La leptina, dal greco leptòs, ovvero «snello», è un importante ormone proteico deputato a regolare il bilancio energetico inibendo l’appetito, stimolando il senso di sazietà e aumentando il dispendio energetico. È coinvolto anche in altri processi fisiologici, come la funzione immunitaria, la regolazione cardiovascolare, la formazione delle ossa e la funzione riproduttiva. La secrezione di questo ormone è da attribuire principalmente al tessuto adiposo, ma viene anche prodotta da altri tessuti come l’epitelio mammario, la placenta e quello del fegato, principale organo coinvolto nel metabolismo sistemico. Per espletare le sue funzioni, la leptina deve legarsi ai suoi recettori che si trovano nell’ipotalamo e in altri tessuti periferici. La comprensione della formazione del complesso leptina-LBD (leptin binding domain) consente di mettere a punto nuovi farmaci in grado di modulare questo step e quindi, il primo passaggio del pathway della leptina. La leptino-resistenza è una condizione patologica in cui, nonostante l’alto livello di leptina nel sangue, questa non è in grado di ridurre l’appetito e prevenire l’accumulo di peso. Una diminuzione della sensibilità dei tessuti nei confronti della leptina porta quindi allo sviluppo di patologie quali l’obesità e disturbi metabolici come l’insulino-resistenza e la dislipidemia. Diversi fattori sono coinvolti nella leptino-resistenza: l’iperleptinemia, il passaggio della leptina attraverso la barriera ematoencefalica e mutazioni nei geni dei recettori per la leptina. Numerosi studi hanno indagato l’utilizzo della leptina come agente terapeutico nel trattamento dell’obesità e altre patologie; tuttavia, è stato dimostrato che la leptina esogena (somministrata come farmaco) non è efficace. Questa tesi tratterà dei diversi metodi per determinare la struttura della leptina, le sue funzioni principali e tecniche di ingegneria proteica per migliorarne la stabilità in modo da poterla utilizzare in ambito medicale.

STUDI DI STRUTTURA E FUNZIONE DELLA LEPTINA

FASSINA, EVELINA
2021/2022

Abstract

La leptina, dal greco leptòs, ovvero «snello», è un importante ormone proteico deputato a regolare il bilancio energetico inibendo l’appetito, stimolando il senso di sazietà e aumentando il dispendio energetico. È coinvolto anche in altri processi fisiologici, come la funzione immunitaria, la regolazione cardiovascolare, la formazione delle ossa e la funzione riproduttiva. La secrezione di questo ormone è da attribuire principalmente al tessuto adiposo, ma viene anche prodotta da altri tessuti come l’epitelio mammario, la placenta e quello del fegato, principale organo coinvolto nel metabolismo sistemico. Per espletare le sue funzioni, la leptina deve legarsi ai suoi recettori che si trovano nell’ipotalamo e in altri tessuti periferici. La comprensione della formazione del complesso leptina-LBD (leptin binding domain) consente di mettere a punto nuovi farmaci in grado di modulare questo step e quindi, il primo passaggio del pathway della leptina. La leptino-resistenza è una condizione patologica in cui, nonostante l’alto livello di leptina nel sangue, questa non è in grado di ridurre l’appetito e prevenire l’accumulo di peso. Una diminuzione della sensibilità dei tessuti nei confronti della leptina porta quindi allo sviluppo di patologie quali l’obesità e disturbi metabolici come l’insulino-resistenza e la dislipidemia. Diversi fattori sono coinvolti nella leptino-resistenza: l’iperleptinemia, il passaggio della leptina attraverso la barriera ematoencefalica e mutazioni nei geni dei recettori per la leptina. Numerosi studi hanno indagato l’utilizzo della leptina come agente terapeutico nel trattamento dell’obesità e altre patologie; tuttavia, è stato dimostrato che la leptina esogena (somministrata come farmaco) non è efficace. Questa tesi tratterà dei diversi metodi per determinare la struttura della leptina, le sue funzioni principali e tecniche di ingegneria proteica per migliorarne la stabilità in modo da poterla utilizzare in ambito medicale.
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