, some differences were detected on the aromatic profile during the stationary phase of the yeast, but they did not result in wines richer in volatile compounds at the end of the process. Considering the results obtained in this study, Prié Blanc has proven to be an interesting grape variety to elaborate sparkling wines, following the traditional or ¿champenoise¿ method. This project will continue over the next twelve months, continuing to monitor wines during ageing and assessing any differences, even after disgorgement, on the finished product.

Negli ultimi dieci anni l'interesse crescente per i vini spumanti ha stimolato la ricerca di caratteristiche distintive che possano identificare un vino di questa tipologia, rendendolo unico e diverso dagli altri sul mercato. Lo scopo di questo lavoro è stato duplice: in primo luogo conoscere le caratteristiche di uno spumante prodotto da Priè Blanc, una varietà franca di piede, vinificato in ambiente montano e rifermentato in quota. In secondo luogo indagare se lo svolgere della seconda fermentazione alcolica ad altitudini elevate apporti reali differenze sul prodotto in evoluzione. I campioni sono stati mantenuti a due altitudini differenti durante la presa di spuma, e sono stati monitorati fino alla fine della seconda fermentazione alcolica. I vini spumanti rifermentati a 2.173 m slm non hanno mostrato differenze significative da quelli conservati a 923 m slm, dal punto di vista microbiologico. Contrariamente alcune differenze sono state osservate sul profilo aromatico durante la fase stazionaria del lievito, ma queste non sono risultate in vini più ricchi di composti volatili a fine fermentazione. Considerando i risultati, il Prié Blanc si è dimostrato essere una varietà interessante per l'elaborazione di vini spumanti, seguendo il metodo tradizionale o "classico". Questo progetto proseguirà nei prossimi dodici mesi, continuando a monitorare i vini durante l'affinamento e valutando eventuali differenze, anche in seguito alla sboccatura, sul prodotto finito.